Di Verdiana Siddi
Lo scorso 22 settembre, all’indomani della nomina della nuova squadra di governo francese, a Digione si è svolta la Conferenza Internazionale “Santè Droits et Libertès”. All’evento hanno partecipato oltre duecentocinquanta tra persone e medici francesi.
Organizzata dall’associazione di professionisti del settore sanitario “Syndicat Liberté Santé”, dalla storica associazione e centro di documentazione “Connaissance de la Santé” e dal collettivo “REINFO” fondato in risposta alla crisi della ipotetica-pandemia, la conferenza ha visto invitati sul palco due relatori, il noto medico francese Louis Fouché e il dott. Umberto Mendola, Phd criminologo forense, autore del libro “Status” Criminale”, di recente intervistato anche da CDC .
Mendola è autore dell’unica indagine basata sugli aspetti criminologici del fenomeno – tra quelle relative alla cattiva gestione del periodo Covid-19 – e coadiuvata dalle ricerche di esperti in altri ambiti correlati, quali l’ing. G. Trambusti, il dott. G. Segalla e l’avv. A. Veneziano.
La gestione dell’emergenza sanitaria e l’imposizione delle restrizioni, oltre all’iniezione forzata dei farmaci vilmente definiti “anticovid” sono ancora un capitolo aperto. Ci si chiede se le responsabilità della mala gestio rimarranno impunite.
Secondo Mendola, “l’evento francese è stato un vero successo. Partecipazione numerosa e tanti aspetti affrontati con professionalità e precisione da parte dei relatori”. E ancora sull’emergenza Covid: “durante quei tre anni sono state messe a repentaglio la salute e l’incolumità dei cittadini e del sistema economico-sociale, da parte di un potere antidemocratico che ha letteralmente vilipeso il concetto stesso di stato di Diritto”.
- E’ possibile avvalersi dello scudo penale anche per la seconda e la terza dose?
“Assolutamente no! Lo scudo penale non è applicabile a nessuna dose, lo spiego anche nel libro. Dalle imprecisioni procedurali, fino al peer review del dott. Gabriele Segalla sul profilo tossicologico delle fiale Pfizer-BioNTech.”
- Abbiamo vissuto politiche di controllo totale, nell’esercizio di un potere totalitario e centralizzato. Al di là dei crimini commessi dal 2020 al 2023, quali sono gli aspetti criminosi che maggiormente rischiano di diventare “Status” quo, o che già sono entrati a far parte del pericolosissimo nuovo normale?
“Sono stati tre anni di vero e proprio regime sanitario. Prima con Conte e poi con Draghi. Le Camere non si riunivano più per discutere le misure da prendere, eppure continuavano a piovere decreti, ordinanze, circolari, di peso epocale, firmate da un non eletto Capo del Governo. Questa sospensione della democrazia, questa violenta compressione di tutti i diritti, e l’anticostituzionalità di certe imposizioni, non hanno eguali nella storia della Repubblica Italiana.Oggi non sono attive molte di quelle restrizioni, ma abbiamo creato un precedente sul quale invito i giuristi a riflettere. A conferma dell’analisi criminologica contenuta nel volume Status Criminale, abbiamo la recente emanazione della circolare dell’AIFA del 19.07.2024 n. 009458 la quale dichiara:
[…] si rappresenta che, allo stato attuale, nessun vaccino COVID – 19 approvato presenta l’indicazione “prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars cov-2”. […]
Praticamente hanno ammesso che i cosiddetti vaccini NON sono vaccini.
Tutto questo per onore di Verità e Giustizia.”
Così chiude così il Dott. Umberto Mendola.
La Verità deve emergere e dedicare il proprio tempo a questo scopo è cosa virtuosa.
Di Verdiana Siddi
03.10.2024