DI LUCA PARENTI
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Salve,
sono un frequentatore del vostro sito. Vi trovo spesso articoli molto interessanti, sicuramente più istruttivi di quelli che circolano su stampa e tv nostrane. A volte no, ma non chiedo la perfezione, cerco di fidarmi delle mie capacità di analisi per esprimere un giudizio.
Stamani ho comprato “Il Manifesto” dove a pagina 7 in una scheda titolata “Miti e ideologia nazi del letterato in armi” firmato da tale Tommaso De Berlanga leggo:
“Anche il sito comedonchisciotte – altro contenitore di destra in maschera, che mescola a roba d’area anche molti articoli ripresi da siti di sinistra – gli ha immediatamente trovato una casella tale da renderlo non contagioso per l’estrema destra nazionale: il Breivik italiano. Con tanto di pennellate sminuenti una persona introversa, un solitario. Sarà… Ma il ciarpame che gli affollava la testa è identico a quello di migliaia di zucche che leggevano le sue cose. La differenza sta nella decisione di prendere una 357 magnum, a un certo punto della vita.”Ora io non so dove abbia trovato questi discorsi, credo siano solo i commenti di qualcuno ai fatti di Firenze. Ho letto il primo, il secondo sulla persona introversa e solitaria no. E comunque ho idea che li abbia pesantemente decontestualizzati. La cosa che mi fa inorridire – ascoltando anche i commenti di “sinistra” – è che pur essendo convinto che luoghi come Casa Pound non dovrebbero proprio esistere, come non dovrebbero esistere persone come Casseri, non è facendo piazza pulita di queste realtà che come paese e credo come genere umano, potremo mai liberarci di questi fenomeni di violenza e intolleranza. Mi pare che nella Toscana felix il razzismo, l’intolleranza etc, non siano affatto oggetti misteriosi, al contrario. E non è che coloro che si reputano di sinistra come il signor De Berlanga, possano sentirsi migliori solo perchè tracciano una linea immaginaria tra “noi, sinistra, buoni” – “loro, destra, cattivi”. Quella linea se mai è esistita, è stata completamente cancellata. Oppure siamo convinti che il razzismo anche istituzionale non esiste da queste parti (sono toscano, per giunta livornese, mitizzata come la città accogliente per antonomasia)? Dobbiamo fare l’elenco delle ordinanze comunali di città come Pisa o Firenze? Spero di no.
Il discorso vale a maggior ragione sul piano nazionale. Tanto per fare un esempio, non mi commuovo per l’appello di Napolitano all’inclusione dei figli di immigrati nati in Italia, visto che parte dalla bocca di chi ha firmato l’inizio dell’apartheid nel paese (leggeTurco-Napolitano). Ma Napolitano, essendo un vecchio comunista (il preferito di Kissinger come si legge, a ragione, in molti articoli postati sul vostro sito), ha tutte le carte in regola per essere buono. E così gli altri.
Bene, nonostante continui a leggere quel giornale, non mi sogno affatto di credere Il Manifesto la voce della verità, il paladino sanza macchia e sanza paura delle anime belle di sinistra. O dobbiamo ricordare l’osceno razzismo paternalista, che l’interventismo in Libia e ora in Siria, veicola? Dove una Rossanda si permette di approvare i bombardamenti Nato in nome della democrazia occidentale? E se gli altri ci si puliscono il didietro con la nostra democrazia? Non avranno qualche ragione da esporre a riguardo, visto che non l’hanno mai fatto con le armi? Evidentemente no, meglio ucciderli.
E allora a me non importa niente se comedonchisciotte a queste menti a compartimenti stagni sembri di destra mascherata. Potrebbero anche dire il contrario, avrebbero comunque torto. Quello che non capiscono è che la loro retorica destra-sinistra è stupida e inattuale. Serve solo ad alimentare la falsa coscienza di chi ancora prigioniero di questa dialettica, non si accorge che il suo discorso è tutto interno al sistema. E se questi sono i risultati, la nostra fantastica democrazia non esiterà un secondo a permettere la riproduzione di fatti del genere. In fondo gli sono assolutamente funzionali.
Saluti,
Luca Parenti
14.12.2011