La possibilità di una nuova Guerra Civile Americana

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Dmitri Orlov
thesaker.is

Resisteranno gli USA fino al 2024? All’inizio di quest’anno, complicazioni correlate alla Covid avevano causato la morte di Vladimir Zhirinovsky, l’eterno e magniloquente leader del Partito Liberal Democratico russo. Era noto non solo per la sua inimitabile oratoria, ma anche per la straordinaria precisione delle sue previsioni. Ad esempio, aveva infatti previsto l’inizio dell’Operazione Militare Speciale della Russia in Ucraina quasi alla lettera, mesi prima del fatto e in un momento in cui nessuno aveva la minima idea di cosa sarebbe successo. Un’altra sua previsione recita come segue: “Non ci saranno elezioni presidenziali negli Stati Uniti nel 2024 perché non ci saranno più gli Stati Uniti.” Si rivelerà preveggente anche in questo caso? Staremo a vedere!

Zhirinovsky non è il solo a fare una simile previsione. Recenti sondaggi d’opinione mostrano che oltre il 40% degli Americani esprime il timore che una nuova guerra civile possa scoppiare nel prossimo decennio o giù di lì. Non sia mai che i bravi intervistati abbiano effettuato un’analisi indipendente, in base alla quale abbiano poi potuto calcolare la probabilità di una guerra civile! Ormai la stragrande maggioranza delle persone negli Stati Uniti è stata condizionata a percepire la realtà come un mosaico composto da brevi spezzoni di notizie, frammenti sonori, scene non più lunghe di due spot televisivi e narrazioni in miniatura che presentano questo o quell’oggetto immaginario in una luce positiva o negativa. Pensano che sia probabile una guerra civile perché questo è ciò che è stato detto loro attraverso i mass media o i social media, invisibilmente ma inesorabilmente controllati.

L’oligarchia, che controlla tutto questo, sta giocando su due piani economici alternativi. Il piano A, più redditizio e meno rischioso, non prevede una guerra civile, mentre il piano B, rischioso ma comunque redditizio, sì. In entrambi i casi, i profitti derivano dalla confisca delle ricchezze della popolazione; con il Piano A, vengono fatte saltare in aria meno ricchezze, garantendo quindi più profitti. Ma il Piano A richiede la completa obbedienza e docilità da parte di una popolazione sempre più angosciata e riottosa. Parafrasando Klaus Schwab, devono sopportare di non avere nulla e fingere di essere felici (come condizione per poter stare in casa e nutrirsi).

Per tenere a bada la popolazione statunitense, l’oligarchia deve rifornirla di grandi quantità di cibo spazzatura, liquori, droghe e pornografia. E, nonostante tutta la propaganda che esorta le persone a suddividersi in un arcobaleno di generi, la maggior parte dei quali sterili, alcune donne possono ancora riuscire a rimanere incinte, a rifiutare l’aborto e a mettere effettivamente al mondo dei figli, impedendo alla popolazione di ridursi con la stessa velocità con cui si riducono le risorse. “Ascoltate, in America le donne rimangono incinte tutti i giorni e questo è un problema reale,” ha dichiarato la vicepresidente Kamala Harris. Nonostante il termine politicamente scorretto “donne” – cioè uomini con l’utero (gioco di parole come contrazione di womb/utero e men/uomini = women, N.d.T.) – il suo messaggio è chiarissimo: i suoi concittadini dovrebbero essere sterilizzati e castrati come gli animali domestici che lei pensa siano. I vostri animali domestici non sono sterilizzati, non lo sapete? Sono transgender! Non sembra molto più alla moda?

E se i rifornimenti di cibo spazzatura, liquori, droghe e pornografia si esaurissero più velocemente di quanto si possa ridurre la popolazione usando la propaganda LGBT e la disponibilità di aborti gratuiti? Allora sarebbe il momento del piano B, in cui gli Americani si sparano a vicenda usando tutte le armi leggere in loro possesso. In teoria è possibile anche una combinazione dei piani A e B, in cui gli Stati blu, democratici, sono tenuti placati e pacificati, e in preda alla paura degli Stati rossi, repubblicani, in cui la guerra civile infuria e i cadaveri disseminano i bordi delle strade, mentre, a loro volta, agli abitanti degli Stati rossi viene inculcata la paura mortale di vagare nei territori blu per paura che i loro figli vengano castrati e le loro sacre armi confiscate. Ma un equilibrio così precario potrebbe essere difficile da raggiungere e uno scenario molto più probabile è quello di un disordine stabile, in cui l’oligarchia riunisce le sue risorse umane più preziose in poche enclave ben difese, lasciando che il resto della popolazione soccomba alle lotte intestine.

Ma né il piano A, né il piano B possono affrontare un grande problema incombente: come assolvere (cancellare, cioè, piuttosto che adempiere) le responsabilità del governo federale degli Stati Uniti. Le principali sono la Sicurezza Sociale, l’SSI [Supplemental Security Income], Medicare e la difesa. Circa la metà delle famiglie statunitensi riceve un aiuto finanziario significativo dal governo federale, mentre la difesa è il più grande programma di welfare mai visto al mondo. Il debito federale statunitense è già astronomico e ammonta a circa la metà del PIL mondiale. Se fosse un oggetto fisico, sarebbe visibile ad occhio nudo dallo spazio. E continua a crescere a passi da gigante: si prevede che il deficit di bilancio del 2022 supererà i 1.000 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 2.000 miliardi di dollari dei due anni precedenti, ma pur sempre una cifra sbalorditiva.

Per quanto tempo questa farsa finanziaria possa continuare è quello che si chiedono tutti, ma con i principali Paesi creditori che ora sono in corsa per vendere le loro partecipazioni nel debito statunitense, la situazione è ormai evidente. Come liberarsi del doppio fardello dei creditori esteri e dei dipendenti nazionali? In questo caso, una guerra civile che mettssee a ferro e fuoco Washington e portasse allo scioglimento del governo federale sarebbe il rimedio più efficace. Qualunque struttura politica locale rimanesse, ripudierebbe il debito federale come oneroso e del tutto assurdo e rifiuterebbe di farsi carico della spesa federale per la difesa e dei programmi di sostegno sociale; problema risolto!

Joe Biden sembra già ragionare in questo senso. In un recente discorso a Filadelfia, ha detto: “Per quei coraggiosi Americani di destra… se volete combattere contro il Paese, avrete bisogno di un F-15. Avrete bisogno di qualcosa di più di una pistola”. Lui e suo figlio Hunter hanno forse degli F-15 che vorrebbero vendere a quei coraggiosi Americani di destra? Si noti che ha parlato di F-15, non di F-35: vorrebbe fornire aerei vecchi ma efficaci, pronti per il combattimento, per eseguire bombardamenti contro la capitale degli Stati Uniti, e non dei bidoni placcati d’oro, pieni di difetti e mai pronti per il combattimento come gli F-35. Ma prima che Washington DC sia pronta per essere cancellata dalla mappa politica, è necessario che avvenga un grande saccheggio, attraverso una enorme corruzione politica.

L’Ucraina, che da anni è il parco giochi personale di Joe e Hunter Biden, è stata utilizzata come principale centro di riciclaggio di denaro. Degli oltre 10 miliardi di dollari che l’amministrazione Biden ha speso finora per l’Ucraina, ben poco è arrivato in Ucraina; il resto è stato utilizzato per riempire qualche tasca o  per finanziare qualche campagna politica o altro proprio negli Stati Uniti. Delle armi arrivate in Ucraina, almeno un terzo è stato venduto dalla giunta di Kiev sul mercato nero internazionale.

Anche le armi che sono arrivate in prima linea sono state rapidamente vendute dai mercenari stranieri e spedite in zone sconosciute. I pezzi che arrivano alle truppe vengono fatti saltare in aria o presi come trofei dall’incessante (anche se molto lenta e attenta) avanzata dei Russi. Nel corso dell’operazione speciale, i Russi hanno accumulato un tesoro di sistemi d’arma costosissimi anche se piuttosto inefficaci, complicati e fragili, che non possono essere mantenuti sul campo e sono stati abbandonati dagli Ucraini in ritirata.

Un’altra importante fonte di reddito supplementare è stata la vendita alla Cina e ad altre nazioni straniere di una parte importante della Riserva Strategica di Petrolio: 300 dei 700 milioni di barili sono stati venduti e la SPR si trova ora al livello più basso degli ultimi 40 anni. Si tratta di un risultato interessante, dato che il bonanza del petrolio di scisto aveva raggiunto il suo picco nel 2019, e che, con le trivellazioni ora concentrate in un’unica zona del Bacino Permiano e gli altissimi tassi di esaurimento, è destinata a ridursi ad uno stillicidio in appena 2 o 3 anni. Sebbene i fact checker dei media abbiano gridato allo scandalo, si dice che siano coinvolte entità associate a Hunter Biden.

Naturalmente, non scopriremo mai tutti i dettagli perché Hunter Biden è magico, essendo stato posto molto al di sopra della legge: se riesce a farla franca con la pedofilia, lo spaccio di droga, traffico di prostitute oltre i confini dello Stato e altri crimini del genere, allora cosa sarà mai qualche (o magari anche un po’ di più) reato da colletti bianchi tra colleghi delinquenti? Per non essere da meno del figlio, Biden-père e il resto dell’establishment democratico sembrano pronti a rubare le elezioni congressuali di metà mandato nel modo più ovvio e palese possibile, rendendo impossibile continuare a sostenere che gli Stati Uniti siano ancora una sorta di democrazia. Una volta che il messaggio che la democrazia è morta e che Washington è un covo di ladri sarà stato inculcato nelle teste di tutti, la strada sarà spianata per le salve iniziali del Piano B.

Ma cosa succede se quei “coraggiosi Americani di destra” su cui Biden sembra riporre le sue speranze non si danno da fare e il Piano B si spegne con un piagnisteo invece di partire con un botto? E se preferissero starsene seduti nei bar a piagnucolare davanti alle loro birre per poi tornare a casa a lucidare le loro pistole? Beh, non aspettatevi che i Russi o i Cinesi vi aiutino! Potrebbero porre fine alle sofferenze degli Stati Uniti, ma non lo faranno. I Russi hanno fatto scorta di semi di girasole (li preferiscono al popcorn); allo stesso modo, i Cinesi hanno accumulato un sacco di patatine di riso. Rimarranno seduti a guardare questa celebrazione pan-eurasiatica della Schadenfreude, senza muovere un dito per aiutare.

Dmitri Orlov

Fonte: thesaker.is
Link: https://thesaker.is/the-case-for-a-new-american-civil-war/
06.09.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchidciotte.org

Dmitry Orlov è nato a Leningrado, nell’URSS, da una famiglia di accademici ed è emigrato negli Stati Uniti a metà degli anni Settanta. Laureato in ingegneria informatica e linguistica, ha lavorato in diversi campi, tra cui la fisica delle alte energie, il commercio su Internet, la sicurezza delle reti e la pubblicità. È autore di numerosi libri, tra cui Reinventing Collapse e The Five Stages of Collapse.

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