Da quando Giorgia è diventata Presidente del Consiglio, forse mai così spudoratamente come in queste due settimane, la macchina di distrazione di massa, ha lavorato con così tanta minuziosità. Vari gli argomenti che si sono susseguiti in TV per distogliere l’attenzione degli italiani dall’azione concreta dell’esecutivo. Dalla povera orsa JJ4 alle querelle sulle feste nazionali, passando per la sostituzione etnica di Lollobrigida e l’indicazione di Di Maio come inviato UE per il Golfo Persico. Tutto pur di non dire nulla, pur di non informare davvero.
Tra gli eventi principali poco discussi c’è sicuramente quello delle nomine del Governo nelle 5 più importanti aziende partecipate dello Stato. Non un momento facile per la Meloni, che ha dovuto accettare più di un compromesso nel braccio di ferro con gli alleati, sicuramente questa volta più risoluti del solito.
Un passo falso nella leadership che al momento non sembra aver avuto particolari conseguenze, con il Governo che ha proseguito liscio sulla strada dei provvedimenti. Il Decreto PNRR 3 è stato infatti convertito in Legge la scorsa settimana, dopo la fiducia del Governo ottenuta prima al Senato e poi alla Camera, dando il là alla revisione del sistema della governance.
Neanche il tempo di prender fiato che, il giorno dopo, il Consiglio dei Ministri ha approvato il DDL Concorrenza, contenente una serie di norme volte ad assicurare il raggiungimento di alcuni obiettivi del PNRR. Tra tutte, spicca sicuramente la promozione della digitalizzazione e dei “contatori intelligenti”. Una minuzia per i meno attenti, che invece perfettamente si inserisce nel quadro di trasformazione sociale ben ribadito dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Alessio Butti, quando ha parlato delle nuove panottiche funzionalità dell’App IO.
E se ciò non bastasse per sottolineare lo scollamento tra il piano mediatico e quello concretamente politico, potremmo aggiungere che l’11 aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato il DEF per il triennio 2024-2026 o che il Senato la settimana scorsa ha approvato il cosiddetto decreto Cutro, passando ora la palla alla Camera. Preferiamo però concentrarci su un problema forse più urgente, che riguarda il rapporto con del Governo con l’Europa. La scorsa settimana la Commissione europea ha aumentato la pressione affinché Roma si allinei con la direttiva Bolkestein nel campo delle concessioni balneari, mentre la Corte di Giustizia europea ha ribadito che “I giudici nazionali e le autorità amministrative” italiane “sono tenuti ad applicare le norme pertinenti” del diritto europeo, “disapplicando le disposizioni nazionali non conformi”.
Non proprio piccolezze insomma gli argomenti che tratteremo in questa puntata, eppure al mainstream non sembrano interessare particolarmente.
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Sedicesima puntata di “POLIS, Primo piano sulla politica”, programma bimensile di comedonchisciotte.org, condotto dal giornalista Massimo Cascone, con ospiti l’avvocato Umberto del Noce, esperto di diritto costituzionale e parlamentare, e il professore ordinario di Scienza Politica all’Università di Macerata Luca Lanzalaco.
Buona visione!
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“POLIS, Primo piano sulla politica” da un’idea di Massimo Cascone.
Conduce Massimo Cascone. Regia e montaggio Giulio Bona.