Dopo le recenti dichiarazioni shock del ministro della Sanità Agema (“NCTV e NATO hanno deciso e decidono gestione Covid e politica sanitaria”), nei Paesi Bassi si apre un’altra pista clamorosa che svela intrecci tra servizi di sicurezza, giornalismo e mondo accademico.
Naufragati già nella crisi Covid, ancora oggi sulla stessa barca UE e NATO, se Amsterdam piange, Roma non ride.
La domanda sorge spontanea: in Italia chissà come staranno davvero le cose?
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Di Eric van de Beek, deanderekrant.nl
Paesi Bassi
Un’alta funzionaria del servizio di intelligence NCTV (*), Nikki Sterkenburg, ex giornalista, è stata nominata professoressa a contratto di giornalismo investigativo presso la Vrije Università di Amsterdam( VU). L’NCTV è stato più volte al centro delle cronache per aver monitorato illegalmente giornalisti, politici e cittadini con opinioni dissenzienti. Le organizzazioni dei giornalisti professionisti non vedono alcun problema nell’intreccio tra NCTV e giornalismo. Il ricercatore indipendente e consulente esperto di giornalismo Roger Vleugels è fortemente critico:
“Una volta, un giornalista, stava alla larga dai servizi segreti”.
Nikki Sterkenburg è una donna con una carriera straordinaria iniziata nel giornalismo. Ha scritto per Nieuwe Revu, Quote, Vrij Nederland, Follow The Money e Elsevier Weekblad. Lavorando per Elsevier Weekblad, si è fatta conoscere per le sue ricerche sugli estremisti islamici. Due anni dopo aver lasciato il settimanale, ha annunciato improvvisamente che avrebbe mollato anche il giornalismo. Spiegandolo in questi termini: vi dedicava il 70% del tempo, mentre rappresentava solo il 25% del suo guadagno.
Il lavoro di consulenza e di ricerca è molto più remunerativo: ‘Ci sono anche tante altre cose divertenti da fare dove il compenso è molto più elevato’, fece sapere su Twitter nell’agosto 2020. “Sarà un periodo interessante comunque vada”. La rivista specializzata in giornalismo VillaMedia le chiese dei suoi progetti, ma lei non volle dire nulla al riguardo. Già allora era chiaro quali fossero i suoi interessi: lavorare per un servizio di intelligence dello Stato. “Una volta ho partecipato ad una conferenza dell’AIVD e mi sono stupita di quante persone volessero lavorare per loro”, disse in un’intervista a VillaMedia nel 2018. Prima non si voleva lavorare per i servizi segreti. Ora è un’attività in piena espansione”.
Nel settembre del 2020, la svolta. Sterkenburg entrò a far parte del Ministero della Giustizia e della Sicurezza come ‘assistente scientifico’. Nel marzo 2021, altro cambio: ‘vice capo analista’ e ‘analista strategica’ presso il Coordinatore Nazionale per l’Antiterrorismo e la Sicurezza (NCTV). Due mesi dopo, il conseguimento di un dottorato di ricerca presso l’Università di Leiden sulla ricerca di ”estremisti di destra” nei Paesi Bassi e la pubblicazione di un libro sull’argomento intitolato Maar dat mag je niet zeggen.
Ora la Sterkenburg è stata nominata professoressa a contratto di giornalismo investigativo presso la VU University di Amsterdam. ‘In qualità di docente, trascorrerà due giorni alla settimana conducendo una ricerca scientifica sulla rilevanza democratica del giornalismo investigativo’, ha riferito la scorsa settimana l’Associazione fiammingo-olandese dei giornalisti investigativi (VVOJ). ‘In questo modo, l’ambizione è quella di utilizzare i risultati della ricerca per rafforzare e sostenere ulteriormente la pratica giornalistica’.
Perché la VU nomina un funzionario di intelligence, anziché un giornalista investigativo, per indagare sul giornalismo investigativo?
Non un funzionario qualsiasi: Sterkenburg lavora presso un servizio di sicurezza che è stato più volte al centro di polemiche.
La professoressa emerita di giornalismo Irene Costera Meijer della VU, responsabile della nomina di Sterkenburg, non ha voluto rispondere alle domande di De Andere Krant.
Venerdì scorso, la Sterkenburg ha fatto la sua prima apparizione pubblica nella sua nuova veste di docente, in occasione di una conferenza sul giornalismo investigativo a Rotterdam. Ha parlato su invito dell’Associazione dei giornalisti investigativi (VVOJ).
Che cosa pensa il consiglio direttivo della VVOJ del fatto che un alto funzionario della NCTV sia stato nominato da un’università per indagare sul giornalismo investigativo?
Evert de Vos, che ricopre sia la presidenza del VVOJ che la direzione del settimanale De Groene Amsterdammer, non ha voluto rispondere a questa domanda. Su X, ha ritwittato un messaggio della Sterkenburg in cui si dichiarava ‘felice, grata e orgogliosa’. De Vos non sembra avere un rapporto negativo con la NCTV. Un giornalista della sua redazione, Robert van der Noordaa, ha mostrato con orgoglio sul suo account X di aver ricevuto una ‘medaglia onoraria’ dal NCTV. ‘Come riconoscimento e apprezzamento del mio lavoro’, ha dichiarato.
Anche il segretario Thomas Bruning dell’Associazione olandese dei giornalisti (NVJ) ha rifiutato di commentare. Tuttavia, ha chiarito in diverse occasioni che considera dannoso per il prestigio del giornalismo il fatto che i giornalisti lavorino per le agenzie di intelligence: “Il nostro consiglio è di non farsi coinvolgere dai servizi di sicurezza, perché così si perde la propria credibilità”, disse Bruning a NPO Radio 1 nel 2019.
Parlando al media NOS nel 2024, ha detto: “Come giornalisti, non dobbiamo mai farci usare dal Governo, perché così si perde la propria reputazione. Ma è anche negativo che il governo non si renda conto che i giornalisti possono essere efficaci solo se sono indipendenti”.
È vero che la Sterkenburg non ha lavorato contemporaneamente come giornalista durante il suo incarico alla NCTV, ma ora è la persona giusta per indagare sul giornalismo investigativo per conto di un’università?
Roger Vleugels, che per oltre 35 anni ha fornito consulenza ai giornalisti sulla ricerca di documenti governativi attraverso l’Open Government Act (Wob) e il suo erede Open Government Act (Woo), esprime la sua costernazione per la nomina e per come è stata accolta dal giornalismo olandese.
“Caro VVOJ e cari giornalisti, se pensate che sia fantastico che Nikki Sterkenburg, dipendente dell’agenzia di intelligence illegale NCTV, diventi professore di giornalismo investigativo: una volta, la regola era che come giornalista dovevi stare lontano, anche solo per proteggere le tue fonti, dai servizi di intelligence”, ha twittato.
Cees van den Bos, che ha condotto molte ricerche indipendenti sul ruolo svolto dal NCTV durante l’emergenza Covid, sostiene che la nomina di Sterkenburg si inserisce in uno schema più ampio: ‘L’NCTV mantiene legami con diverse università, soprattutto quella di Leida’.
In questo contesto, si fa riferimento al think tank The International Centre for Counter-Terrorism (ICCT), con sede all’Aia. Tra gli altri, produce rapporti sulle minacce estremiste per conto dell’NCTV. All’interno dell’ICCT, i ricercatori dell’Università di Leiden collaborano con i ricercatori dell’Università di Amsterdam e dell’Istituto Clingendael, finanziato dal governo. Tra l’ICCT e l’Università di Leiden, si dice che ci sia anche una struttura a porte girevoli.
‘Se si ricerca su queste persone, si vede che alcune lavorano o hanno lavorato sia per Leiden che per l’ICCT’, ha detto. Secondo Van den Bos: “la collaborazione con le università va a vantaggio del NCTV, perchè conferisce una certa legittimità scientifica alla sua politica e al suo diritto di esistere’.
Di Eric van de Beek, deanderekrant.nl
19.11.2024
NOTE
(*) = NCTV – Nationaal Coördinator Terrorismebestrijding en Veiligheid – E’ il Coordinamento Nazionale per la Sicurezza e l’Antiterrorismo, la principale unità antiterrorismo olandese. Essa dipende del Ministro della Giustizia e della Sicurezza; è Responsabile della sicurezza dell’aviazione civile, della cybersecurity e della prevenzione delle minacce terroristiche. Collabora strettamente con il Servizio generale di intelligence e sicurezza (AIVD) e il Servizio militare di intelligence e sicurezza (MIVD).
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Fonte: https://www.deanderekrant.nl/nieuws/hoge-nctv-functionaris-gaat-les-geven-in-onderzoeksjournalistiek-2024-11-19
Traduzione a cura della redazione di ComeDonChisciotte.org