Il ministero degli Interni sembra essere preoccupato che l’imposizione del cosiddetto ‘lockdown light’ sia stato ignorato da molti cittadini, si annuncia una stretta sui controlli. La presenza delle forze dell’ordine nelle nostre strade destinata ad aumentare sensibilmente.
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Viminale alza il livello di controllo sugli assembramenti diurni
Il Ministero dell’Interno ha inviato una circolare destinata ai Prefetti attraverso cui chiede a questi ultimi di predisporre maggiori controlli diurni contro gli assembramenti che si moltiplicano in particolare nelle grandi città, complice temperature ancora molto miti e l’approssimarsi del periodo natalizio.
Il Viminale, attraverso il Capo di gabinetto del ministero dell’Interno Bruno Frattasi, chiede ai prefetti di “intervenire in modo efficace e tempestivo sulla prevenzione degli assembramenti, a seguito dell’elevato numero registrato sul territorio nazionale nell’ultimo fine settimana e delle preoccupanti percentuali di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine.”
I Prefetti sono invitati a “convocare in via d’urgenza i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine di programmare controlli più serrati e concordare con i sindaci l’utilizzo degli strumenti per il contenimento del fenomeno, in vista dei prossimi weekend.”
Chiudere le strade e le piazze a maggiore affluenza
In particolare il Viminale invita i sindaci a chiudere strade e piazze particolarmente affollate dai cittadini o a contingentarne l’accesso.
Andrebbero chiuse nello specifico quelle aree delle città dove “sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”, ricorda la circolare del Viminale.
Perché non sempre si può chiudere
Alcuni giorni fa il sindaco di Napoli Luigi De Magistris aveva pubblicato un lungo post nel quale spiegava perché non poteva chiudere le strade e piazze della sua città e in particolare il lungomare.
“Napoli non è un piccolo comune, è una grande metropoli, con la maggiore densità abitativa d’Europa”, scriveva pochi giorni fa De Magistris aggiungendo:
“La città è vasta e piena di luoghi attrattivi, anche di piccole dimensioni, ed è intuibile che nel momento in cui chiudi una strada o una piazza, le persone si sposteranno nella strada o piazza limitrofa, addirittura accentuando la presenza di persone nei luoghi rimasti aperti e quindi favorendo addirittura gli assembramenti, con un effetto imbuto.”
De Luca chiedeva maggiori controlli a settembre
Il presidente della Regione Campania già a fine settembre aveva chiesto maggiori controlli sul territorio, entrando anche in polemica con il Viminale. Polemica poi sopita dopo un incontro diretto a Roma tra ministro dell’Interno, Capo della Polizia e lo stesso De Luca.