Mosca è preoccupata per le crescenti attività del blocco NATO nella Regione artica, che potrebbero avere gravi implicazioni per la sicurezza e l’ecologia, ha affermato Nikolay Korchunov, alto rappresentante russo al Consiglio Artico, in un’intervista a TASS.
“L’internazionalizzazione delle attività militari dell’Alleanza alle alte latitudini, che coinvolgono Stati NATO non artici, non desta che preoccupazione. Aumenta le possibilità di incidenti non intenzionali, che, oltre ai rischi per la sicurezza, possono anche causare seri danni al fragile ecosistema artico”, ha detto Korchunov.
Il blocco guidato dagli Stati Uniti ha intensificato le sue attività nella Regione, organizzando esercitazioni militari sempre più massicce, ha aggiunto il funzionario. “Recentemente, un’altra esercitazione militare su larga scala dell’Alleanza si è svolta nel nord della Norvegia, che, a nostro avviso, non contribuisce a garantire la sicurezza nella Regione”, ha sottolineato Korchunov, riferendosi all’ esercitazione di due settimane che ha avuto luogo nel mese di marzo.
Le azioni dello scorso mese hanno coinvolto 1.500 soldati statunitensi e forze di altri otto paesi della NATO e “nazioni partner” per un totale di 15.000 unità. A parte le attività militari dirette del blocco, la sua potenziale espansione più a nord crea però ulteriori rischi per la Regione artica, ritiene Korchunov. Sia la Svezia che la Finlandia, che hanno mantenuto per decenni politiche di non allineamento pur godendo di stretti legami con l’Alleanza guidata dagli Stati Uniti, stanno valutando di aderire formalmente alla NATO a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina.
“L’espansione della NATO a spese dei paesi tradizionalmente non in blocco non contribuirà alla sicurezza e alla fiducia reciproca nell’Artico”, ha affermato Korchunov.
L’offensiva militare russa siniziata in Ucraina alla fine di febbraio è stata anche usata come scusa per interrompere il lavoro del Consiglio Artico. “All’inizio di marzo 2022, Stati Uniti, Canada, Danimarca, Islanda, Norvegia, Svezia e Finlandia hanno sospeso la loro partecipazione al Consiglio, citando l’operazione militare speciale della Russia in Ucraina”, ha affermato Korchunov, aggiungendo che non c’è sviluppo nella Regione artica senza Russia.
È ovvio che è impossibile garantire efficacemente lo sviluppo sostenibile dell’Artico senza la Russia, un Paese che rappresenta circa il 60% della costa artica e ospita più della metà della popolazione della Regione.
Massimo A. Cascone, 18.04.2022