Un giorno una persona salì sulla montagna dove si rifugiava una donna eremita che meditava e le chiese:
– “Cosa fai in tanta solitudine?”
Al che lei rispose:
– “Ho un sacco di lavoro da fare.”
– “E come fai ad avere così tanto lavoro? …non vedo niente qui…”
– “Devo allenare due falchi e due aquile, tranquillizzare due conigli, disciplinare un serpente, motivare un asino e domare un leone.”
– “E dove sono? …non li vedo…”
– “Li ho dentro.”
– “I falchi si lanciano su tutto quello che mi viene presentato, buono o cattivo, devo allenarli a lanciarsi su cose buone. Sono i miei occhi.”
– “Le due aquile con i loro artigli feriscono e distruggono, devo insegnare loro a non fare del male. Sono le mie mani.”
– “I conigli vogliono andare dove vogliono, scappano dall’ affrontare situazioni difficili, devo insegnare loro a stare tranquilli anche se c’è sofferenza o ostacoli. Sono i miei piedi.”
– “L’asino è sempre stanco, è testardo, molto spesso non vuole portare il suo peso. È il mio corpo.”
– “Il più difficile da domare è il serpente. Anche se è rinchiuso in una gabbia robusta, è sempre pronto a mordere e avvelenare chiunque sia vicino. Devo disciplinarlo. È la mia lingua.”
– “Ho anche un leone. Oh… è fiero, vanitoso, crede di essere il re. Devo domarlo. È il mio ego.”
– “Come vedi, amico, ho molto lavoro da fare. E tu? A cosa stai lavorando?”.
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Buon inizio settimana con questa antica leggenda zen.
Lavorare su di te è il più grande contributo che puoi dare al mondo ed è un impegno che dura tutta la vita. Richiede capacità di osservarsi e scendere in profondità, prendere consapevolezza dei propri lati oscuri e fragili e riuscire a trasformarli.
Non è semplice affatto, ma è tutto ciò che puoi fare per avere un futuro nuovo. Oggi – non a caso – tutto, invece, sembra servire a cristallizzare in noi l’idea che il potere sia esterno e, quindi, sempre più indipendente da noi (penso, ad esempio, all’ispezione e alla continua verifica del nostro stato di salute, alla sorveglianza informatica e alla brutta piega che sta prendendo la nostra società).
Ricorda che il potere lo hai tu nel momento in cui sei in grado di trasformare ciò che si trova al tuo interno. Da questo deriva poi, inevitabilmente, anche la possibilità di agire all’esterno.
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VB