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I deputati del Parlamento Europeo (PE) durante la sessione plenaria a Strasburgo di ieri, 19 settembre, hanno adottato a maggioranza una risoluzione sull’Ucraina, in cui si chiede ai Paesi che l’UE elimini immediatamente tutte le restrizioni agli attacchi di Kiev in direzione del territorio russo.
La risoluzione è stata sostenuta da 425 deputati, 131 hanno votato contro, 63 si sono astenuti, riferisce RIA Novosti.
Il documento, in particolare, afferma che “il Parlamento europeo invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso dei sistemi d’arma occidentali forniti all’Ucraina, contro obiettivi militari legittimi sul territorio della Russia, in quanto ciò ostacola la capacità dell’Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all’autodifesa in conformità con il diritto internazionale e rende l’Ucraina vulnerabile”.
I deputati hanno affermato che “le forniture insufficienti di munizioni e armi, così come le restrizioni sul loro utilizzo, minacciano di compromettere gli sforzi compiuti finora”.
Il PE insiste nel fornire all’Ucraina più munizioni, compresi i missili Taurus.
I deputati hanno anche chiesto di continuare ad ampliare le sanzioni contro la Russia, di accelerare l’assegnazione di un prestito di 50 miliardi di euro a Kiev con il rimborso dei proventi dei beni congelati della Russia e di preparare un quadro legislativo per la confisca completa dei beni sovrani russi.
Nella loro risoluzione, i deputati hanno anche chiesto un’accumulazione più attiva di denaro per le armi per Kiev attraverso l’organizzazione di raccolte volontarie di fondi tra la popolazione dei Paesi dell’Unione Europea, nel contesto della riduzione del finanziamento di tali spese da parte dei Paesi.
Le risoluzioni del PE sulle questioni di politica estera sono di natura consultiva e non sono vincolanti per le istituzioni dell’UE o per gli Stati membri dell’UE.
Come riportato in precedenza, il Presidente russo Vladimir Putin ha affermato che i Paesi della NATO stanno discutendo non solo del possibile utilizzo di armi occidentali a lungo raggio da parte di Kiev, ma stanno anche decidendo se essere coinvolti direttamente nel conflitto ucraino. La partecipazione diretta dei Paesi occidentali al conflitto ucraino ne cambierà l’essenza, la Russia sarà costretta a prendere decisioni in base alle minacce così concepite che le sono state rivolte, ha aggiunto.
L’addetto stampa del Presidente della Russia Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sulla possibile reazione della Federazione Russa a nuovi attacchi sul territorio russo, ha osservato che il Capo di Stato e i militari sono consapevoli di questo, “che stanno prendendo le contromisure appropriate e si stanno preparando”. Peskov ha anche sottolineato che la dichiarazione di Putin sulle conseguenze degli attacchi delle armi occidentali in profondità in Russia è estremamente chiara e inequivocabile, non c’è dubbio che abbia raggiunto i destinatari.
19.09.2024
Traduzione a cura della redazione di ComeDonChisciotte.org