Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha comunicato in una breve nota:
La priorità assoluta è di limitare il più possibile le restrizioni. Il lockdown per i non vaccinati è uno dei provvedimenti più restrittivi. La situazione negli ospedali ci consente di terminarlo
Da lunedì dunque Vienna congela la discriminazione sanitaria. Come stiamo vedendo nelle ultime settimane, c’è un clima di generale distensione delle restrizioni, sia reale che montato ad arte dai media di regime, nella maggior parte dei paesi occidentali. Questo clima – che contraddice apertamente la rapidità inarrestabile con cui i governi al soldo del World Economic Forum si sono finora mossi, alzando il livello della repressione quanto più si intensificavano le proteste contro le dittature sanitarie – è chiaro indice del fatto che hanno fatto mare i loro calcoli: i padroni globalisti contavano sul fatto che la rapidità della distruzione creativa di targa neocon avrebbe colto alla sprovvista, frustrato e disorientato la resistenza dei popoli sovrani, e invece ormai le proteste dilagano e si intensificano in tutto il mondo. Da questo punto di vista, gli allentamenti sono la exit strategy del Potere (quello con la P maiuscola degli “Scritti Corsari” di Pasolini), e come tutte le medaglie hanno due facce: da un lato vanno visti come una prova di forza dei movimenti di resistenza mondiale all’Operazione Covid, ma non bisogna abbassare la guardia, perché il loro obiettivo è far entrare la tessera sanitaria nelle nostre istituzioni democratiche, e quello che non può passare per la porta si può far passare per la finestra. Infine, non è detto che i maestri delle psy-ops, nel nome del caos comunicativo che li contraddistingue, non facciano seguire alla carota una bella bastonata.
MDM 28/01/2022