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La Redazione

 

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MA PERCHE' MAI UN PROFESSORE DI ECONOMIA DOVREBBE ESPRIMERSI PUBBLICAMENTE SU GAZA ?

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A cura di Davide
Il 15 Agosto 2014
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DI MARXISTA DELL’ILLINOIS N.2

sollevazione.blogspot.it

Che c’entra il sionismo con l’econometria ?

15 agosto. Non mi aspettavo che il mio intervento su Magdi Allam, Alberto Bagnai e la tragedia palestinese avrebbe avuto tanta eco. Si vede che ho messo il dito su una delle piaghe.
Mentre l’Allam tace (dev’essere impegnato in qualche ritiro spirituale coi druidi lefebvriani), il Bagnai ha invece prontamente risposto con un pistolotto interminabile e sconclusionato, rivendicando tuttavia le sue frequentazioni ma tacendo sul genocidio di Gaza. E questo, l’omertà sulla tragedia palestinese, questo me lo aspettavo. Meglio tacere se si cerca nel prossimo futuro di salire sul carro del prossimo vincitore, tanto più se si ritiene che verrà fuori dalla cerchia di quelli che oggi comandano, e che sono tutti amici di Israele —chi ha orecchie per intendere intenda.

I brocchi della setta del cavajere nero si sono scatenati: “che c’entra Gaza? perché mai un “geniale economista” dovrebbe esprimere le sue opinioni sulla vicenda palestinese?”
Un distillato clamoroso di questa ignavia, dell’idea che se uno si occupa di econometria non è tenuto ad esecrare dei crimini contro l’umanità, che anzi debba estraniarsi e tacere su una tragedia (compiuta anche con armi fornite dal governo italiano) che da un mese è sulle prime pagine dei media mondiali, è ben espresso in questo post:

ANKYN SCRIVE:

14 agosto 2014 16:37

«Ma perché mai un professore di economia dovrebbe esprimersi pubblicamente su Gaza?Potrà coltivare la sua opinione in santa pace senza per forza dover fare il tuttologo?
Altrimenti a questo punto rimproveriamo a chiunque qualsiasi cosa: a Bagnai di non dire nulla su Gaza e Ucraina, a Sollevazione di non esprimersi sul disastro ambientale, a mia sorella di tacere sul massacro dei cavallucci marini nella Nuova Guinea (sì, è ironia), e via strumentalizzando.Sì, STRUMENTALIZZANDO: è questa l’operazione messa in atto da articoli del genere.Rimproverare ad un esperto di X di non occuparsi di Y significa semplicemente trovare scuse per criticarlo, probabilmente perché non si è in grado di farlo sul terreno di cui è esperto».

Che la scuola italiana fosse diventata una cloaca era noto, non che fosse un’opificio di imbecilli per di più immorali… L’idea che la scienza non abbia una base etica, che gli scienziati non debbano prendere posizione e siano al di sopra delle lotte sociali, non è solo reazionaria, è smentita dalla storia della scienza. La scienza non è infatti né neutrale né autonoma, è eteronoma invece. Non solo perché lo scienziato è guidato da una qualche concezione del mondo, la sua ricerca, salvo rare eccezioni, ubbidisce agli interessi delle classi dominanti.

“Strumentale” denunciare l’omertà davanti a tragedie enormi? E’ come se dopo Hiroshima e Nagasaki si fosse considerato inammissibile chiedere ai fisici di esprimere condanna di quelle inaudite ecatombi. Ciò che in effetti il potere americano cercò di impedire. Senza esito, visto che lo stesso Oppenheimer, subito dopo il successo dell’esperimento che ha visto esplodere la prima bomba atomica a Los Alamos dichiarò: «I fisici hanno conosciuto il peccato e questa è una conoscenza che non potranno perdere».

Ove il fisico Oppenheimer non fosse familiare ai fanatici seguaci della Dea scienza, ricordiamo quanto affermò un altro Alberto (è solo un caso di omonimia), tale Einstein. Conoscono essi la sua pugnace battaglia politica e non solo morale per metter al bando la bomba atomica? Ne dubitiamo, altrimenti non vomiterebbero simili bestialità.

Non conosceranno nemmeno quanto Einstein scrisse della destra sionista, equiparandola ai fascisti. L’occasione gli fu fornita dalla strage di Deir Yassin del 9 aprile 1948. I sionisti trucidarono 240 tra uomini, donne e bambini inermi.
A Gaza le vittime della macchina bellica israeliana sono più di duemila, tra cui 432 bambini e 243 donne. 9886 i feriti, tra cui 2878 bambini. Deir Yassin è nulla in confronto, e ciò richiederebbe una rivolta morale da parte di tutti, anzitutto degli intellettuali e del mondo della cultura. Prevalgono invece ignavia e silenzio, ovvero la complicità morale col sionismo e le loro potenti lobbi occidentali.

Ed ora, nel tentativo di rinfrescare la memoria a certi ottenebrati, leggiamo quanto Einstein scrisse, con la Arendt e gli altri, davanti ad uno dei tanti crimini sionisti:

AGLI EDITORI DEL NEW YORK TIMES

Fra i fenomeni più preoccupanti dei nostri tempi emerge quello relativo alla fondazione, nel nuovo stato di Israele, del Partito della Libertà (Tnuat Haherut), un partito politico che nella organizzazione, nei metodi, nella filosofia politica e nell’azione sociale appare strettamente affine ai partiti Nazista e Fascista. E’ stato fondato fuori dall’assemblea e come evoluzione del precedente Irgun Zvai Leumi, una organizzazione terroristica, sciovinista, di destra della Palestina.

L’odierna visita di Menachem Begin, capo del partito, negli USA è stata fatta con il calcolo di dare l’impressione che l’America sostenga il partito nelle prossime elezioni israeliane, e per cementare i legami politici con elementi sionisti conservativi americani. Parecchi americani con una reputazione nazionale hanno inviato il loro saluto. E’ inconcepibile che coloro che si oppongono al fascismo nel mondo, a meno che non sia stati opportunamente informati sulle azioni effettuate e sui progetti del Sig. Begin, possano aver aggiunto il proprio nome per sostenere il movimento da lui rappresentato.

Prima che si arrechi un danno irreparabile attraverso contributi finanziari, manifestazioni pubbliche a favore di Begin, e alla creazione di una immagine di sostegno americano ad elementi fascisti in Israele, il pubblico americano deve essere informato delle azioni e degli obiettivi del Sig. Begin e del suo movimento.

Le confessioni pubbliche del sig. Begin non sono utili per capire il suo vero carattere. Oggi parla di libertà, democrazia e anti-imperialismo, mentre fino ad ora ha apertamente predicato la dottrina dello stato Fascista. E’ nelle sue azioni che il partito terrorista tradisce il suo reale carattere, dalle sue azioni passate noi possiamo giudicare ciò che farà nel futuro.

Attacco a un villaggio arabo

Un esempio scioccante è stato il loro comportamento nel villaggio Arabo di Deir Yassin. Questo villaggio, fuori dalle strade di comunicazione e circondato da terre appartenenti agli Ebrei, non aveva preso parte alla guerra, anzi aveva allontanato bande di arabi che lo volevano utilizzare come una loro base. Il 9 Aprile, bande di terroristi attaccarono questo pacifico villaggio, che non era un obiettivo militare, uccidendo la maggior parte dei suoi abitanti (240 tra uomini, donne e bambini) e trasportando alcuni di loro come trofei vivi in una parata per le strade di Gerusalemme. La maggior parte della comunità ebraica rimase terrificata dal gesto e l’Agenzia Ebraica mandò le proprie scuse al Re Abdullah della Trans-Giordania. Ma i terroristi, invece di vergognarsi del loro atto, si vantarono del massacro, lo pubblicizzarono e invitarono tutti i corrispondenti stranieri presenti nel paese a vedere i mucchi di cadaveri e la totale devastazione a Deir Yassin.

L’accaduto di Deir Yassin esemplifica il carattere e le azioni del Partito della Libertà.

All’interno della comunità ebraica hanno predicato un misto di ultranazionalismo, misticismo religioso e superiorità razziale. Come altri partiti fascisti sono stati impiegati per interrompere gli scioperi e per la distruzione delle unioni sindacali libere. Al loro posto hanno proposto unioni corporative sul modello fascista italiano. Durante gli ultimi anni di sporadica violenza anti-britannica, i gruppi IZL e Stern inaugurarono un regno di terrore sulla Comunità Ebraica della Palestina. Gli insegnanti che parlavano male di loro venivano aggrediti, gli adulti che non permettavano ai figli di incontrarsi con loro venivano colpiti in vario modo. Con metodi da gangster, pestaggi, distruzione di vetrine, furti su larga scala, i terroristi hanno intimorito la popolazione e riscosso un pesante tributo. La gente del Partito della libertà non ha avuto nessun ruolo nelle conquiste costruttive ottenute in Palestina. Non hanno reclamato la terra, non hanno costruito insediamenti ma solo diminuito la attività di difesa degli Ebrei. I loro sforzi verso l’immigrazione erano tanto pubblicizzati quanto di poco peso e impegnati principalmente nel trasporto dei loro compatrioti fascisti.

Le discrepanze

La discrepanza tra le sfacciate affermazioni fatte ora da Begin e il suo partito, e il loro curruculum di azioni svolte nel passato in Palestina non portano il segno di alcun partito politico ordinario. Ciò è, semza ombra di errore, il marchio di un partito Fascista per il quale il terrorismo (contro gli Ebrei, gli Arabi e gli Inglesi) e le false dichiarazioni sono i mezzi e uno stato leader l’obbiettivo.

Alla luce delle soprascritte considerazioni, è imperativo che la verità su Begin e il suo movimento sia resa nota a questo paese. E’ maggiormente tragico che i più alti comandi del Sionismo Americano si siano rifiutati di condurre una campagna contro le attività di Begin, o addirittura di svelare ai suoi membri i pericoli che deriveranno a Israele sostenendo Begin. I sottoscritti infine usano questi mezzi per presentare pubblicamente alcuni fatti salienti che riguardano Begin e il suo partito, e per sollecitare tutti gli sforzi possibili per non sostenere quest’ultima manifestazione di fascismo.

Firmato:ALBERT EINSTEIN, ISIDORE ABRAMOWITZ, HANNAH ARENDT, ABRAHAM BRICK, RABBI JESSURUN CARDOZO, , HERMAN EISEN, M.D., HAYIM FINEMAN, M. GALLEN, M.D., H.H. HARRIS, ZELIG S. HARRIS, S
IDNEY HOOK, FRED KARUSH, BRURIA KAUFMAN, IRMA L. LINDHEIM, NACHMAN MAISEL, SEYMOUR MELMAN, MYER D. MENDELSON, M.D., HARRY M. OSLINSKY, SAMUEL PITLICK, FRITZ ROHRLICH, LOUIS P. ROCKER, RUTH SAGIS, ITZHAK SANKOWSKY, I.J. SHOENBERG, SAMUEL SHUMAN, M. SINGER, IRMA WOLFE, STEFAN WOLFE»

New York, Dec. 2, 1948

Marxista dell’Illinois n.2

Fonte: http://sollevazione.blogspot.it

Link: http://sollevazione.blogspot.it/2014/08/che-centra-il-sionismo-con-leconometria.html

15.08.2014

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