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Consiglio d’Europa: tessera verde “contraria alla scienza”

L'organizzazione internazionale - che non è un'istituzione dell'UE e il cui voto non vincola gli stati - ha condannato a larga maggioranza la discriminazione dei non vaccinati senza alcun fondamento scientifico e beneficio sanitario
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A cura di Marco Di Mauro
Il 5 Febbraio 2022
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Palazzo d'Europa a Strasburgo, sede del Consiglio

Palazzo d'Europa a Strasburgo, sede del Consiglio

Non si tratta di una vittoria sul piano politico, ma certamente sul piano storico. Il Consiglio d’Europa, che ha evidenziato in un rapporto di fine gennaio la natura discriminatoria e non conforme con la legislazione europea delle varie tessere verdi introdotte nel continente – e che resteranno anche dopo la pianificata “fine della pandemia” che ormai viene sbandierata qua e là – di fatto non è un’istituzione europea, nemmeno fa parte dell’Unione. Trattasi tuttavia dell’organizzazione internazionale con sede a Strasburgo fondata nel 1949 e avente dal 1989 lo status di osservatore ONU sui diritti umani.

Secondo il rapporto riportato dal Fatto è stato condannato con larga maggioranza il blocco ai servizi operato attraverso la tessera verde per “punire i non vaccinati”. Compito degli stati europei deve essere “informare i cittadini che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole” e “garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato”. Inoltre lo stesso concetto di limitare l’accesso ai non vaccinati è “contrario alla scienza”, in quanto non solo mancano dati sul blocco della trasmissione del contagio nei soggetti vaccinati, anzi si hanno dati in senso nettamente contrario. I decreti del governo Draghi dunque “discriminano” i non vaccinati senza arrecare alcun beneficio alla salute pubblica.

Infine, come riporta Libero:

Secondo il dossier consegnato dall’avvocato Renate Holzeisen al Senato con il Green pass viene minato pure il mutuo riconoscimento tra i Paesi dell’Ue delle certificazioni vaccinali che, secondo la normativa comunitaria, è subordinato ad evidenze scientifiche sull’interruzione delle catene di trasmissione.  Mentre i vaccini approvati dall’Ema si sono rivelati sì efficaci nel prevenire le forme gravi del Covid ma non impediscono la diffusione del virus.

Nonostante si tratti di un voto che non vincola in alcun modo gli stati europei, è un dato fondamentale che un’organizzazione di caratura internazionale si sia espressa in questo senso: un tassello alla volta, la narrazione imposta dai venduti di regime – media e politici – sta crollando sotto i colpi inesorabili della verità.

MDM 05/02/2022

Fonte https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/02/05/il-consiglio-deuropa-boccia-i-lasciapassare-sono-discriminatori/6482328/

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