Toby Rogers
tobyrogers.substack.com
Sto ancora pensando ad una frase del libro di Giorgio Agamben, A che punto siamo? L’epidemia come politica (per leggere la mia precedente recensione del libro cliccate qui). La tesi di Agamben, ripetuta in tutto il libro, è che:
Stiamo vivendo la fine di un’epoca nella storia politica dell’Occidente, l’epoca della democrazia borghese fondata sulle costituzioni, sui diritti, sui parlamenti e sulla divisione dei poteri. Questo modello era già in crisi: i principi costituzionali venivano sempre più ignorati e il potere esecutivo aveva quasi del tutto sostituito il legislativo operando – come ora fa esclusivamente – attraverso decreti legislativi [alias “ordini esecutivi”].
Con la cosiddetta pandemia, le cose sono andate oltre: quello che gli analisti politici americani hanno chiamato lo “Stato di Sicurezza” – che era stato istituito in risposta al terrorismo – ha ora lasciato il posto ad un paradigma di governo basato sulla salute che chiamiamo “biosicurezza.” È importante capire che la biosicurezza, sia nella sua efficacia che nella sua pervasività, supera ogni forma di governance che abbiamo conosciuto finora. Come abbiamo visto in Italia – ma non solo qui – non appena viene dichiarata una minaccia per la salute, le persone acconsentono senza resistenza a limitazioni della loro libertà che non avrebbero mai accettato in passato. (p. 60)
Questa è un’analisi sorprendente – nuova e terrificante nelle sue implicazioni. Eppure, sembra un’affermazione di buon senso e qualcosa che già sapevamo, ma che non osavamo dire ad alta voce. Nel movimento per la libertà medica e la sovranità personale continuiamo a cercare di tornare ad un punto di reset, che sia il 2019 o il 1985 o il 1950. Agamben sta dicendo che il cavallo ha già lasciato la stalla e non ritornerà.
Se davvero la democrazia borghese occidentale è giunta alla fine (ed è un grande se) la prima domanda è perché? Perché questo sistema che sembrava così stabile e in grado di fornire così tanta libertà e prosperità a così tante persone è scomparso? Ho due possibili risposte:
1. Non è mai stato così. Sono un grande estimatore del libro Contract and Domination di Carole Pateman e Charles Mills. Gli autori sostengono che, in ogni epoca, la logica e la ragione sono costruite per servire gli interessi del capitale. Ciò che in ogni epoca sembra civile e illuminato è solo una copertura per una realtà molto più brutale che opera dietro le quinte.
La democrazia liberale occidentale è sempre stata un guanto di velluto che nascondeva il pugno di ferro della conquista, del colonialismo e dello sfruttamento. Per 500 anni la fioritura della democrazia liberale occidentale è stata finanziata con incredibili livelli di violenza – prima nelle colonie del Nuovo Mondo e poi attraverso un sistema di neocolonialismo globale mantenuto attraverso un vasto complesso militare industriale. I lavoratori del mondo in via di sviluppo che volevano salari più alti e i Paesi che volevano controllare le proprie risorse naturali sono stati schiacciati. E i benefici di questo sistema non sono stati distribuiti alla collettività, ma sono stati inglobati dal (circa) 10% della popolazione del mondo sviluppato.
Per un breve periodo, dal 2005 al 2015 circa, quando Internet era onnipresente e gratuito, era sembrato qualche miliardo di persone in più avrebbe presto avuto una voce e ottenuto il diritto di voto. Lo abbiamo visto con la rivolta della primavera araba, con Occupy Wall Street e con i movimenti popolari per la democrazia nel sud-est asiatico. Ma questo ha allarmato la classe dominante, che ha così preso provvedimenti per controllare la narrativa ed impedire il ripetersi di una effettiva democratizzazione. E ai guerrieri della giustizia sociale che tifavano per le rivolte negli altri Paesi è stato fatto il lavaggio del cervello, in modo che accogliessero a braccia aperte la censura e il totalitarismo negli Stati Uniti.
2. Il capitalismo monopolistico è più potente che mai. Le industrie sono sempre più concentrate e caratterizzate da monopolio o oligopolio. In un’epoca precedente, la Compagnia delle Indie Orientali era potente e aveva una portata globale (controllava lo stato britannico e l’esercito inglese). Ma non abbiamo mai visto una concentrazione di potere e ricchezza come in questo periodo. I predatori miliardari, gli oligarchi del nostro tempo – Gates, Zuckerberg, Pichai, Dorsey, Bezos, Soros, Bloomberg, Slim – hanno distrutto la democrazia liberale occidentale perché sono in grado di farlo e perché preferiscono un Big-Pharma totalitario ed uno stato di sorveglianza high tech in stile cinese. Pensano che se Big-Pharma può aiutarli a ridurre la popolazione globale del 15% o più, tanto meglio.
Cosa succederà dopo?
Se la democrazia liberale occidentale è caduta ed è improbabile che ritorni, allora, cosa verrà dopo? Agamben, senza entrare nei dettagli, accenna ad un futuro fosco, “i governi stanno preparando un mondo ancora più disumano e ingiusto” (p. 97). Ma non sono sicuro che abbia ragione. Penso che, in questo momento, abbiamo almeno le stesse possibilità della classe dirigente. La classe dirigente ha ricchezza e possibilità di conquista. Ma le loro idee sono stupide, a livello di caricatura, e tutti i loro piani (come vaccinare il mondo intero) finiranno a gambe all’aria. Si sta costruendo una rivoluzione e stiamo già surclassando la classe dominante intellettualmente, moralmente e spiritualmente, nonostante la più grande campagna di sorveglianza e di censura della storia umana.
Se ammettiamo che la democrazia liberale occidentale non era così giusta e prospera come ci era stata presentata e che non tornerà, allora con cosa la sostituiremo?
La mia risposta iniziale è con l’iper-localizzazione. Perché abbiamo ancora un governo federale e gli stati nazionali? Sono esistiti solo per fare la guerra ad altri popoli per promuovere gli interessi del capitale.
Nel caso della pandemia, è stato il governo federale degli Stati Uniti a creare un virus chimera in collaborazione con un laboratorio cinese di armi biologiche. Il burocrate più pagato della storia degli Stati Uniti, Tony Fauci, ha ucciso più Americani di tutte le guerre d’oltremare messe insieme. Tutte le agenzie federali sono state occupate da Big-Pharma – FDA, CDC, NIH, NIAID, DOD, ecc. In assenza di un governo federale, se si verificasse una pandemia virale naturale, potremmo risolverla in un mese o giù di lì, lasciando che i medici facciano medici e permettendo alle idee migliori di fiorire attraverso la conversazione, la competizione e il dibattito rigoroso e libero.
Penso che dovremmo andare anche oltre. Gli individui e le famiglie dovrebbero avere molto più potere delle amministrazioni cittadine; le città dovrebbero avere più potere delle contee; le contee dovrebbero avere più potere degli stati; i singoli stati dovrebbero avere più potere delle nazioni [federali]. In questo momento abbiamo esattamente il contrario. L’OMS e l’ONU si sono completamente screditate durante la pandemia e sono state inglobate dal cartello Gates/Farmaceutico. Non vedo alcuna ragione per cui dovremmo affidarci alle organizzazioni internazionali, dato questo triste bilancio. Il potere centralizzato lascia le istituzioni vulnerabili alla cattura. Penso che il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di avere il potere il più decentralizzato e delocalizzato possibile.
Toby Rogers
Fonte: tobyrogers.substack.com
Link: https://tobyrogers.substack.com/p/the-collapse-of-western-bourgeois
30.12.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org