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La Redazione

 

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ITALIA IN VENDITA: VENT'ANNI DI PRIVATIZZAZIONI

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A cura di Truman
Il 4 Marzo 2010
269 Views
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DI ALDO BRACCIO
cpeurasia

Il documento “ Obiettivi e risultati delle operazioni di
privatizzazione di partecipazioni pubbliche
” della Corte dei Conti (un
corpus di quasi 300 pagine disponibile integralmente nel sito della Corte)
presenta un quadro esauriente del  percorso di privatizzazioni di beni
pubblici in Italia.

Riportiamo – tratto dalla relazione ufficiale – l’ elenco
storico dei provvedimenti adottati :

Nella foto: il panfilo Britannia

 

Tabella 1 – Le maggiori
privatizzazioni italiane (1985-2007)

 Lo Stadio
preliminare (1985 – 1991)

Data

Società Settore Investitore Strategico

Quota venduta

Valore

[mln €]

Tipo di transazione

01/06/85

Sirti
SpA*

Telecomunicazioni

———

40,00

95,14

PO

25/10/85

STET*

Telecomunicazioni

———

3,10

88,02

PO

01/12/85

Alitalia*

Trasporti

———

22,00

280,69

PO

01/12/85

Banca
Commerciale Italiana*

Finanza
& Real Estate

———

16,00

263,98

PO

18/11/88

Mediobanca*

Finanza
& Real Estate

———

13,30

197,47

PO

30/06/89

Italiana
Telecomunicazioni*

Telecomunicazioni

American Telephone & Telegraph

20,00

297,00

PS

11/09/89

Enimont*

Petrolifero

———

20,00

307,61

PO

29/12/89

CREDIOP*

Finanza
& Real Estate

Istituto Bancario San Paolo di Torino

40,00

818,94

PS

31/01/90

Banco
di Santo Spirito*

Finanza
& Real Estate

Cassa di Risparmio di Roma

51,00

411,64

PS

31/10/90

Banco
di Perugia*

Finanza
& Real Estate

BMPS

70,60

81,09

PS

28/06/91

STET*

Telecomunicazioni

———

7,60

207,10

PO

01/10/91

CREDIOP*

Finanza
& Real Estate

Istituto Bancario San Paolo di Torino

50,00

1.362,49

PS

Totale

 

 

 

4.441,17

12

 
 Il lancio (1992 – 1995)

Data

Società Settore Investitore Strategico

Quota venduta

Valore

[mln €]

Tipo di transazione

01/04/92

Cementir*

Manifatturiero

Gruppo di Investitori

51,78

298,90

PS

24/04/92

Sidermar
di Navigazione*

Trasporti

Cie Monegasque Bk Monte Carlo

49,00

86,71

PS

01/06/92

EFIM-Tax
Credits*

Finanza
& Real Estate

n.d.

50,00

190,58

PS

12/06/92

STET 1*

Telecomunicazioni

———

16,00

455,31

PO

18/12/92

Pavesi*

Manifatturiero

Barilla G&R F.lli

41,00

98,36

PS

31/12/92

Ilva –
Acciaierie Piombino*

Manifatturiero

Lucchini Siderurgica

60,00

292,01

PS

1993

Elsag
Bailey Process Automation*

Manifatturiero

n.d.

39,30

157,85

PO

1993

Finanziaria
CBD

Finanza
& Real Estate

n.d.

62,12

160,48

PS

1993

Nuovo
Pignone

Manifatturiero

n.d.

100,00

361,00

PS

31/08/93

Italgel

Manifatturiero

n.d.

62,10

222,65

PS

31/10/93

Cirio-Bertolli-De
Rica*

Manifatturiero

Unilever NV

100,00

91,16

PS

09/12/93

Credito
Italiano

Finanza
& Real Estate

———

54,80

930,20

PO

1994

STET 2

Telecomunicazioni

———

0,01

609,4

PO

08/02/94

IMI 1

Finanza
& Real Estate

———

27,45

926,78

PO

10/03/94

Banca
Commerciale Italiana

Finanza
& Real Estate

———

51,34

1.493,18

PO

25/06/94

INA 1

Finanza
& Real Estate

———

47,25

2.339,79

PO

30/06/94

Acciai
Speciali Terni

Manifatturiero

Kai Italia Srl

100,00

309,87

PS

18/12/94

SME 1

Manifatturiero

n.d.

32,00

373,40

PS

31/07/95

IMI 2

Finanza
& Real Estate

———

14,48

471,71

PO

30/08/95

SME 2

Manifatturiero

n.d.

14,91

176,33

PS

01/09/95

INA 2

Finanza
& Real Estate

———

18,37

871,08

PO

13/09/95

Italtel
(STET)*

Telecomunicazioni

n.d.

40,00

450,29

PS

20/11/95

Alumix*

Manifatturiero

n.d.

100,00

210,13

PS

20/11/95

ENI 1

Petrolifero

———

15,00

3.253,36

PO

26/12/95

Ilva
Servizi Energia

Utility

Gruppo di Investitori

100,00

1.298,22

PS

Totale

 

 

 

 

16.128,77

25

 
 L’accelerazione (1996 – 2000)

Data

Società Settore Investitore Strategico

Quota venduta

Valore

[mln €]

Tipo di transazione

1996

STET 3

Telecomunicazioni

n.d.

n.d.

121,26

PS

04/01/96

INCA
Intl (Enichem)*

Manifatturiero

Dow Italia (Dow Chemicals)

80,00

232,50

PS

20/01/96

Dalmine*

Manifatturiero

n.d.

84,08

148,13

PS

19/03/96

Nuova
Tirrena*

Finanza
& Real Estate

Toro Assicurazioni

91,14

288,12

PS

28/06/96

INA 3

Finanza
& Real Estate

n.d.

31,10

1.683,90

PS

07/07/96

IMI 3

Finanza
& Real Estate

———

6,94

258,89

PO

04/10/96

Amga*

Utility

———

49,00

100,13

PO

28/10/96

ENI 2

Petrolifero

———

15,82

4.582,11

PO

31/01/97

Alfa
Romeo Avio*

Manifatturiero

FiatAvio Inc

77,50

115,57

PS

03/04/97

Fincantieri
Diesel*

Manifatturiero

n.d.

100,00

83,40

PS

24/05/97

Istituto
Bancario San Paolo di Torino

Finanza
& Real Estate

———

3,36

147,70

PO

30/06/97

ENI 3

Petrolifero

———

17,60

6.833,01

PO

15/07/97

Aeroporti
di Roma*

Trasporti

———

45,00

289,10

PO

25/10/97

Telecom
Italia 1

Telecomunicazioni

———

28,00

11.871,91

PO

25/11/97

Seat

Servizi

n.d.

44,74

853,74

PS

29/11/97

Banca
di Roma

Finanza
& Real Estate

———

14,40

343,96

PO

1998

Finmeccanica*

Manifatturiero

———

n.d.

1.013,00

PO

1998

Banca
di Roma

Finanza
& Real Estate

n.d.

n.d.

182,15

PS

1998

MAC*

Telecomunicazioni

Marconi (Finanziaria Marconi)

50,00

144,00

PS

16/03/98

Saipem

Petrolifero

———

18,75

742,50

PO

18/05/98

Alitalia

Trasporti

———

18,38

406,45

PO

27/06/98

ENI 4

Petrolifero

———

14,21

6.711,34

PO

11/07/98

AEM
Milano*

Utility

———

49,00

667,22

PO

06/10/98

Lloyd
Triestino Di Navigazione*

Trasporti

Evergreen Marine Corp

100,00

203,81

PS

21/11/98

Banca
Nazionale del Lavoro

Finanza
& Real Estate

———

67,10

3.463,72

PO

1999

Banca
di Roma

Finanza
& Real Estate

n.d.

n.d.

1.030,00

PS

1999

Mediocredito
Centrale

Finanza
& Real Estate

n.d.

100,00

2.036,91

PS

19/06/99

Banca
Monte dei Paschi di Siena*

Finanza
& Real Estate

———

24,30

1.966,17

PO

10/07/99

ACEA*

Utility

———

49,00

791,55

PO

01/08/99

Società
Risanamento Napoli*

Costruzioni

n.d.

58,59

167,04

PS

02/11/99

ENEL 1

Utility

———

31,74

16.551,64

PO

04/12/99

Autostrade*

Trasporti

———

51,58

4.192,25

PO

2000

Banco
di Napoli

Finanza
& Real Estate

n.d.

13,16

493,60

PS

2000

Banco
di Roma

Finanza
& Real Estate

n.d.

n.d.

450,14

PS

09/03/00

Autostrade*

Trasporti

Azionisti Stabili

30,00

2.530,00

PS

11/04/00

Insicem*

Manifatturiero

Colacem

100,00

137,41

PS

03/06/00

Finmeccanica

Manifatturiero

———

50,55

5.684,03

PO

31/07/00

Aeroporti
di Roma

Trasporti

n.d.

51,20

1.328,12

PS

20/10/00

Basictel*

Telecomunicazioni

Albacom

60,00

109,07

PS

24/11/00

AEM
Torino*

Utility

———

26,00

254,41

PO

Totale

 

 

 

 

79.209,95

40

 

 Lo Stadio di consolidamento (2001 – 2005)

Data

 

Società Settore Investitore Strategico

Quota venduta

Valore

[mln €]

Tipo di transazione

2001

San Paolo IMI

Finanza
& Real Estate

n.d.

0,35

80,17

n.d.

07/02/01

COFIRI

Finanza
& Real Estate

Gruppo di Investitori

100,00

508,30

PS

15/02/01

ENI 5

Petrolifero

———

5,00

2.720,83

PO

17/02/01

Acegas*

Utility

———

41,85

156,65

PO

29/03/01

ENEL– Rete di Roma*

Utility

ACEA

100,00

558,83

PS

10/05/01

Lottomatica*

Servizi

———

38,80

220,85

PO

24/09/01

Elettrogen (ENEL)*

Utility

Gruppo di Investitori

100,00

3.570,23

PS

06/12/01

SNAM RETE GAS 1*

Utility

———

40,20

1.915,33

PO

09/05/02

Bonifica (Fintecna)*

Servizi

Gruppo di Investitori

100,00

285,07

PS

31/05/02

Eurogen (ENEL)*

Utility

Edipower (Edison)

100,00

3.768,83

PS

06/12/02

Fiera di Milano*

Servizi

———

27,00

103,27

PO

09/12/02

Telecom Italia 2

Telecomunicazioni

———

4,12

1.434,11

PO

27/12/02

Borsa Italiana*

Servizi

n.d.

10,91

116,34

PS

07/06/03

Siciliacque*

Utility

n.d.

100,00

287,88

PS

21/06/03

HERA*

Utility

———

38,68

379,55

PO

30/10/03

ENEL 2

Utility

———

6,60

2.172,80

PO

23/12/03

Ente Tabacchi Italiani

Manifatturiero

British American Tobacco PLC

100,00

2.325,21

PS

30/12/03

Cassa Depositi e Prestiti

Finanza
& Real Estate

Gruppo di Investitori

30,00

1.050,00

PS

30/03/04

SNAM
RETE GAS 2*

Utility

———

9,50

638,11

PO

01/05/04

APS*

Utility

Gruppo di Investitori

100,00

215,87

PS

23/06/04

Terna 1*

Utility

———

50,00

1.652,39

PO

15/07/04

New
Real (ENEL)*

Finanza
& Real Estate

Gruppo di Investitori

100,00

1.376,35

PS

22/10/04

ENEL 3

Utility

———

18,87

7.636,00

PO

15/11/04

AEM
Milano*

Utility

———

8,80

279,23

PO

27/11/04

STMicroelectronics*

Manifatturiero

Cassa Depositi e Prestiti

10,30

1.159,65

PS

22/03/05

F.S. –
Portafoglio Immobiliare*

Finanza
& Real Estate

Gruppo di Investitori

100,00

182,72

PS

30/03/05

Terna 2*

Utility

———

13,86

591,60

PO

13/04/05

IP
(ENI)*

Commercio

API

90,00

174,66

PS

20/05/05

Aeroporto
di Venezia*

Trasporti

———

33,35

138,77

PO

02/07/05

ENEL 4

Utility

———

9,35

4.101,00

PO

11/08/05

WIND
Telecomunicazioni*

Telecomunicazioni

Orascom

62,75

12.059,34

PS

03/10/05

Torri
dell’EUR*

Finanza
& Real Estate

Gruppo di Investitori

50,00

167,17

PS

Totale

 

 

 

 

50.027,12

32

 
 Il Declino (2006 – 2008)

Data

 

Società Settore Investitore Strategico

Quota venduta

Valore

[mln €]

Tipo di transazione

24/03/06

Ansaldo
STS*

Manifatturiero

———

52,17

405,28

PO

31/03/06

Fintecna
– Portafoglio Immobiliare

Finanza
& Real Estate

Gruppo di Investitori

100,00

296,66

PS

06/12/06

Ascopiave*

Utility

———

40,00

182,58

PO

12/07/07

Enia*

Utility

———

38,14

377,77

PO

19/11/08

Alitalia
(assets)*

Trasporti

Gruppo
di Investitori

100,00

1.052,00

PS

Totale

 

 

 

 

2.314,29

5

 

Appare evidente l’imponenza
del processo di dismissione dei beni pubblici, lo smantellamento dell’apparato
produttivo ed energetico dello Stato. Alcune osservazioni contenute nella
relazione della Corte sono quanto mai significative, anche quelle espresse “in
positivo” sulla storia delle privatizzazioni.

 

 L’Italia è “al secondo
posto, dopo il Giappone, nella classifica globale dei proventi”.

Il processo di
privatizzazione – che la Corte
giudica in declino dal 2006 (vedi la dizione riportata nella tabella) – ha dunque
avuto proporzioni gigantesche in Italia, anche se in alcuni casi si è trattato
di una cessione di quote che non hanno ancora portato a un completo
trasferimento del controllo dal pubblico al privato.

 

Si registrano “importanti
criticità, che vanno dall’elevato livello dei costi sostenuti e dal loro
incerto monitoraggio alla scarsa trasparenza connaturata ad alcune delle
procedure utilizzate in una serie di operazioni, dalla scarsa chiarezza del
quadro delle ripartizione delle responsabilità fra amministrazione, contractors
ed organismi di consulenza al non sempre immediato impiego dei proventi
nella riduzione del debito
” (corsivo nostro).

Dunque, in coda alle
criticità, appare chiara la ragione fondamentale di vent’anni di vendite e
svendite dei beni pubblici : ridurre il debito, ossia prestarsi al
gioco del “debito perpetuo” imposto agli Stati dal capitale finanziario privato
rappresentato dalle Banche Centrali (su ciò vedi il precedente articolo del 5
novembre 2009 “Lo specchio degli inganni : ‘debito pubblico’ e distruzione
dello Stato sociale”,  su www.cpeurasia.org
[1]).

 

Recita la relazione della Corte : “Nonostante le importanti criticità ed i rilievi emersi, si può
affermare che il processo di privatizzazione italiano abbia nel complesso
sostanzialmente conseguito gli obiettivi di lungo termine previsti nei primi
documenti ufficiali, generando valore nelle ex imprese pubbliche, contribuendo
a risanare le finanze pubbliche, a sviluppare il sistema finanziario nazionale
e ad ammodernare lo Stato. Per quanto riguarda le utilities, c’è tuttavia da osservare che l’aumento della
profittabilità delle imprese regolate è in larga parte dovuto, più che a
recuperi di efficienza sul lato dei costi, all’aumento delle tariffe che,
infatti, risultano notevolmente più elevate di quelle richieste agli utenti
degli altri paesi europei, senza che i dati disponibili forniscano conclusioni
univoche sulla effettiva funzionalità di tali aumenti alla promozione delle
politiche di investimento delle società privatizzate. Considerazioni analoghe
possono valere anche per ciò che attiene agli effetti sul livello sia delle
tariffe autostradali, sia degli oneri che il sistema bancario pone a carico
della clientela, tutt’oggi sistematicamente e considerevolmente più elevato di
quello riscontrato nella maggior parte degli altri paesi europei”.

In
poche righe la Corte,
pur conformandosi alla dominante cultura
liberal dei nostri giorni, riesce a chiarire quali sono
stati benefici e danni del processo di privatizzazione :
utilities dei nuovi gestori/proprietari privati – dovute
all’
aumento delle
tariffe
anche in
mancanza di politiche di investimento – e
sviluppo del sistema finanziario nazionale (e internazionale, aggiungeremmo) – ossia profitti
per gli speculatori – come benefici; aumento delle tariffe (spesso accompagnate
da un peggioramento del servizio) come esito per gli “eterni indebitati”
cittadini italiani. Se qualcuno avesse ancora dubbi sul bilancio generale da
assumere, rilegga il lungo elenco delle società privatizzate : tutto questo, in
qualche misura,
era anche nostro – apparteneva a noi cittadini; ora non più, e la nostra condizione è quella di clienti, neppure privilegiati.

 

Aldo Braccio
Fonte: http://cpeurasia.org/
Link:http://cpeurasia.org/?read=48694
4.03.2010

 

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    AAh, se le cose fossero chiare fin dal principio ! Il centro della comunicazione, ciò che ha di più e di meglio da dire è il cuore NON il cervello, quindi il centro (di tutto) è il cuore......
    GioCo
  • Amnesty International---Palestina, Manifestazione del 5 ottobre a Roma: gravi violazioni dei diritti umani (da parte delle Forze dell' Ordine n.d.r.) 28 Novembre 2024
    Amnesty International Italia ha pubblicato oggi una ricerca che esprime profonde preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani, compresi i diritti alla libertà di espressione e di riuni...
    marcopa
  • MILANO BRUCIA 27 Novembre 2024
    Come ea facile prevedere e come ho segnalato io in molti commenti su questo sito la bufala (meglio : Lebenslüge) dell'integrazione degli immigrati si è rivelata nella sua cruda realtà anche ...
    PietroGE


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