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La Redazione

 

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Le aziende sanitarie statunitensi traggono profitto dalla miseria umana

Brian Thompson, l'amministratore delegato di UnitedHealthcare ucciso, era responsabile dell'aumento vertiginoso dei rifiuti di autorizzazione preventiva.
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A cura di Redazione CDC
Il 24 Dicembre 2024
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Di Natalia Marques, peoplesdispatch.org

 

L’assassinio dell’amministratore delegato di UnitedHealthcare, Brian Thompson, avvenuto il 4 dicembre scorso, ha scatenato una reazione che pochi avrebbero potuto sospettare. Il colpevole ha ricevuto un’ondata di sostegno popolare e si è scatenato un profondo dibattito sulla brutalità del sistema sanitario statunitense a scopo di lucro, con molti che accusano le aziende sanitarie di trarre i loro profitti direttamente dalla miseria umana.

Thompson è stato ucciso mentre si recava a una riunione di investitori a Midtown Manhattan il 4 dicembre. La polizia ha arrestato in relazione al crimine Luigi Mangione, 26 anni, che è diventato rapidamente un eroe della classe operaia agli occhi di molti cittadini statunitensi, soprattutto dopo che il suo presunto manifesto ha rivelato che era motivato dall’indignazione nei confronti delle corporation sanitarie.

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Brian Thompson

“Un promemoria: gli Stati Uniti hanno il sistema sanitario più costoso al mondo, eppure siamo al 42° posto per aspettativa di vita”, si legge nel manifesto, che le forze dell’ordine sostengono di aver trovato nel suo zaino. “A questo punto non si tratta di una questione di consapevolezza, ma di evidenti giochi di potere. Evidentemente sono il primo ad affrontarlo con così brutale onestà”.

Le reazioni alla morte di Thompson dimostrano che l’indignazione è condivisa dall’opinione pubblica statunitense. UnitedHealthcare ha dovuto rimuovere un post su Facebook in cui piangeva Thompson dopo aver ricevuto oltre 42.000 reazioni di scherno. I commenti sui social media relativi alla morte di Thompson contenevano battute legate alle assicurazioni , tra cui “purtroppo le mie condoglianze sono fuori rete” e “pensieri e franchigie alla famiglia”.

La salute oltre il sistema for-profit

Negli Stati Uniti i cittadini chiedono sempre più spesso alternative all’attuale sistema sanitario a scopo di lucro. Un sondaggio Gallup condotto poco prima dell’assassinio di Thompson mostra che la percentuale più alta di adulti statunitensi in oltre un decennio ritiene che sia responsabilità del governo garantire che le persone abbiano una copertura sanitaria – il 62%, contro il 36% che insiste che non è responsabilità del governo. I dati Gallup indicano anche che la maggior parte degli statunitensi ha una visione negativa del settore sanitario.

I sondaggi di Data for Progress indicano che i cittadini di tutto lo spettro politico sono favorevoli a politiche che rendano l’assistenza sanitaria più equa, con il 75% degli elettori democratici, repubblicani e indipendenti che si oppongono alla possibilità che le assicurazioni neghino la copertura o facciano pagare di più in base alle condizioni preesistenti.

Sempre tra i partiti, il 70% degli elettori si oppone ad impedire a Medicare (l’assicurazione pubblica statunitense) di negoziare costi più bassi per i prezzi dei farmaci.

L’impopolarità del settore assicurativo sanitario diventa evidente quando si esamina il modo in cui le compagnie assicurative esercitano il loro potere sul sistema sanitario per estrarre profitti dai lavoratori.

Taglio dei costi attraverso la negazione del servizio

Poco prima dell’uccisione di Thompson, un’altra compagnia assicurativa, Anthem Blue Cross Blue Shield, aveva annunciato che non avrebbe pagato l’intera durata dell’anestesia per gli interventi chirurgici. Questa mossa è stata denunciata dall’American Society of Anesthesiologists (ASA). “Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di comportamenti terribili da parte delle assicurazioni sanitarie commerciali che cercano di aumentare i loro profitti a spese dei pazienti e dei medici che forniscono cure essenziali”, ha dichiarato il dottor Donald E. Arnold dell’ASA. “È una cinica presa di posizione da parte di Anthem, concepita per approfittare dell’impegno che gli anestesisti assumono migliaia di volte ogni giorno per fornire ai loro pazienti un’assistenza anestesiologica esperta, completa e sicura. Questa politica vergognosa tradisce la fiducia tra Anthem e i suoi assicurati, che si aspettano che la loro assicurazione sanitaria paghi i medici per la totalità delle cure di cui hanno bisogno”.

In seguito all’assassinio di Thompson e alla conseguente indignazione per lo stato dell’industria sanitaria, Anthem ha fatto marcia indietro su questa decisione, con un portavoce dell’azienda che ha dichiarato che “c’è stata una significativa e diffusa disinformazione su un aggiornamento della nostra politica di anestesia. Di conseguenza, abbiamo deciso di non procedere con questo cambiamento di politica”.

A prescindere dal cambio di rotta di Anthem, l’azienda era disposta a tagliare l’anestesia ai pazienti durante l’intervento, semplicemente per ridurre i costi. Questo è solo un esempio di come le compagnie di assicurazione sanitaria siano in grado di raccogliere i loro enormi profitti da politiche che massimizzano la miseria umana.

Nell’attuale sistema sanitario privatizzato degli Stati Uniti, i lavoratori e i loro datori di lavoro pagano centinaia di miliardi di dollari alle compagnie assicurative private nella speranza di ricevere una copertura adeguata quando è più necessario. Le compagnie assicurative, che in un sistema capitalista esistono solo per fare profitto e non per fornire effettivamente una copertura, fanno di tutto per negare la copertura ai pazienti nel momento del bisogno, consentendo loro di intascare i miliardi che ricevono dai cittadini statunitensi e di aumentare le proprie entrate.

Compagnie come UHC, la più grande assicurazione sanitaria del Paese con oltre il 15% della quota di mercato, tagliano i costi negando la copertura ai pazienti, anche attraverso un processo chiamato “autorizzazione preventiva”, un processo che le compagnie assicurative utilizzano per determinare se copriranno una procedura, un servizio o un farmaco prescritto. Prima del mandato di Thompson come CEO di UHC, iniziato nel 2021, il tasso di rifiuto dell’autorizzazione preventiva era dell’8%. Nel 2022, il tasso di rifiuto era salito al 22,7%. Secondo la piattaforma di finanza personale ValuePenguin, UHC nega le richieste di assicurazione Medicare e non Medicare a un tasso doppio rispetto alla media nazionale.

I dinieghi di autorizzazione preventiva da parte di UHC sono aumentati a tal punto da indurre un’indagine da parte del media ProPublicae del Senato degli Stati Uniti. ProPublica ha scoperto che UHC aveva ridotto le spese per le terapie utilizzando un algoritmo per limitare la copertura delle cure mentali. Un rapporto della Sottocommissione permanente per le indagini del Senato ha rilevato che UHC utilizzava l’intelligenza artificiale per negare le richieste di rimborso a un ritmo crescente. Nel novembre 2023, l’UHC è stata colpita da un’azione legale collettiva presentata dalle famiglie di due ex beneficiari dell’UHC, in cui si sosteneva che l’azienda aveva illegalmente negato a “pazienti anziani l’assistenza loro dovuta nell’ambito dei piani Medicare Advantage” utilizzando un algoritmo di intelligenza artificiale con un tasso di errore del 90%.

“Gli anziani vengono cacciati prematuramente dalle strutture di assistenza in tutta la nazione o sono costretti ad esaurire i risparmi delle famiglie per continuare a ricevere le cure mediche necessarie, il tutto perché il modello di intelligenza artificiale [dell’UHC] non è d’accordo con le decisioni dei loro medici in carne e ossa”, si legge nella denuncia.

Questi forti aumenti delle richieste di rimborso sono serviti a uno scopo particolare: sotto la guida di Thompson, i profitti di UHC sono aumentati da 12 miliardi di dollari nel 2021 a 16 miliardi di dollari nel 2023. Il gruppo UnitedHealthcare, di cui UHC fa parte, è oggi la più grande compagnia di assicurazione sanitaria degli Stati Uniti, con un fatturato annuo di oltre 189 miliardi di dollari.

Di seguito un commento postato da un medico in uno di questi casi:

“Ciao @UHC. Completata un’isterectomia ieri pomeriggio, la donna è stata dimessa a casa in serata (facendo risparmiare a @UHC e a tutti un po’ di soldi). I farmaci per la dimissione comprendevano 12 Vicodin. (costo al dettaglio 30 dollari). Il Vicodin è stato negato in attesa di un’autorizzazione preventiva. La paziente ha sofferto tutta la notte. Complimenti.” – DrByronHapner (@DrByronHapner) 10 dicembre 2024

Mentre le compagnie di assicurazione sanitaria estraggono i loro enormi profitti da coloro che rimangono senza copertura, alcuni cercano di proporre e organizzare alternative al sistema sanitario a scopo di lucro. Dopo l’assassinio di Thompson si sono riaccese le richieste progressiste di Medicare per tutti, un programma sanitario a pagamento unico in cui i costi dell’assistenza sanitaria essenziale per tutti i residenti negli Stati Uniti siano coperti da un piano sanitario pubblico che sostituirebbe quasi tutti gli altri piani sanitari pubblici e privati esistenti. Organizzazioni come Physicians for a National Health Program hanno sostenuto questa politica. Come sottolinea il PNHP, con un programma a pagamento unico, “si realizzerebbero oltre 500 miliardi di dollari di risparmi amministrativi sostituendo gli attuali pagatori multipli, inefficienti e orientati al profitto, con un unico pagatore pubblico, snello e senza scopo di lucro”.

“Non c’è alcuna giustificazione per la violenza”, ha dichiarato il rappresentante della California Ro Khanna, che sostiene tale politica. “Ma l’ondata di violenza che ne è seguita non mi ha sorpreso”.

Di Natalia Marques, peoplesdispatch.org

11/12/2024

Fonte: https://peoplesdispatch.org/2024/12/11/us-healthcare-corporations-reap-profit-from-human-misery/

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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