“I rapporti tra Italia e Argentina hanno radici profonde”…è con questo clamoroso lapsus che il nostro Presidente del Consiglio ha annunciato l’accordo per la fornitura di gas, al termine dell’incontro con il Presidente della Repubblica algerina, Abdelmadjid Tebboune, che dovrebbe permettere all’Italia di ridurre da dipendenza energetica dalla Russia.
Draghi confonde Algeria con argentina 😂😂…amico di Biden pic.twitter.com/nw5atBa44b
— Gazn (@_Gazn_) April 11, 2022
“I nostri Governi hanno firmato una Dichiarazione d’Intenti sulla cooperazione bilaterale nel settore dell’energia. A questa si aggiunge l’accordo tra Eni e Sonatrach – azienda di stato algerina, principali aziende petroliere al mondo – per aumentare le esportazioni di gas verso l’Italia”, ha continuato Draghi parlando ai gionalisti. “Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, avevo annunciato che l’Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico, ne seguiranno altre”
Un accordo che nasce quindi dalla necessità del nostro governo di trovare alternative ora che l’Unione Europea sta andando dritta dritta verso l’embargo, su pressione di USA e Regno Unito. Una scelta che più volte abbiamo inquadrato come folle, a maggior ragione ascoltando le ultime dichiarazioni del Segretario Generale dell’OPEC Mohammad Barkindo.
Una cooperazione tra Italia e Algeria, destinata, secondo le draghiane dichiarazioni, ad allargarsi anche ad altri settori. “All’incontro di oggi seguirà un nuovo Vertice Intergovernativo che si terrà qui ad Algeri il prossimo 18 e 19 luglio […] L’Italia è pronta a lavorare con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde. Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e occupazione”.
Dichiarazioni che confermano le nostre previsioni sul futuro prossimo: la crisi energetica per sponsorizzare il Green New Deal e trasformare completamente le abitudini dei popoli europei. Senza un vero piano per far fronte alla mancanza delle fonti energetiche russe, come conferma RT News, solo un totale e concertato investimento in quella direzione forse può salvare l’Europa dal freddo del prossimo inverno.
Massimo A. Cascone, 12.04.2022