
Ma, visto che ci siamo, solo due parole sulle considerazioni esposte da Giulietto Chiesa nel suo articolo. Che le indagini – e la stessa dinamica delle stragi jihadiste in Europa – siano costellate da episodi che inducono a sospetti (se non, addirittura a ipotesi di complotto) non ci piove. Valga per tutti la famosa foto “dimenticata” sul sedile della macchina dopo l’assalto allo Charlie Hebdo, l’uccisione – senza alcuna logica spiegazione – dei fratelli Kouachi, il controllo esercitato dai servizi segreti su coloro che si sarebbero rivelati dei “terroristi”… E le stesse riprese delle innumerevoli telecamere dell’aeroporto di Bruxelles che ancora oggi vengono tenute segrete (impedendo così al pubblico di poter segnalare qualcosa che potrebbe risultare utile alla polizia) alimentano qualche dubbio; anzi, la teoria che dietro la sbalorditiva “inefficienza” della polizia si celi, in realtà, una lotta tra apparati statali oggi ricattati da quella rete di Jahdisti organizzati dall’Occidente per la sua guerra alla Siria.
Peccato che non sia venuto a mente a Giulietto Chiesa che quella foto non potesse essere una delle tante bufale (forse la più famosa – un milione di visualizzazioni per la sola versione italiana- è questa) costruite e messe in Rete dagli specialisti della disinformazione. Per mettere in ridicolo, cioè, chiunque, anche con inoppugnabili documentazioni e con logiche considerazioni, da anni si batte contro la guerra e chi la prepara con gli attentati. Si veda, ad esempio, la nomea che circonda gli studiosi che da anni si battono per fare emergere la verità dietro gli attentati dell’11 settembre. Per la stragrande maggioranza delle persone, sono solo “complottisti”
Francesco Santoianni
Fonte: www.lantidiplomatico.it
Link: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6119&pg=15001
29.03.2016