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La Redazione

 

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La sete saudita di armi: le avventure di Riad verso l’Ucraina

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A cura di Davide
Il 14 Novembre 2016
72 Views

DI AHMED HAI ALI

al-akhbar.com

Il caos in cui è sprofondata l’Ucraina dopo la rottura delle relazioni con il governo di Mosca ha permesso all’Arabia Saudita di presentarsi sul mercato ucraino degli armamenti per sfruttare vantaggiosamente la tecnologia e l’esperienza post-sovietica dal paese. “La sete” di armi da parte di Riad è commisurata alla sua presenza sui fronti delle attuali guerre in Siria e Yemen, e alla ricerca di nuove fonti di produzione, lontane da quelle più “ufficiali”.

L’Ucraina, dopo il colpo di stato del 2014, è passata sotto il controllo diretto degli Stati Uniti. L’arrivo dell’Arabia Saudita è un riflesso dell’influenza di Washington nel cambiare l’identità economica di questo paese al confine con la Russia. È ben noto che Kiev, storicamente, ha sempre avuto un’economia orientata verso la Russia anche dopo il crollo dell’Unione Sovietica. In tal modo l’amministrazione Americana è riuscita a trasformare il paese in una piattaforma di disturbo verso la Russia.

Tuttavia Washington non è riuscita ad apportare quell’equilibrio necessario per assicurare stabilità economica al paese, nonostante i suoi tentativi di creare nuove relazioni economiche tra l’Ucraina e i paesi sotto la sua influenza.

È quindi comprensibile come l’Arabia Saudita sia diventata uno dei principali partner dell’Ucraina nel settore del complesso militare-industriale. Nel periodo 2015-2016 con le frequenti visite di funzionari sauditi a Kiev, sono stati firmati tutta una serie di accordi bilaterali.

Queste unità militari di tecnologia spaziale sono d’interesse all’Arabia Saudita sullo sfondo di un suo maggior coinvolgimento nei conflitti in Yemen e in Siria, ciò nonostante non è minore l’interesse dell’Arabia Saudita per le armi più ordinarie che in grande quantità usa nello Yemen ed è costretta a importare da tutto il mondo. Non è da escludere che l’Ucraina possa diventare il suo fornitore principale.

Sembra che dopo l’approvazione da parte del Congresso degli Stati Uniti della legge “JASTA” la monarchia saudita sia alla ricerca di fonti di armi alternative a quelle americane (una costosa ferraglia), che per decenni Riad è stata costretta ad acquistare per la guerra contro lo Yemen. A questo proposito si profilano due scenari: il primo, Riad troverà fonti alternative di armi, diverse da quelle americane, tuttavia, questo scenario è possibile solo nel lungo periodo; il secondo, gli Stati Uniti non avranno alcuna responsabilità per la partecipazione dell’Arabia Saudita al conflitto, condannando le sue azioni e contemporaneamente preservando la propria immagine.

Da notare che le attuali autorità ucraine hanno offerto a Riad il complesso dei sistemi missilistici, prodotti dalla fabbrica “Yuzhmash”, che a suo tempo era uno dei principali protagonisti dell’industria aerospaziale sovietica.

Il problema sta nel fatto che, a causa della mancanza di stabilità in Ucraina, un tale accordo tra i due paesi non riuscirà a essere adeguatamente secretato, con il pericolo che si possa verificare una fuoriuscita d’informazioni.

Non è da escludere che, al fine di attrarre fonti di finanziamento, Kiev fisserà un prezzo elevato per i propri servizi, oltre a rivelare una tecnologia “segreta” che, al contrario, l’Unione Sovietica nascose sempre accuratamente ai suoi avversari.

Allo stesso tempo, l’attuale governo ucraino potrebbe non rispettare le norme di diritto internazionale che prevedono la limitazione della diffusione di simili tecnologie, o addirittura arrivare a esportare tali tecnologie a organizzazioni terroristiche attraverso intermediari sauditi, che con i loro soldi hanno riempito il mercato nero di armi.

È dal 2015 che, da alcuni dipendenti della “Yuzhmash”, giungono informazioni sull’accordo tra Ucraina e Arabia Saudita; in seguito gli stessi dipendenti si sono licenziati, o sono stati allontanati dal lavoro con l’accusa di simpatie per la Russia.

A distanza di un anno dalla fuga d’informazioni, il numero di professionisti, ingegneri e scienziati che lavoravano in questa fabbrica è diminuito, si ritiene che alcuni di loro siano addirittura stati assunti dalla famiglia reale saudita, per l’attuazione dei piani di costruzione dei sistemi missilistici.

 

 

AHMED HAI ALI

Fonte:  http://al-akhbar.com

Link:  http://al-akhbar.com/node/267130/

6.11.2016

 

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Eliseo Bertolasi

Foto e documenti mostrano la cooperazione tra Kiev e Riad nel campo delle tecnologie missilistiche, dei sistemi satellitari, e riguardo alle proposte di armamenti ucraini http://al-akhbar.com/sites/default/files/pdfs/20161028/doc20161028.pdf

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