FONTE: SERGIODICORIMODIGLIANI (BLOG)
Ricevo e volentieri pubblico questa lettera del signor Nicola Giuliano (nella foto a sinistra), produttore del film “La Grande Bellezza”.
Mi è arrivata in posta privata su facebook, proveniente da un profilo di facebook, sperando che sia il suo.
Eccola, integralmente, così come l’ho ricevuta:
Pubblichi questa per cortesia, è leggermente corretta nella punteggiatura. grazie. Replica al Signor Sergio di Cori Modigliani in attesa che la pubblichi sul suo Blog.
Caro Sig. Sergio di Cori Modigliani,
con preghiera di integrale pubblicazione sul suo sito e sul suo profilo Facebook.
Premessa: nonostante i miei legali mi consigliassero di non scendere in polemica diretta con lei e semplicemente di querelarla, visto che ve ne sarebbero gli estremi, io per il momento mi astengo. Credo che le aule di giustizia siano già troppo intasate per occuparsi di simili idiozie. Mi riservo però di farlo una volta acquisite informazioni sul suo patrimonio. Nel caso fosse consistente lo farò, ma è cosa di cui dubito se lei è persona che vive del suo lavoro e quello che scrive è il suo lavoro.
Allora rapidamente ché la vita è breve:
1) Il film non è prodotto né da Medusa né da Giampaolo Letta, come si evince anche dai titoli del film. Medusa ne è semplicemente distributrice e ne detiene i diritti Tv.
2) il costo industriale del film, 9,5 milioni di euro, di cui 8 fino alla copia campione, 1,5 di copie e pubblicità, è stato coperto da varie fonti. Medusa, fra esse, ha investito in totale 3 milioni di euro. I costi di copie e lancio, 1,5 mln, sono stati anticipati da medusa ma erano garantiti dal produttore. Avendo il film incassato a oggi sul solo box office italiano quasi 8mln di euro, tali costi sono stati ampiamente recuperati. Pertanto, ribadisco, su 9.5 milioni medusa ne ha investiti 3. Questa informazione è di pubblico dominio (Mibac). se lei conoscesse il significato del verbo riflessivo “documentarsi”, avrebbe evitato questa prima sciocchezza.
3) Banca popolare di Vicenza ha effettuato un operazione di associazione in partecipazione ai sensi delle vigenti norme sul tax credit. Ha investito e ha recuperato, con profitto, tutto il suo investimento. Stesso discorso per biscottificio verona. Non trova biscotti nel film perché non conosce la differenza fra product placement e tax credi (documentarsi capitolo III)
4) Il finanziamento che lei ascrive a programma media è in realtà relativo al fondo Eurimages, assegnato da una commissione internazionale. Ne beneficiano ogni 4 mesi film di tutte le nazioni europee. Per Sorrentino è la terza volta che accade. Il fondo è molto soddisfatto del risultato perché il successo del film ne permette la restituzione, trattandosi di un fondo che va restituito in presenza di proventi. (documentarsi, cap IV). Quanto a fondi internazionali ha omesso di citare Coproduzione con la francese Babe Films e Minimo Garantito Internazionale della società francese Pathé, entrambe notoriamente legate al PD/PDL.
5) Il finanziamento della Polverini, pari a 315mila euro e non 500, è previsto da una legge regionale del Lazio, ancora vigente ora che c’è Zingaretti. E’ un fondo automatico, senza alcuna discrezionalità nell’assegnazione, che prevede la restituzione del 15% di quanto speso sul territorio regionale per la produzione di un’opera audiovisiva. funziona nello stesso identico modo di migliaia di altri fondi simili nel mondo, volti ad attrarre la produzione sul territorio. (documentarsi cap.V)
6) Il sottoscritto, Nicola Giuliano, ha prodotto tutti i film di Paolo Sorrentino, fin dal primo corto, compreso il Divo, un film non molto ben visto dal potere partitico/politico. Non ha mai avuto tessere di alcun partito politico, ha incontrato una sola volta WalterVeltroni alla prima di un film, non ha cattedre universitarie di sorta. Ha insegnato presso il Suor Orsola di Napoli (per l’ultima volta nel 2007) e fino all’anno scorso presso il Dams di Bologna. Se conoscesse il mondo universitario, cosa di cui dubito vista la sua capacità di ricerca, saprebbe che sono molto diffusi contratti di insegnamento con moduli di 30 ore l’anno, con prestazione occasionale e pagati circa 80 euro lordi l’ora. Insegno anche al Centro Sperimentale, di cui sono stato allievo, per una paga di circa 40 euro /ora, che al netto dei 3 euro per la metropolitana, fanno 37. La considero una pratica doverosa di restituzione verso un luogo che da allievo mi ha dato tanto. A cuba ho insegnato un anno. Grande esperienza, 2 settimane di insegnamento intensivo per 500 dollari totali. Non sono né sono mai stato consulente della Rai (né di nessun altro ente o istituzione) Se lo fossi la cosa mi metterebbe automaticamente nell’impossibilità di siglare qualsivoglia contratto con rai stessa. Di tutte le panzane da lei enunciate questa è la più incredibile (documentarsi cap VI)
7) Votano per gli Oscar tutti i membri dell’Academy, la cosa che i votanti debbano aver lavorato negli ultimi 24 mesi è un’altra cazzata colossale. Ma dove l’ha trovata? (documentarsi cap VII) Vince il paese che ha più rapporti commerciali con gli USA? Allora se questi rapporti li abbiamo non si capisce perché non vincevamo da 15 anni, se non li abbiamo non si capisce perché abbiamo vinto quest’anno. L’Italia ha vinto spesso, soprattutto nel passato. Ma i nomi di Fellini, De sica, Petri, le dicono qualcosa?
La distribuzione americana de La grande Bellezza è una società minuscola nota al mondo per aver portato in DVD in America tutti i capolavori del cinema classico europeo. Quanto allo strategico endorsement di Scorsese, non si capisce proprio perché il Grande Martin, che pure ha tanto amato il nostro film, cosa di cui andiamo molto fieri, se avesse avuto il potere di orientare il voto a nostro favore non l’abbia fatto anche per se stesso, dal momento che non ha vinto nemmeno una statuetta.
8) “Da sei mesi prima che uscisse si sapeva che il film avrebbe vinto”. Sergio, potrebbe darmi i 6 numeri della prossima schedina del superenalotto per favore? O, in alternativa, quello del suo spacciatore?
Ovviamente non entro nel merito della sua recensione al film. Rispetto la sua opinione, e poi come si sa, ogni scarrafone… Fa piacere però che questa mamma, al di qua e al dilà dell’oceano, questa volta si trovi in ampia e festosa compagnia.
Fonte: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it
Link: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2014/03/parla-anzi-scrive-il-produttore-del.html#comment-form
8.03.2014