Di Max Del Papa, ilgiornaleditalia.it
Le cose che il sindacalista di polizia Porto ha detto ieri in commissione Covid, con un certo scalpore, le avevo sentite pari pari lo scorso maggio a Napoli a un convegno sulla libertà di cura che metteva insieme diverse testimonianze, medici eretici come Stramezzi, Schicchi, Barbaro, intellettuali come Becchi e Freccero, il mio amico Alessandro Rico de “la Verità” e fra i tanti c’ero anch’io in duplice veste di giornalista oncologico. Porto disse le stesse cose, forse con toni ancora più amari, più dolenti, svincolato dal contesto istituzionale. Parlò proprio prima di me. Anche allora si scusò di quella aberrazione, quel vortice mostruoso, sudamericano che inghiottì le forze dell’ordine ed io lo rispettai, come lo rispetto oggi che va in commissione a ripeterle. Altri suoi colleghi però non li rispetto, non le voglio le loro scuse, tardive, false. Perché me li ricordo i gendarmi a dare il peggio di loro, finalmente sguinzagliati dai vari Conte, Draghi, con la benevola accondiscendenza di Mattarella, “non si cerchino scuse per non vaccinarsi”, “non si dia spazio ai novax”, e intanto i gendarmi caricavano con gli idranti gente seduta in terra a pregare. O inseguivano uno che correva da solo su una spiaggia deserta. O entravano nelle case avvisati dal Gassman di turno. Insomma facevano i bravi manzoniani, i bulli. Sapevano di andare oltre la legge e la Costituzione, che è sacra quando conviene, sapevano di cedere a un abuso vergognoso, ma se la cavavano come i gerarchi a Norimberga: eseguivamo gli ordini.
Ordini folli? Sì, folli, repressivi, fatti per schiacciare la popolazione già sconvolta, confusa, allo sbando. Arrivavano con le mascherine se bevevi un caffè, facevano irruzione in forze dentro un ristorante dove la gente cercava di sopravvivere stando insieme; prendevano le generalità, minacciavano, sfottevano, la deriva dell’arroganza li aveva travolti e ne profittavano, si sentivano finalmente forti questi poliziotti o carabinieri o vigili urbani che davanti alle escandescenze di piazza avevano l’ordine di prenderle dai teppisti senza fiatare. Adesso potevano vendicarsi, infierire sugli inermi, sui terrorizzati, sui vinti. E come se lo facevano! Pochi avevano la forza di opporsi, anche perché c’era il serio pericolo di venire ammanettati e portati via come camorristi. A me ne capitavano, di questi bulletti in divisa, perfino dove vivevo: due vigili mi chiamano, mi portano alla loro macchinina e “dov’è la mascherina?”. La mascherina all’aperto non era obbligatoria e, già infuriato, glielo ricordavo ma loro insistevano, ah Del Papa, ti conosciamo. E allora? Se mi conoscete, rispondevo, evitate di chiedermi i documenti; se mi conoscete sapete che sono un rompicoglioni e non ve la sconto, non ve la lascio passare liscia: scommettete che nel giro di due ore vi faccio diventare famosi? Quelli, pallidi, improvvisamente concilianti: “Va beh, per questa volta lasciamo stare”. E io me ne andavo ghignando, ma nel giro di due ore la cosa era sulla bocca di tutti in paese e nessun vigile si sarebbe più azzardato con nessuno.
No, non li perdono quelli che avevano smesso di fare il loro mestiere per partecipare all’orgia del potere, trasformandosi in aguzzini e provandoci un gusto perverso. Non perdonerò mai i Conte, i Draghi, i Mattarella, gli Speranza e tutti quelli che mentivano, aggredivano, imponevano uno stato di polizia i cui effetti si sarebbero visti presto e le cui conseguenze non finiremo mai di patire. “Ordini dall’alto”, dice Porto in commissione e vuol dire: dal vertice, dal ministro di polizia che allora era la piddina Lamorgese e adesso il PD diserta la commissione dove bene o male le cose vengono fuori, anche se non servirà farle venire fuori, mentre i grillini tentano tutto l’ostruzionismo possibile. Mi mandano video di Speranza che ancora gira ed è più arrogante di prima. Ma dove vive questa gente? Non ha capito che per lui, comunque vada, è finita?
Nessuno si è mai preso la sua parte di responsabilità e il motivo non sta solo nella storica viltà italiana del potere, nella irresponsabilità come stile di comando, c’è del peggio e sta nell’attesa, direi quasi la nostalgia, di una stagione drogata, tutti compressi, chiusi in casa e il potere che spadroneggiava, che irrideva le regole imposte a tutti, come nei regimi totalitari. C’erano dentro tutti e adesso si assolvono tutti insieme. Le ammissioni di quelli come Antonio Porto sono coraggiose e benvenute, ma se mi chiedete se serviranno, a cosa serviranno, io vi rispondo: a niente. Perché sono ancora tutti lì, pronti alla replica. Perché per il tempo che resta dovremo continuare a difenderci, mangiati dall’ansia, bersagliati da un allarme dopo l’altro, tutti finti, pretestuosi. Perché hanno scoperto, e lo hanno scoperto tutti insieme, che era così facile terrorizzare i cittadini o, per dirla con il boss decaduto Anthony Fauci, decaduto in America da dove è fuggito ma accolto, unico migrante americano, qui da noi: “Alla gente più stronzate le imponi e più obbedisce”. Ancora oggi quelli convinti che senza vaccino si muore, che non vogliono vedere l’esplosione di tutte le malattie possibili, tra le quali una valanga di cancri al seno. C’è sempre qualche imbecille che sui social viene a provocarmi, ah adesso i vaccini fanno diventare sordi, “ahahahaha”, ma poi toccherà a lui se non qualcosa di peggio: la sordità post vaccinale è uno degli effetti avversi più conclamati, io stesso posso fornire testimonianza di parenti e amici. Quel sibilo, che non passa, che fa impazzire, quell’accorgersi che non capisci più quello che ti dicono, infine la diagnosi. Sordità progressiva irreversibile. Mio suocero, con tre dosi, ormai vive come in un acquario. Ho un amico a Milano, cresciuti insieme, stessa età e quartiere che si è rivolto a uno specialista e quello per prima cosa gli ha chiesto: ti sei vaccinato? Allora per te è finita. Ma ancora la propaganda per i social, l’odio diffuso per quelli che mettono in discussione un composto dell quale tutti a partire da chi lo ha realizzato ammettono la inefficacia e la pericolosità. Per renderlo obbligatorio hanno imposto lo stato di polizia e oggi Pfizer, una di queste fabbriche di veleni, quella che negoziava contratti segreti con la Baronessa Siringa, va nelle scuole a praticare il lavaggio del cervello ai più giovani. Che sono quelli che più di tutti muoiono improvvisamente, e l’informazione puttanesca dice: morte misteriosa, morte improvvisa, peccato, stava così bene.
Di Max Del Papa, ilgiornaleditalia.it
Max Del Papa. Giornalista dal 1992, si divide tra le Marche e Milano. Ultimi libri: “Vale Tutto” e “Eurostyle” (2023, autoprodotti) sullo Stato autoritario e l’Unione Europea più strega che matrigna.
20.11.2024
Fonte: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/home/661997/il-sindacalista-di-polizia-in-commissione-covid-chiede-scusa-ai-cittadini-per-la-repressione-pandemica-ma-gli-altri-delle-forze-dell-ordine.html