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La Redazione

 

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LA’ DOVE I NAZISTI HANNO FALLITO

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A cura di Davide
Il 11 Dicembre 2011
123 Views
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(COSA E’ STATO DECISO L’8/12 DA MERKEL, DRAGHI, BCE E ERT, SULLA NOSTRA PELLE. COME REAGIRE)

DI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info

La necessaria parte tecnica (semplificata per tutti) più sotto, ma ora una
premessa che non posso trattenere. Non c’è stato un summit della UE giovedì
notte, o meglio, quella farsa era solo farsa. Giovedì notte abbiamo visto la
Germania finalizzare, con la piena complicità del criminale internazionale
Mario Draghi, il suo terzo tentativo di distruggere l’Europa in un secolo. Ci
provò due volte con le armi, e fu sconfitta. Al terzo tentativo ha usato
l’economia, la Banca Centrale Europea, i Trattati sovranazionali capestro, e
questa volta ce la sta facendo. Là dove i nazisti fallirono, i tedeschi
democratici sono riusciti. Ce l’hanno nel DNA l’egemonia. E come nel 1939,
l’Inghilterra si tira fuori, per poi combattere più tardi. Nella gravità di quanto sta accadendo, è da registrare la giurassica stupidità di Sarkozy, che
non ha capito che la Merkel si sta portando la Francia a braccetto come un
cagnolino solo per affondarla. Il rapporto fra Berlino e Parigi assomiglia in
tutto al rapporto fra gli Evangelisti fanatici americani e gli Israeliani. I
primi sostengono a spada tratta le ambizioni espansioniste d’Israele in Palestina
solo perché, secondo la profezia biblica evangelica, una volta realizzate tali
ambizioni il Cristo tornerà sulla terra e incenerirà ogni singolo ebreo che non
si sarà prima convertito al cristianesimo. Il crollo dell’Europa voluto
scientemente dalla Germania getterà la Francia nel baratro assieme a noi
‘untermenschen’ del sud. Questa per i francesi è una nemesi ben meritata:
furono loro che ricattarono la Germania dicendole “o ci fai fare la BCE e l’unione monetaria come vogliamo noi, oppure ti scordi i prestiti per l’unificazione con la Germania dell’Est”. Berlino accettò, ma i tedeschi sono micidiali e ora Parigi la pagherà cara. Fine
premessa.

Ecco
una guida al testo fuoriuscito dal summit europeo dell’8 Dicembre scorso. Il
testo UE in corsivo, i miei commenti per la comprensione semplificata a
seguire. Ecco come la Germania ci fa a pezzi.

Nota: ricordate che la necessità predicata fino all’isterismo di eliminare ogni deficit di bilancio degli Stati (che sono la ricchezza dei cittadini se fatti con moneta sovrana) deriva INTERAMENTE dal fatto che un deficit contratto con l’Euro non sovrano è veramente un peso insostenibile per lo Stato. Basterebbe eliminare l’Euro, tornare a monete sovrane e i deficit cesserebbero di essere un problema. Ma l’Euro è mantenuto SOLO per costringerci a impoverirci e divenire servi di Germania e mercati – si legga Il Più Grande Crimine per tutte le prove documentali.

La stabilità e l’integrità dell’unione economica e monetaria dell’Unione
europea (…) Per conseguire tale obiettivo, ci baseremo sui risultati conseguiti
negli ultimi 18 mesi, potenziandoli: il patto di stabilità e crescita
rafforzato, l’attuazione del Semestre europeo che comincia questo mese, la
nuova procedura per gli squilibri macroeconomici e il Patto euro plus (…) Se la
Commissione individua un’inosservanza particolarmente grave del Patto di
stabilità e crescita, richiederà un documento programmatico di bilancio
riveduto
.

l’attuazione del Semestre europeo Il Semestre Europeo significa che i parlamenti nazionali potranno esaminare
le rispettive finanziarie solo dopo che esse saranno state esaminate e
approvate dalla Commissione Europea di tecnocrati neoliberisti non eletti
,
e che rispondono direttamente alle lobby finanziarie internazionali. Infatti il
Semestre Europeo fu chiesto alla Commissione nel 2002 dalla lobby European
Roundtable of Industrialists nel seguente memorandum:
ERT, EU Governance, ERT Discussion Paper, May 30, 2002. Cioè: quelle che a voi dicono essere
state decisioni prese da Monti, Zapatero, Sarkozy e soci oggi, sono invece
ordini impartiti da lobby private neoliberiste tempo fa. I politici eseguono,
la Merkel al timone.

— Se la Commissione individua un’inosservanza particolarmente grave del
Patto di stabilità e crescita, richiederà un documento programmatico di
bilancio riveduto
. Se, dopo aver esaminato le nostre finanziarie prima che lo possano fare i
nostri parlamenti, la Commissione decide che non sono sufficientemente di suo
gradimento (cioè sufficientemente neoliberiste o di gradimento alle lobby
sopraccitate), i nostri governi saranno costretti a rivederle e correggerle.
Alla faccia delle sovranità del governo eletto, che è letteralmente
cancellata
.

la nuova procedura per gli squilibri macroeconomici La nuova procedura per gli
squilibri macroeconomici contiene le sanzioni pecuniarie per gli Stati
disobbedienti, è cioè il bastone della UE dei tecnocrati non eletti contro di
noi. Tale bastone fu preteso dalla lobby finanziaria Business Europe nel 2010
in questo memorandum:
Business Europe, The Madrid Declaration,
June 11, 2010. Un anno e mezzo dopo, ci ritroviamo quel diktat sul tavolo dei
capi di governo della UE, e di nuovo
abbiamo i desiderata di pochi speculatori miliardari che condizioneranno le
vite e sopravvivenze di milioni di famiglie e aziende europee
, ovviamente
nel senso di strangolare ancor più la già strangolata capacità dei governi di
spendere a deficit per arricchire le proprie economie.

il Patto euro plus Il Patto Euro plus, che contiene le misure neoliberiste anti lavoratori, le misure di allungamento
dell’età pensionabile, i tagli agli stipendi pubblici e ai servizi essenziali, e
l’obbligo di trasposizione del divieto di spesa a deficit nelle Costituzioni
nazionali
, è il risultato di una serie di richieste specifiche sempre di
Business Europe datate dal giugno 2010 al 4 marzo 2011, consegnate alla
Commissione UE, e consultabili in:
Corporate Europe
Observatory, Business against Europe: Business Europe Celebrates social
onslaught in Europe. March 23, 2011.
Idem come sopra.

I bilanci generali delle amministrazioni pubbliche devono essere in
pareggio o in avanzo (…) Questa regola verrà inserita anche negli ordinamenti
giuridici nazionali degli Stati membri a livello costituzionale o equivalente
(…) Riconosciamo la competenza della Corte di giustizia a verificare il
recepimento di questa regola a livello nazionale.


Viene stabilito l’obbligo degli Stati aderenti di avere pareggio di bilancio –
cioè lo Stato ci deve tassare tanto quanto spende per noi, e così ci lascia in
tasca zero soldi; o ancor meglio di avere il surplus (avanzo) di bilancio –
cioè lo Stato ci tassa di più di quanto spende per noi e così ci impoverisce. Questi impoverimenti automatici dei cittadini devono essere resi obbligatori per legge costituzionale, come
scritto nel paragrafo sopra, secondo le pretese della lobby Business Europe. La
Corte Europea di Giustizia, che secondo il Trattato di Lisbona ha già
supremazia sulle nostre Costituzioni (di
fatto esautorate
), ha il potere di vigilare che tutto ciò accada, anche se
non è eletta da nessun europeo.

Gli Stati membri sottoposti alla procedura per i disavanzi eccessivi
presentano alla Commissione e al Consiglio, per approvazione, un programma di partenariato
economico che indica in dettaglio le riforme strutturali necessarie per assicurare
una correzione realmente duratura dei disavanzi eccessivi. L’attuazione del programma, e
dei documenti programmatici di bilancio annuali coerenti con esso, sarà monitorata dalla
Commissione e dal Consiglio. Sarà istituito un meccanismo per la relazione ex ante degli
Stati membri sui rispettivi piani annuali di emissione di debito.


Se uno Stato membro viene considerato negligente, dovrà fare i compiti a casa, dove s’impegna in penitenze di spesa
pubblica, coi tagli a pensioni e servizi, le ulteriori tasse, la deflazione
degli stipendi, ecc.
(riforme strutturali), e che dovranno essere applicati
sotto sorveglianza di tecnocrati europei o capi di governo esteri che nessun
italiano ha eletto, fra cui svetta Monti che è parte del Consiglio UE, e che
infatti nessuno qui ha eletto. Ma peggio: da ora in poi, persino le emissioni
dei nostri titoli di Stato saranno prima giudicate da questi tecnocrati, e solo
dopo permesse. Cioè: neppure più la
basilare operazione di spesa sovrana ci sarà permessa, in una perdita di
sovranità inaudita dal 1948 a oggi.

Non appena alla Commissione risulti che uno Stato membro ha superato la
soglia del 3%, scatteranno conseguenze automatiche a meno la maggioranza
qualificata di Stati membri della zona euro sia contraria.Verranno adottate le
misure e sanzioni proposte o raccomandate dalla Commissione a meno che la
maggioranza qualificata degli Stati membri della zona euro sia contraria.


Se uno Stato aderente osa tentare di
spendere a deficit per i suoi cittadini – cioè dargli più soldi di quanto
gliene tolga in tasse – oltre il limite già asfittico del 3% del PIL,
scatteranno automaticamente sanzioni
anche economiche decise dalla Commissione UE, che potranno essere bloccate solo
se gli Stati aderenti riusciranno a trovarsi d’accordo in maggioranza qualificata.
Questo è il paradosso anti-democratico
dove per bloccare le bastonate di impoverimento anti-sociali sancite da
tecnocrati non eletti della Commissione, interi Stati dovranno faticare per
mettersi d’accordo
. Interi Stati sovrani (!) per bloccare pochi burocrati
nelle mani di lobby finanziarie.

Per quanto riguarda le risorse finanziarie, conveniamo sui seguenti punti:
(…) riesamineremo l’adeguatezza del massimale globale del FESF/MES di 500
miliardi di EURO nel marzo 2012 (…) Attendiamo con interesse contributi
paralleli da parte della comunità internazionale.

Qui
si arriva al disastro dell’Euro come moneta insostenibile che i mercati stanno
rifiutando al punto da far fallire interi Stati. Occorre una spiegazione per i
meno ferrati. Cosa sono queste sigle FESF/MES? In sostanza questo: sono fondi
di denaro che l’Eurozona sta disperatamente mettendo assieme per salvare dalla
bancarotta gli Stati più in crisi, come Grecia, Portogallo, Italia e altri. Perché
vanno salvati quegli Stati? Perché hanno adottato l’Euro, che nessuno Stato può
emettere e che tutti gli Stati
dell’Eurozona devono prendere in prestito da gruppi di privati investitori
.
Ma questi investitori non si fidano a finanziare gli Stati dell’Euro,
specialmente quelli meno forti, precisamente perché un investitore presta a uno
Stato badando a una sola cosa: che quello Stato possa pagare puntuale le
scadenze del debito. E siccome nessuno Stato dell’Eurozona può emettere Euro
liberamente e devono trovarseli facendo prestiti a destra e a manca, gli investitori
hanno paura di non essere più puntualmente rimborsati, e allora per prestarci
Euro ci chiedono tassi d’interesse altissimi, insostenibili. Grecia, Italia,
Portogallo e altri di conseguenza non possono finanziarsi a quei tassi usurai,
e scivolano verso il fallimento (default). Allora la stupidissima UE (ma la
criminale Germania che invece questo vuole) cosa fa? Fa altri debiti, persino
elemosinando i “
contributi paralleli da parte della comunità internazionale”, e mette assieme quei fondi di salvataggio FESF/MES credendo di infinocchiare gli
investitori. A parte il fatto che un gruzzolo di 500 o anche 1000 miliardi di
Euro sono un salvagente pari a un sughero da pesca se pensiamo che le cifre
richieste per salvare gli Stati in crisi sarebbero quattro o cinque volte
superiori, il problema è ben altro e in ordine: 1) Ma perché diavolo dobbiamo
stare in questa situazione orrenda (moneta Euro) dove per vivere uno Stato deve
elemosinare ogni singolo Euro da banche, assicurazioni, fondi sovrani arabi,
speculatori squali ecc.? 2) Ma perché sti politici non ascoltano ciò che i
mercati gli stanno gridando da mesi, su tutte le pagine dei quotidiani
finanziari più autorevoli del mondo? E cioè, solo per fare un esempio “L’accordo su regole di bilancio più severe del
summit di giovedì, che è stato definito come un ultimo disperato tentativo di
salvare l’Euro, si concentra su tutti i temi sbagliati, come appunto l’austerità.
E’ stato sbandierato come un successo dalla Merkel, ma viene ignorato dagli investitori che rimangono convinti the solo
la BCE può salvare la moneta unica
” (
Financial
Times.com Markets, 9 Dicembre 2011
). Cioè: serve (come minimo, anche se non è
la soluzione migliore) una banca centrale che si comporti come tutte le banche
centrali che hanno un senso, e che monetizzi le spese dei nostri Stati senza
limiti, soprattutto in queste emergenze. Leggete qui di seguito e badate bene a
queste parole, perché introducono al golpe di Merkel/Draghi:

Affinché i mercati si calmino dal panico,
devono potersi fidare del fatto che non subiranno fallimenti statali o perdite
enormi, e solo la BCE, che ha il potere
di emettere Euro illimitatamente, può fornire quella rassicurazione
. Ma i
mercati sanno che non lo farà
” (
sempre
FT
). Capito? La
BCE può e deve salvare gli Stati come noi dal disastro di collasso economico e
di impoverimento di milioni di famiglie, ma NON lo fa, per cui i mercati
continueranno a infierire. Draghi sta facendo mosse di una oculatezza
diabolica, perché lavora in tandem con
la Germania che cerca ostinatamente il collasso dell’Europa
, e sfrutta il
panico dei mercati che alla fine causeranno precisamente quel collasso. Leggete
qui: “E’ improbabile che Draghi cambierà
le sue politiche, e questo rende molto probabile che le agenzie di rating declasseranno
alcuni Stati membri dell’Euro
” (
Jens Larsen,
chief European strategist at RBC Capital Markets
). Il
balletto è coordinato, tutto deve funzionare verso il collasso europeo. Ora il
riassunto facilitato:

Il summit è
stato una farsa inutile che i mercati, i veri padroni del nostro destino,
ignorano come una buffonata.

La parte
stupida dei leader UE soffia sul fondo salva Stati che fa ugualmente ridere i
mercati, che continueranno a sfiduciarci e a mandarci verso il fallimento. La
parte consapevole della UE (Merkel/Draghi) sa questo benissimo.

E’ chiaro al
mondo e alla Luna che è la BCE che deve intervenire per fermare il collasso
dell’Europa dell’Euro (ma anche del resto), ma Draghi si rifiuta
categoricamente. Il suo rifiuto scatena la bocciature delle agenzie di rating,
che scatenano altro panico dei mercati che ci affosseranno sempre più
velocemente. Il rifiuto di Draghi è voluto
e oculatamente servito proprio nei momenti cruciali
.

L’Europa
collassata, l’esplosione del sistema Euro, il crollo di tutte le economie più
deboli come Italia, Portogallo, Spagna, Irlanda, Grecia, Francia, Belgio,
riporteranno il Vecchio Continente alla situazione precedente il 1999, ma a condizioni da sogno per la Germania.
Essa, con un Euro a due velocità o anche col suo ritorno al Marco, sarà vista
dai mercati come l’unica scialuppa di salvezza su cui saltare con tutti i suoi
soldi, mentre noi rimarremo a secco e agonizzanti. In più, i veri manovratori
della Merkel, e cioè le mega industrie dell’export Neomercantile della Germania,
si troveranno con decine di milioni di lavoratori europei a due passi da casa
disposti a lavorare a ritmi da lager e a stipendi da Cina per loro. E l’impero
germanico dell’export si presenterà al mondo dei grandi mercati del domani,
Brasile, Cina, India, Est asiatico, con prodotti a prezzi competitivi. Egemonia
teutonica in trionfo. Là dove Hitler fallì.

Ma
c’è una mina che può essere inserita nei cingoli del Panzer tedesco, e che lo
farebbe saltare in pezzi, sfasciando orribilmente la progressione criminale
delle politiche dei golpisti sopraccitati. Si chiama MMT, Modern Money Theory,
cioè l’impianto di economia che prescrive il ritorno dell’Italia alla sua
sovranità monetaria, la decisione del futuro governo di spendere la nuova Lira
sovrana a deficit (più soldi per i cittadini che tasse prelevate dai cittadini)
per creare piena occupazione, pieno Stato Sociale, piena istruzione, pieni
alloggi, piena produzione delle aziende e piene infrastrutture. La MMT ha
permesso all’Argentina fallita di inserire quella mina nei cingoli di una
macchina da guerra ben più micidiale della Germania, gli Stati Uniti del Washington
Consensus Neoliberista. E gli americani sono saltati. L’Argentina oggi sta
bene, informatevi. Modern Money Theory, su http://neweconomicperspectives.blogspot.com/
oppure http://www.economonitor.com/lrwray/ – Email [email protected]. Gli economisti
accademici di riferimento sono: i Prof. L. Randall Wray, Stephanie Kelton,
Warren Mosler, Marshall Auerback, William Black, Michael Hudson.

Datevi
da fare, salvatevi la pelle. Piantatela di scrivermi. Muovetevi!

Paolo Barnard
Fonte: http://paolobarnard.info
Link: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=282
11.12.2011

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