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Primum vivere, deinde globalizzare. Il presidente Trump, proprio come aveva minacciato la scorsa settimana, ora ha confermato che interromperà i finanziamenti statunitensi per l’OMS di circa 893 milioni di dollari, perché durante l’emergenza Covid-19 ha insabbiato tutte le responsabilità della Cina, ha ritardato informazioni preziose sull’identità del virus, ha mentito sull’inizio del contagio e sulla sua letalità, favorendo la diffusione della pandemia e il numero dei morti in tutto il mondo: “La realtà è che l’OMS non è riuscita a controllare e condividere le informazioni in modo tempestivo… l’OMS ha fallito il suo compito e deve essere ritenuta responsabile”.
Ad esempio: “Una delle azioni più dannose dell’OMS è stata la sua disastrosa decisione di opporsi alle restrizioni di viaggio dalla Cina e da altre nazioni”. Tedros Ghebreyesus da parte sua ha risposto piuttosto amabilmente: “Smettila di puntare il dito, a meno che tu non voglia più bare per i cadaveri… è come giocare col fuoco”.
.@WHO Director General Tedros Ghebreyesuson attacks Trump for noting the org bends over backwards to protect China: “Stop pointing fingers” unless you “want more body bags … it’s like playing with fire” pic.twitter.com/mTwFPqpBdE
— Tom Elliott (@tomselliott) April 8, 2020
Clamorosamente scandaloso anche il tweet dell’OMS del 14 gennaio, che affermava: “Le indagini preliminari condotte dalle autorità cinesi non hanno trovato prove chiare della trasmissione da uomo a uomo del nuovo #coronavirus (2019-nCoV) identificato in #Wuhan, #Cina”.
Una pandemia è un po’ come una guerra. Sta sconvolgendo la vita e distruggendo le economie su una dimensione planetaria mai vista dal 1945. “Leoni guidati da asini“, diceva lo storico Alan Kenneth Clark per condannare la distruzione dell’esercito britannico da parte della folle incompetente stupidità dei generali e della classe dirigente della Nazione, durante la prima guerra mondiale. Lo stesso vale per oggi, allora mancavano mitragliatrici e proiettili di artiglieria, mentre ora mancano ventilatori, maschere chirurgiche e kit di test. Stesso esito fallimentare, in entrambi i casi la cattiva organizzazione e i tagli alle risorse hanno danneggiato e ucciso i poveri mortali, privi di diritti e oberati invece da quei doveri che spesso li hanno condotti alla morte.
Allora come adesso una cattiva leadership, inadeguata, impreparata e male organizzata, ha provocate ingenti e preziose perdite in prima linea, allora le vittime furono i militari al fronte, oggi sono medici e infermieri degli ospedali.
“Che fare dopo l’orgia?” diceva Baudrillard, proiettando la sua visione sulla realtà del futuro. L’orgia come momento esplosivo della modernità, determinato dalla liberazione (a partire dagli anni ’60) di tutti gli impulsi inconsci, individuali e collettivi: liberazione politica, sessuale, artistica, con il conseguente surplus di modelli massmediatici, ideologici ed edonistici.
L’avvento del postmoderno con il suo crollo di valori, fedi, ideologie, sdoganato da un’orgia di percezioni insolvibili. Flussi d’informazioni, oltremodo irrazionali, sottomessi ai media mondiali e guidati dagli interessi della deregulation, e della mercificazione della specie.
Ogni evento si trasforma in spettacolo orgiastico, intrappolato tra speculazioni finanziarie, debiti inesigibili, deficit e fiscal compact, follie gestionali. L’ipertrofia dell’orgia sembra aver potenziato il virus mortale, in totale trasparenza.
L’orgia non è certo finita, è indubbiamente ancora in corso, ma la sua dimensione globalizzata subirà una battuta d’arresto, una crisi, un rallentamento complessivo, in cui tutti i livelli percettivi della realtà subiranno significativi mutamenti.
Il virus sta strozzando l’orgia della globalizzazione, la sopravvivenza conterà più dell’arricchimento finanziario. Per i poveri mortali, non certo per gli oligarchi al potere, che si stanno organizzando per polverizzare definitivamente lo Stato Nazione all’interno del nuovo Impero Europeo, soprattutto grazie agli «Shock and awe. Rischi, pericoli e paure, apparentemente incomprensibili, ma densamente destabilizzanti per l’economia».
Vittime eccellenti dell’emergenza planetaria, mercati, borse, economia reale e Stati, a cominciare da quelli più indebitati. La ventilazione polmonare della Bce non potrà bastare, quindi si cercano rimedi per problemi irrisolvibili, date le condizioni d’acciaio dei Trattati.
Per far ripartire l’economia servono molti soldi, anzi moltissimi… dove si prendono? Naturalmente dove ci sono.
https://www.facebook.com/thomasfazi/posts/2863698403723279
Ma l’UE non ha una banca centrale, che svolga il ruolo di prestatore di ultima istanza. Nemmeno Bankitalia è più una banca centrale, ma un semplice anello del cosiddetto “Sistema europeo delle banche centrali” al cui vertice c’è sempre la Bce.
Quindi una semplice imitazione di banca centrale, così come l’Unione Europea è una semplice e mal riuscita imitazione di una Federazione.
Gli Stati Uniti hanno risposto al caos economico provocato dal coronavirus col più grande pacchetto di aiuti della sua storia: $ 2 trilioni di dollari. La voragine salvata da un’ondata di denaro pubblico, fondamentalmente creato dal nulla.
Infatti mentre la Federal Reserve ha attivato una linea di swap aperta sugli istituti di credito, d’intesa con Bank of England e Bank of Japan, e con l’invito ad altre 25 banche centrali del mondo a fare altrettanto, noi stiamo giocando a Risiko con i coronabond, gli eurobond, il Mes e la Bei.
Questa è l’architrave dell’architettura europea, funzionale alla conservazione dell’egemonia teutonica, e cuore del progetto europeo, con buone dosi ad libitum di dogmatismo e opportunismo.
Sospeso il Patto di stabilità, ora gli Stati sono temporaneamente legittimati a fare più debito rispetto al passato, però fare debito significa emettere obbligazioni e occorre qualcuno che le compri. Ma con il blocco delle attività economiche, di cui non si riesce a comprenderne la portata, la voragine del gettito fiscale genererà inevitabilmente problemi di fabbisogno di cassa.
Berlino promette prestiti illimitati a sostegno di economia e sanità, tra garanzie ed emissioni di debito pubblico. Ma Berlino se lo può permettere perché ha un debito pubblico “formalmente” molto più basso del nostro, pari al 60-70% del Pil. Semplicemente perché non conta l’enorme debito di KfW, una specie di Cassa depositi e prestiti fuori dal circuito di contabilità pubblica.
Ma l’enorme buco delle banche tedesche, di Deutsche e di Kommerz, fa impallidire i debiti “sovrani” dei governi europei, anche quelli dei Piigs. Questa è la vera voragine d’Europa, il debito privato e non quello pubblico.
Ma mentre nel resto del mondo c’è una banca centrale che interviene con garanzie illimitate, questo in Europa è mission impossible. Quindi la distopia della crisi si somma al meccanismo folle di Maastricht, e due distopie insieme creano un mondo frequentato da cacciatori di androidi, che sognano pecore elettriche.
Ma questa crisi sembra molto peggio di quella di Lehmann Brothers, e senza un prestatore sovrano di ultima istanza non si va da nessuna parte.
Alla Fed basta la volontà di garantire le emissioni delle grandi banche americane e invitare le altre vere banche centrali del mondo a fare altrettanto. È quello che il rettiliano Draghi ha cercato di fare con il whatever it takes del 2012. E per questo è finito davanti al Tribunale costituzionale tedesco perché violava i Trattati. O meglio… danneggiava la “locomotiva” d’Europa.
Quindi o si cambia il meccanismo di un’unione monetaria senza banca centrale, o altrimenti il tamachochi della Germania si romperà una volta per tutte.
Del resto il Mes è il relitto istituzionale di una stagione passata (2010-11), in cui si è creduto che un fondo di capacità limitata (700 mld da distribuire pro quota) potesse sostituire una banca centrale. Quel fondo non è mai partito ed ha galleggiato nel nulla facendo la banca tra le banche, però con uno statuto giuridico molto, molto ambiguo. Inoltre ha distorto il mercato, emettendo obbligazioni quarantennali a tassi fuori mercato. Ma i dirigenti del Mes possono permettersi questo e altro, essendo immuni da ogni giurisdizione.
“Quello che hanno accettato all’Eurogruppo è semplicemente la posizione che Germania e Olanda hanno comunicato (“comunicato”, non “proposto”). Non si può andare ai tavoli negoziali come turisti del dibattito. Ci sono forze che da sempre ci odiano, vogliono distruggerci: è un fatto umano e prima lo si capisce, prima si impara a negoziare. Quello che vogliono è il fallimento dello Stato italiano. Hanno approvato il MES senza condizionalità (in italiano si direbbe senza “condizioni”) solo per quanto riguarda le spese in ambito sanitario, ma è evidente che è un trucco. Noi non abbiamo più bisogno di spendere in ospedali, perché siamo nella fase discendente del picco. Quello di cui abbiamo bisogno è di sostenere l’economia, di dare i soldi alle imprese, di dare i soldi alle famiglie perché comprino da mangiare. Se useremo i soldi del Mes a questo scopo, allora potranno chiedere e ottenere la ristrutturazione del debito italiano. E avranno ottenuto quello che volevano: il fallimento di un intero popolo.” Alberto Bagnai
https://www.byoblu.com/2020/04/10/mirano-al-fallimento-dello-stato-italiano-alberto-bagnai-a-byoblu24/
Ergo vivere, deinde exire…perché vivere senza il cappio dell’Eurozona sarà decisamente molto meglio. Alla prossima !!
16.04.2020