Il CIEB – Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina, di cui vi abbiamo parlato anche qui – ha pubblicato un nuovo parere dal titolo “Parere sulle implicazioni sociali del Green pass e sulla campagna vaccinale italiana come lesiva di diritti umani”, in cui insiste sul sottolineare come la gestione politica italiana attuale, con la scusa di contrastare la Covid, sta legittimando la nascita di uno stato totalitario, dove i diritti e le libertà non sono più riconosciuti ma concessi solo a chi obbedisce.
A distanza di oltre due anni dalla dichiarazione dello stato di emergenza, e in una situazione sanitaria profondamente mutata, il CIEB prende atto della volontà del Governo italiano di incentivare la campagna vaccinale anti-Covid e di estendere il correlato obbligo vaccinale – unitamente a quello di Green Pass nelle sue varie declinazioni – a nuove categorie di soggetti e di attività. […] Con il presente Parere il CIEB intende richiamare l’attenzione sui rischi collegati e conseguenti all’accettazione acritica del Green Pass quale strumento di nuova normalità e di nuova socialità, cui taluni tendono ad associare – sul piano culturale prima che giuridico – una valenza “premiale”. […] Auspici del genere non solo lasciano presumere la volontà del Governo di mantenere in vigore il Green Pass oltre la cessazione dello stato di emergenza sanitaria, ma rischiano soprattutto di legittimare irragionevoli meccanismi di competizione sociale e pratiche discriminatorie lesive di diritti e libertà fondamentali.
Per questo motivo, fatte tali valutazioni, il CIEB esorta sia i cittadini a prendere coscienza della compressione dei loro diritti non per motivi sanitari ma esclusivamente politici, compressione volta a creare una società divisa in caste, chiede – siamo sicuri a vuoto – l’intervento del Presidente della Repubblica affinchè questo piano venga fermato ma soprattutto “chiede agli Stati di riconoscere sul piano politico che la strategia pianificata e attuata dal Governo italiano nel quadro della campagna vaccinale anti-Covid rientra tra i crimini contro l’umanità, come codificati dall’art. 7 dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale sulla scorta del Patto di Londra che nel 1945 istituì il Tribunale internazionale di Norimberga”
Qui il PDF del VI Parere CIEB, pubblicato in originale sul sito: https://www.ecsel.org/cieb/
Massimo A. Cascone, 18.02.2022