DAL COMMERCIO DELL’OPPIO ALL’EVASIONE FISCALE SISTEMATICA, LA STORIA DI UNA BANCA DAL PRESENTE NEBBIOSO

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DI ERIC TOUSSAINT

bastamag.net

Gli scandali continuano a colpire la Hong Kong and Shangai Banking Corporation (HSBC). Dopo essere stata l’arma finanziaria dell’esercito britannico in Asia, la banca è ora infangata dal dossier SwissLeaks, uno scandalo dalle molteplici sfaccettature, dalla frode fiscale in Francia agli affari politici e finanziari in Spagna o in Grecia. Senza dimenticare altri crimini e manipolazioni.

La banca HSBC si riprende le prime pagine. Secondo le informazioni pubblicate su diversi giornali il 9 febbraio 2015, 180,6 miliardi di euro sarebbero stati spesi, a Ginevra, per conto dell’HSBC, tra il 9 novembre 2006 e il 31 marzo 2007- ossia in meno di 5 mesi! Mohamed IV re del Marocco, celebrità del mondo dello spettacolo, alcune società private, avrebbero delegato a HSBC la missione di occultare al fisco e alla giustizia dei loro Paesi una parte delle rendite.

In quest’articolo, torniamo sulla storia passata e recente dell’HSBC, una delle principali banche private al mondo.

UNA BANCA NATA DAL COMMERCIO DI OPPIO

La sigla HSBC significa Hong Kong and Shangai Banking Corporation. Dalle sue origini la banca è immischiata nel commercio internazionale di droghe pesanti. Fu fondata a seguito della vittoria Britannica contro la Cina nelle due guerre dell’oppio (1839-1842 e 1856-1860). Queste due guerre risultarono cruciali per il consolidamento dell’impero britannico e la marginalizzazione della Cina, durata circa un secolo e mezzo. Durante queste due guerre, il Regno-Unito riuscì ad imporre alla Cina di accettare le esportazioni britanniche d’oppio di provenienza Indiana, componente dell’impero britannico. La Cina tentò di contrastare il commercio di oppio, ma l’arma britannica con il sostesgno di Washington, ebbe il sopravvento.

Londra stabilì una colonia ad Hong Kong e, nel 1865, fu fondata la Hong Kong and Shangai Banking Corporation da un commerciante scozzese specializzato nell’importazione d’oppio ( all’epoca, il 70% del carico marittimo che transitava da Hong Kong riguardava l’oppio proveniente dalle Indie). Da allora, la storia della banca si lega intrinsecamente alla politica estera del Regno Unito, e agli interessi dei grandi investiroti britannici in Asia. Dopo il 1949 e la vittoria della Cina di Mao, la banca si ritirò da Hong Kong, rimasto terrirotio britannico.

HSBC IMPLICATA IN ALTRI CRIMINI FINANZIARI

In seguito, tra il 1980 e il 1997, sviluppa le sue attività negli Stati Uniti e in Europa. Solo nel 1993 trasferisce la sua sede sociale da Hong Kong a Londra, prima della riammissione del territorio alla Repubblica popolare Cinese realizzata nel 1997. L’ HSBC rimane essenziale per Hong Kong emettendo il 70% delle banconote (i dollari di Hong Kong). Nel 2014, il gruppo globale HSBC dà impiego a 260.000 persone, è presente in 75 paesi e dichiara 54 milioni di clienti. Hong Kong rimane un punto strategico, in particolare per riciclare il denaro accumulato dalla nuova classe dirigente cinese.

Oltre che nel riciclaggio di denaro proveniente dalla droga e dal terrorismo, HSBC è implicata in altri affari: la manipolazione del mercato dei tassi di cambio ( il caso è emerso nel 2013, un affare da 5.300 miliardi di dollari al giorno), la manipolaze dei tassi d’interesse interbancari (compreso il LIBOR), la vendita abusiva e fraudolenta dei derivati sui tassi d’interesse, la vendita abusiva e fraudolenta di assicurazioni ai privati e alle piccole e medie imprese del Regno Unito (la FSA, autorità di vigilanza britannica, ha indagato HSBC per questo affare, rilevando come la banca abbia venduto assicurazioni inutili o quasi!) (1), la vendita abusiva di Mortgage Backed Securities ( titolo garantito da una serie di mutui ipotecari) agli Stati Uniti; la manipolazione del prezzo di oro e argento (il caso scoppiò tra gennaio e febbraio del 2014) (2) e l’organizzazione su larga scala di evasione fiscale di grosse fortune.

HERVE’ FALCIANI, L’EDGAR SNOWDEN DI HSBC ?

Hervè Falciani, un cittadino franco-italiano, ha lavorato ai servizi informatici di HSBC nella sede Svizzera di Ginevra dal 2006 al 2008. Prima di abbandonare la banca, ha copiato 127.000 files che collegano HSBC a operazioni sistematiche di frode ed evasione fiscale nelle quali interpreta spesso un ruolo attivo. Egli si stabilì in Francia. La Svizzera decide di arrestarlo e lancia un mandato di cattura internazionale tramite l’interpol per “sottrazione di dati” e “violazione del segreto bancario e della riservatezza commerciale”. Bisogna sottolineare che la Svizzera non ha attaccato l’HSBC.

All’inizio del 2009, la casa di Felciani a Nizza è stata oggetto di una perquisizione da parte della polizia locale. Le informazioni da lui custodite sono esplosive: tra i 127.000 files si trovano degli esuli fiscali francesi (8231 secondo Falciani) belgi (più di 800), spagnoli (oltre 600) greci (la famosa lista detta Lagarde, per la ministra francese che l’ha consegnata alle autorità greche nel 2010, contenente circa 200 nomi), tedeschi, italiani, messicani, statunitensi…Hervè Falciani ha restituito tutto o una parte delle informazioni in suo possesso alle autorità francesi e a quelle degli altri paesi.

UNO SCANDALO DIETRO L’ALTRO

Successivamente, come egli afferma, collabora con le autorità di Washington alle quali fornisce informazioni che anticipano l’attività di HSBC nel riciclaggio di denaro proveniente dai cartelli della droga di Messico e Colombia. Dopo va in Spagna nel 2012, al fine di collaborare con le autorità spagnole.
Egli è inizialmente arrestato in applicazione del mandato emesso dalla Svizzera. La nazione Elvetica insiste perchè la Spagna gli consegni Hervè Falciani, fatto che gli Iberici rifiutano nel maggio 2013, poichè la giustizia spagnola lo considera come un testimone privilegiato in diversi casi di frode ed evasione fiscale.

La comunicazione alle autorità spagnole dei dati rubati da Hervè Falciani nel 2011, permette di scoprire una grande quantità di denaro (circa 2 miliardi) depositati in Svizzera da membri della famiglia di Emilio Botin, presidente di Santander (la prima banca spagnola). Quest’ultimo, messo con le spalle al muro, ha versato 200 milioni di ammenda alle autorità spagnole. I dati forniti da Hervè Falciani hanno portato allo scandalo del finaziamento fraudolento al Partito Popolare, quello del primo ministro Mariano Rajoy. La giustizia spagnola fornisce una protezione permanente per Hervè Falciani. Le autorità belghe e francesi lo hanno incontrato lì e utilizzando i dati da lui forniti hanno aperto dei fascicoli. Non è affatto certo che questo porterà a condanne per frode, è più probabile che delle disposizioni finanziarie -in Belgio, si chiama regolarizzazione fiscale- permetteranno ai truffatori di fuggire.

GLI INFORMATORI PERSEGUITATI

Gli informatori hanno coraggio da vendere. In questo caso, oltre la Svizzera che cerca di fermare l’informatore c’è anche la Grecia: la giustizia ha fermato il direttore della rivista “Hot Doc” Kostas Vaxevanis, perchè egli aveva osato pubblicare nell’ottobre del 2012 la lista Lagarde- HSBC-Falciani che le autorità greche avevano perso da tre anni. A seguito delle reazioni dei cittadini Greci, e a livello internazionale, il giornalista è stato finalmente assolto dalle accuse.

I dirigenti di HSBC per ora non devono soffrire di tali disagi. Nel 2013, L’Unione Europea ha annunciato di aver fissato un limite ai bonus percepibili dai dirigenti e gli operatori bancari. Il bonus non può superare il doppio di uno stipendio fisso. Se un dirigente guadagna 1,5 milioni di euro in un anno, i bonus non potranno superare i 3 milioni di euro (per un totale di 4,5 milioni). Non importa, la direzione di HSBC ha reso noto che per il febbraio 2014 gli stipendi dei dirigenti verrano aumentati, così da non ridurre (4) i loro bonus.

Eric Toussaint (5) CADTM [6]

Fonte: www.bastamag.net

Link: http://www.bastamag.net/HSBC-du-commerce-de-l-opium-a-l

9.02.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SONNY STONE

Notes

[1] Le Monde, “Cernée par les scandales, HSBC ternit un peu plus la réputation de la City”, 1er août 2012.

[2] Financial Times, “Fears over gold price rigging put investors on alert. German and UK regulators investigate”, 24 février 2014.

[3] Kostas Vaxevanis, “Pourquoi j’ai publié la liste Lagarde”, The Guardian, 31 octobre 2012

[4] Financial Times, “HSBC plans to sidestep EU Bonus cap revealed”, 25 février 2014.

[5] Auteur de Bancocratie (Editions Aden, Bruxelles, 2014), maître de conférence à l’université de Liège, porte-parole du CADTM.

[6] L’article a été légèrement modifié par Basta ! Retrouvez l’intégralité sur le site du CADTM.

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