DI ALESSANDRO TAURO
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Nel precedente post avevo considerato restauratrici le modifiche decise dal ministro Sacconi sul Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro e bugiardo il ministro stesso per le palesi menzogne dichiarate alla stampa (e da quest’ultima riportate come verità), smentite chiaramente dai diversi articoli dello stesso decreto di modifica.
Mi sbagliavo sul serio. I veri bugiardi, i veri restauratori sono gli scienziati di tutto il mondo. Parola di Marcello Dell’Utri.
Il complotto ambientalista che vuole a tutti i costi farci vivere in un sistema di sviluppo sostenibile, di tutela ambientale e di risparmio e virtuosismo energetico cadrà presto, smascherato dal futuro premio nobel Marcello Dell’Utri.
La grande “scomoda verità” presentata dall’esimio scienziato e senatore, assieme ad altri compagni di brigata dell’aula di Palazzo Madama, consiste in una mozione sul clima, la 1-00107 per l’esattezza, che espone a proposito della ratifica dei protocolli Kyoto e 20-20-20 le seguenti rivelazioni:
- la Commissione Europea da anni dà erroneamente “per scontata l’attribuzione della responsabilità del riscaldamento globale in atto da circa un secolo nell’atmosfera terrestre all’emissione dei gas serra antropogenici”
- “una siffatta nuova politica energetica (quella del recente protocollo europeo sul clima, ndr) potrebbe produrre un rilevante aumento del costo dell’energia termica e soprattutto dell’energia elettrica”
- “la causa principale del peraltro modesto riscaldamento dell’atmosfera terrestre al suolo finora osservato (compreso fra 0,7 e 0,8 °C)” non è costituita dalle emissioni di anidride carbonica
- gli scienziati che propongono queste teorie non sono affidabili, dal momento che non hanno ancora scoperto il funzionamento di “effetti climatici dovuti ad importanti elementi della fisica terrestre, quali ad esempio nuvole, vulcani, oceani, eccetera” (nella mente dei firmatari tutto questo…)
- “un aumento della temperatura terrestre al suolo, i conseguenti danni all’ambiente, all’economia e all’incolumità degli abitanti del pianeta sarebbero molto inferiori a quelli previsti nel citato Rapporto Stern e addirittura al contrario maggiori potrebbero essere i benefici”
- “piuttosto che avviare un costosissimo e probabilmente velleitario sforzo di mitigazione del riscaldamento globale in atto, più proficuo potrebbe essere destinare le risorse disponibili, inevitabilmente limitate, all’adattamento a tale riscaldamento”
- “il livello dell’acqua negli oceani non sta aumentando a ritmo preoccupante, i ghiacciai non si stanno sciogliendo, il numero e l’intensità dei cicloni ed uragani tropicali non sta aumentando”
In soldoni, la nutrita combriccola del PDL al Senato ci tiene a ribadire che l’effetto serra non esiste, le emissioni inquinanti non riscaldano il pianeta, gli scienziati non sanno come sono fatte le nuvole, i vulcani e gli oceani, l’eventuale riscaldamento porterebbe grossi benefici (come andare al mare 5 mesi l’anno anziché 2/3) e che sarebbe meglio spendere risorse per adattarci al riscaldamento anziché combatterlo.
Magari si potrebbe spiegare a lorsignori che esiste un rapporto ONU (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC) che spiega come la CO2 e altri gas all’atto pratico provocano l’aumento della temperatura terrestre, o che l’aumento della temperatura decenni fa consisteva in 0,006 °C ogni 10 anni e che attualmente è pari, invece, a 0,25 °C e che il riscaldamento dei mari in alcune zone oceaniche si è esteso fino a 3000 metri di profondità.
Tempo perso però. Basta vedere chi sono gli autori di questo straordinario resoconto comico.
- Antonio D’Alì, imprenditore legato in termini “familiari” in passato con elementi di spicco di Cosa Nostra, tra cui Matteo Messina Denaro (amministratore delle terre di proprietà dei D’Alì)
- Guido Possa, ingegnere nucleare impiegato in passato presso il CISE (centro ENEL dedicato all’energia nucleare) e come docente in controllo di reattori nucleari.
- Marcello Dell’Utri, descrizione inutile
- Egidio Digilio, noto per aver preso le difese della compagnia petrolifera Total dopo la sospensione di un anno della concessione “Gorgoglione” (in Basilicata) assegnata alla Total decisa dalla magistratura di Potenza in seguito ad un caso di presunte tangenti per lo sfruttamento del relativo giacimento petrolifero
- Andrea Fluttero, proprietario della Moviservice SRL, società accusata di mancati pagamenti per concessioni fornite dal comune di Chivasso di cui Fluttero era sindaco. Manuale didattico di conflitto di interessi.
- Domenico Nania, noto per la questione del celebre abuso edilizio da lui effettuato nella città natale di Barcellona Pozzo di Gotto
- Pasquale Nessa, imprenditore su cui pende una richiesta d’arresto e rinvio a giudizio per una presunta faccenda di tangenti che il senatore avrebbe intascato nel 2003 relativamente ad un’autorizzazione edilizia fornita all’Itacasa Immobiliare Srl
- Franco Orsi, l’ideatore del recente e molto discusso (anche dalle associazioni venatorie) provvedimento sulla liberalizzazione della caccia
- Giuseppe Firrarello, condannato in primo grado per tangenti a proposito della costruzione dell’ospedale Garibaldi a Catania, è anche indagato per concorso esterno in associazione mafiosa
- Adriana Poli Bortone, rinviata a giudizio nel 2008 per un’accusa di abuso d’ufficio legata a presunti legami in termini di incarichi nella pubblica amministrazione tra mafia e politica in Puglia
Dobbiamo pesare su un piatto della bilancia i diversi rapporti dell’ONU, dell’Unione Europea e di centinaia di enti, aziende e società impegnate nelle attività della ricerca ambientale e sull’altra l’opinione di presunti tangentisti, nuclearisti, imprenditori morosi e associati mafiosi.
La scelta non si fa affatto facile…
Alessandro Tauro
Fonte: http://alessandrotauro.blogspot.com
Link: http://alessandrotauro.blogspot.com/2009/04/lo-scienziato-marcello-dellutri-ci.html
1.04.2009