Fabrizio Verde
Lantidiplomatico.it
Il presidente della società farmaceutica statunitense Pfizer ha annunciato lo sviluppo di un vaccino contro il Covid-19, congiuntamente con BioNTech, risultato efficace nel prevenire il 90 per cento delle infezioni durante la fase 3 della sperimentazione, che è ancora in corso.
La BioNtech tedesca conferma l’annuncio della Pfizer, annunciando in una pubblicazione di voler chiedere l’autorizzazione per la produzione, insieme alla stessa Pfizer, la settimana prossima all’ente FDA statunitense.
“Possiamo essere ottimisti”, ha affermato il ministro della Salute tedesco Jens Spahn, in conferenza stampa a Berlino, commentando la notizia della pubblicazione dei dati della Biontech.
Il vaccino contro il Covid dà “speranza”, ma la battaglia è ancora lunga. E’ quanto afferma il presidente eletto degli USA Joe Biden.
L’efficacia del vaccino Pfizer è “straordinaria”: avrà un importante impatto sulla risposta al Covid-19, afferma invece Anthony Fauci, immunologo di fama mondiale.
La notizia è ovviamente rimbalzata su tutti i mezzi d’informazione sulle due sponde dell’oceano. In una fase segnata da una nuova forte recrudescenza dei contagi nel vecchio continente, divenuto epicentro mondiale della pandemia. Così mentre buona parte di virologi e medici in Europa sembrano non riuscire ad andare oltre a misure come il confinamento – lockdown per gli amanti degli anglicismi – dal sapore medievale per contrastare la diffusione del virus, dagli USA arriva una notizia potenzialmente capace di ribaltare l’attuale visione e gestione della pandemia.
Interessante notare due aspetti.
Primo: la notizia sullo sviluppo di questo vaccino che promette di essere efficace arriva curiosamente subito dopo l’elezione alla Casa Bianca del democratico Joe Biden. Molto critico verso Donald Trump e la sua gestione della pandemia ritenuta troppo lassista.
Secondo: la reazione dei media. La notizia è stata accolta molto positivamente dai media. Praticamente tutti riportano con enfasi dello sviluppo di questo vaccino potenzialmente efficace al 90%, limitandosi a comunicare quanto affermato dall’azienda statunitense, quasi fosse oro colato.
Che differenza con l’annuncio russo. Quando fu Putin a dire al mondo che la Russia – primo paese a livello mondiale – a registrare un vaccino contro il Covid-19 la notizia fu accolta in occidente da forte scetticismo. Nonostante allo sviluppo del vaccino avesse lavorato un centro pubblico come il Gamaleya di Mosca, dove si è lavorato anche a vaccini per l’ebola. Fino a giungere a bollare la notizia come una mossa propagandistica del Cremlino.
Ma ormai l’abbiamo constatato da tempo: in questa pandemia c’è più politica che scienza. A tutti i livelli.