Attualmente nessuno scommette sul futuro della coalizione di governo a Berlino. E c’è una buona ragione per questo, viste le lotte interne.
Ad esempio, un documento di 18 pagine del ministro delle Finanze Christian Lindner (della FDP) che propone uno stimolo all’economia ha incontrato la forte opposizione degli altri due partner della coalizione (SPD e Verdi). La SPD è contrariata dalla richiesta di Lindner di tagliare drasticamente le spese sociali, mentre i Verdi sono contrariati dalla proposta di tagliare i finanziamenti ai progetti di protezione del clima.
Il cancelliere Olaf Scholz ha quindi convocato riunioni di emergenza per cercare di risolvere queste dispute interne al governo in quella che gli addetti ai lavori definiscono la “settimana della decisione”. Qualora non ci riuscisse, Scholz potrebbe chiedere un voto di sfiducia al Bundestag per costringere i membri dei tre partner della coalizione a sostenerlo pubblicamente.
Se anche questo dovesse fallire, il leader del maggior partito di opposizione (la CDU) Friedrich Merz potrebbe cercare di sostituire il Cancelliere con un voto di sfiducia. Per assicurarsi una maggioranza, tuttavia, avrebbe bisogno di solide garanzie di sostegno da parte dei Verdi e dell’FDP. Merz non può nemmeno essere sicuro di tutti i voti dei gruppi parlamentari della CDU-CSU, poiché il suo scandaloso sostegno alla guerra contro la Russia in Ucraina, compreso quello alla consegna di missili da crociera Taurus a Kiev, non è gradito a molti membri del partito. Soprattutto nei tre Stati orientali della Germania, Brandeburgo, Turingia e Sassonia, la CDU è più contraria alla guerra e favorevole alla diplomazia, e negli ultimi due Stati è impegnata in colloqui con il BSW (partito di Sahra Wagenknecht) per formare una coalizione di governo regionale. Mentre Merz flirta con l’ipotesi di una nuova coalizione di governo nazionale con i Verdi, i leader della CDU sono contrari in tutti e tre gli Stati.
Se Merz non riuscirà a sostituire Scholz, si prospetteranno elezioni nazionali anticipate. In questo caso, però, l’unico partito che verosimilmente guadagnerebbe voti sarebbe il BSW, mentre l’AfD (Alternativa per la Germania) rimarrebbe probabilmente allo stesso livello e gli altri quattro crollerebbero ulteriormente.
Nel frattempo, tutti prevedono che l’economia tedesca continuerà ad affondare e nessuno dei partiti sta affrontando la questione con competenza.
Le notizie provenienti dalla Volkswagen, la principale casa automobilistica del Paese, da cui dipendono in larga misura i settori dell’acciaio e della chimica, per non parlare di migliaia di altri fornitori, sono devastanti e si aggiungono al crollo vertiginoso del settore immobiliare e delle costruzioni, consegnando un messaggio: un governo tedesco competente dovrebbe abbandonare tutte le politiche di tagli al bilancio e di protezione del clima e lanciare invece un programma d’urto per l’industria e le infrastrutture, del tipo di quelli adottati dal gruppo dei Paesi progressisti BRICS. Inoltre, la Germania deve tirarsi fuori dalla guerra in Ucraina e cessare la marcia verso un’economia di guerra. Almeno al momento, le élite politiche tedesche non sono in grado di farlo.
da Movisol.org
11.11.2024
Fonte:https://movisol.org/i-partiti-di-governo-tedeschi-affondano-piu-velocemente-delleconomia/