DI TONY CARTALUCCI
informationclearinghouse.info
Amnesty, gestita da delegati del Dipartimento di Stato degli USA, finanziata da individui riconosciuti colpevoli di crimini finanziari, minaccia le cause di difesa dei diritti umani in tutto il mondo.
Immagine: Dal sito web di Amnesty International USA, “Liberate le Pussy Riot.” “Aiuta Amnesty International per mandare a Putin un carico di passamontagna.” Questa trovata pubblicitaria infantile riporta alla mente le buffonerie di Gene Sharp, anch’esso finanziato direttamente dal Dipartimento di Stato Statunitense – e si accorda con gli obiettivi del Dipartimento di Stato di indebolire il governo russo attraverso la sua squadra di attivisti di opposizione finanziati dagli USA” che comprendono tra questi le “Pussy Riot.“Che Amnesty International supporti l’agenda del Dipartimento di Stato americano non dovrebbe indurre sorpresa, in quanto letteralmente gestita dal Vice Sottosegretario per le Organizzazioni Internazionali del Dipartimento di Stato degli USA, Suzanne Nossel.
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Erroneamente considerata da molti come la voce finale in materia di diritti umani nel mondo, potrebbe destare sorpresa sapere che Amnesty International è nei fatti uno dei più grandi ostacoli alla causa dei diritti umani su tutta la Terra. Nel suo più recente rapporto annuale del 2012 (pag 4, .pdf), Amnesty reitera una delle più grandi falsità, sistematicamente ripetuta:
“Amnesty International è finanziata principalmente dai suoi membri e da donazioni pubbliche. Nessun fondo è domandato oppure accettato dai governi per la sua opera di investigazione e campagna contro gli abusi dei diritti umani. Amnesty International è indipendente da ogni governo, ideologia politica, interesse economico o religione”.
Questo è nettamente falso. In verità Amnesty International è finanziata e condotta non soltanto da governi, ma viepiù da enormi interessi di finanziatori d’impresa, e non solo è intrecciata con ideologie politiche ed interessi economici, Amnesty è uno strumento essenziale utilizzato per perpetuare esclusivamente tali interessi.
Il finanziamento di Amnesty International
Trovare informazioni relative ai finanziamenti di Amnesty International è reso deliberatamente difficile – questo chiaramente per proteggere il mito di “indipendenza” dell’organizzazione. Come ogni operazione criminale organizzata, Amnesty separa i legami finanziari compromettenti attraverso una serie di manovre legali e organizzazioni ombra. Sul sito web di Amnesty si trova:
“Il lavoro portato avanti dal Segretariato Internazionale di Amnesty International è organizzato in due entità legali, in conformità alla legge del Regno Unito. Queste sono Amnesty International Limited (“AIL”) e Amnesty International Charity Limited (“AICL”). Amnesty International Limited prende in appalto le attività caritatevoli per conto di Amnesty International Charity Limited, istituzione benefica registrata.”
Ed è lì, presso la Amnesty International Limited, il luogo in cui sono mantenuti i legami con governi e finanziatori d’impresa. A pagina 11 del Rapporto e Rendiconto Finanziario del 2011(.pdf) di Amnesty International Limited è riportato:
“I Direttori sono lieti di ringraziare per il loro supporto la John D. e Catherine T. MacArthur Foundation, la Oak Foundation, la Open Society Georgia Foundation, Il Vanguard Charitable Endowment Programme, Mauro Tunes e l’American Jewish World Service.
Il UK Department for International Development (Governance and Trasparency Fund) ha prorogato il finanziamento per un progetto quadriennale a favore dell’educazione per i diritti umani in Africa. La Commissione Europea (EuropeAid) ha generosamente accordato una borsa di studio pluriennale destinata al lavoro a favore dell’educazione per i diritti umani di Amnesty International in Europa”.
Dunque è chiaro, Amnesty prende effettivamente del denaro sia dai governi sia dai finanziatori d’impresa, una delle più note delle quali, Open Society, è presieduta dal riconosciuto colpevole di crimini finanziari George Soros.
Nel Marzo 2012 un report di Bloomberg, intitolato “Soros perde la causa contro la condanna della corte francese per Insider-Trading“, illustrò che un ricorso basato sulla violazione dei “diritti umani” contro Wall Street da parte dello speculatore George Soros fu rifiutato dalla “Corte Europea dei diritti umani”.
Soros, la cui Open Society finanzia tra le altre anche Human Rights Watch e una miriade di altre associazioni sostenitrici di “diritti umani”, letteralmente cercò di usare il racket occidentale dei diritti umani per difendere sé stesso contro l’accusa di frode finanziaria in quella che forse è stata la manifestazione più trasparente di come operano queste organizzazioni.
Soros, che fu condannato e multato per insider trading nel 2002 in relazione alle azioni della banca francese Société Générale da lui acquistate nel 1988, ha costruito un impero dall’offuscamento di attività criminali globali grazie alla causa dei “diritti umani”. Il suo supporto, così come quello dei governi britannico ed europei, nei confronti di Amnesty International mira solamente all’espansione di questa pratica di offuscamento.
La leadership di Amnesty International
Anche la leadership di Amnesty ci dice qualcosa in merito alla sua reale agenda. Suzanne Nossel, Direttore Esecutivo di Amnesty International USA, per esempio fu designata direttamente dal Dipartimento di Stato americano – dunque ancora una volta contraddicendo amaramente le dichiarazioni di Amnesty di essere “indipendente” da governi ed interessi delle corporations. Nossel ha continuato a promuovere la politica estera statunitense, ma semplicemente dietro un podio con un nuovo logo, il logo di Amnesty International, affisso su di esso. Il sito web di Amnesty International menziona specificamente il ruolo della Nossel dietro le risoluzioni ONU appoggiate del Dipartimento di Stato USA, riguardanti Iran, Siria, Libia e Costa d’Avorio.
Immagine: Stesse menzogne, podi differenti. Suzanne Nossel, in passato facente parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, è oggi direttore esecutivo di Amnesty International USA. Non è cambiata la sua funzione primaria di abbellire le aspirazioni dell’egemonia globale dei grandi finanziatori nel suo nuovo ruolo di “difensore dei diritti umani”.
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E’ stato largamente documentato come questi temi girano attorno ad un piano decennale escogitato dalle grandi partecipazioni finanziarie mirante a dividere, distruggere e saccheggiare le nazioni viste come ostacolo all’egemonia globale statunitense. Specificamente al caso della Siria, è stato rivelato come l’attuale catastrofe dei “diritti umani” ha origine risalente ad una cospirazione premeditata del 2007, documentata dal giornalista del “New Yorker” Seymour Hersh, tra USA, Israele e Arabia Saudita, la quale cercò ed ottenne di finanziare, armare e dispiegare estremisti settari che indebolissero e rovesciassero il governo siriano – questo nonostante la piena consapevolezza della tragedia umana che avrebbe comportato.
Il contributo della Nossel dunque è semplicemente di abbellire quella che crudamente è un’aggressione militare e il raggiungimento dell’egemonia delle corporations finanziarie col pretesto del supporto ai diritti umani.
Uno sguardo su AmnestyUSA.org rivela che ogni fronte sul quale il Dipartimento di Stato americano sta attualmente lavorando e che costituisce per esso priorità è coincidentemente priorità anche per Amnesty International. Questo include manifestazioni e campagne a supporto dei gruppi di opposizione al governo russo finanziati dal Dipartimento di Stato americano (attualmente ossessionato dalle “Pussy Riot“), l’indebolimento del governo siriano, il rovesciamento del governo bielorusso, e il supporto alla creatura di Wall Street Aung San Suu Kyi del Myanmar (ancora chiamata Birmania dalla stessa Suu Kyi secondo la nomenclatura imperiale britannica).
Amnesty International tradisce la reale promozione dei diritti umani.
Amnesty in realtà nasconde quelle tematiche che sono critiche per la politica straniera statunitense nei fondi dei loro siti o nel retro dei loro report. Allo stesso modo, i media istituzionali riportano selettivamente le questioni che coincidono con i loro interessi [delle politiche estere statunitensi, ndt.], mentre altre problematiche sono o sminuite in termini di spazi dedicati oppure non riportate neppure. Ed è precisamente perché Amnesty nasconde tutte le questioni, eccetto selettivamente enfatizzare quelle che sono contribuenti agli interessi delle immense corporations finanziarie, che Amnesty diventa uno dei più grandi impedimenti alla genuina promozione dei diritti umani sulla Terra.
Immagini: Fabbricando Dissenso. “Liberate le Pussy
Riot” (sopra). Ironicamente, la FIDH [Federazione Internazionale dei Diritti Umani, ndt.] è finanziata direttamente dal Dipartimento di Stato Americano attraverso la Neo-Con US National Endowment for Democracy (NED) così come dalla Open Society di George Soros. “Russia: Fermate il flusso di armi verso la Siria!” (sotto). Se il Dipartimento di Stato americano lo vuole, state sicuri che Amnesty International, da esso guidata, ne organizzerà una manifestazione – e a prescindere dalle dimensioni o dalla legittimità della dimostrazione, aspettatevi i media istituzionali farne notizie da prima pagina.
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Alle persone comuni è data la falsa impressione che “qualcuno sorvegli” sulle violazioni dei diritti umani, quando in realtà ciò che Amnesty e tutte le altre organizzazioni come essa fanno è gestire selettivamente la percezione pubblica su tali violazioni, fabbricando o manipolando molti casi affinché questi si conformino meglio all’agenda delle grandi partecipazioni finanziarie. Questo si osserva bene quando interi report fabbricati da Amnesty o da Human Rights Watch si basano unicamente su “dichiarazioni di testimoni” raccolte tra i racconti dei gruppi di opposizione sostenuti dagli Stati Uniti.
Nel raro caso in cui un report include riferimenti su reali prove fotografiche, video o documenti, come il report di Human Rights Watch “Descent into Chaos” del 2011 (.pdf), un linguaggio ingannevole è intenzionalmente incluso tra i passi, affrontati con rapidità e finta noncuranza, allo scopo di abilitare un report selettivo e fuorviante non soltanto per i media istituzionali occidentali, ma anche per una miriade di false ONG finanziate e condotte dagli sponsor ed affiliati di Amnesty International e Human Rights Watch. Il Report “Descent into Chaos”, riguardante la Thailandia, fu rapidamente ed ampiamente ribaltato e manipolato dalla falsa ONG finanziata dal Dipartimento di Stato americano e “promotrice di diritti umani” Prachatai.
Quando le persone credono erroneamente che organizzazioni credibili si stiano occupando della “promozione di diritti umani”, essi non solo diventano compiacenti, essi diventano negligenti verso le proprie responsabilità di esaminare obiettivamente reali potenziali violazioni e dunque dichiararsi apertamente contrari ad esse. Le partecipazioni finanziarie di Wall Street e Londra hanno riempito un vuoto che dovrebbe essere occupato dai loro più grandi oppositori invece che da quella grande organizzazione criminosa di appoggio di loro stessa creazione. Non soltanto essi hanno dato un lasciapassare alla violazione dei diritti umani su scala globale, essi in realtà utilizzano la loro opposizione controllata per attaccare i loro oppositori.
E’ chiaro che Amnesty International non è per nulla un “promotore” di diritti umani, piuttosto un insulto ai diritti umani. Non c’è bisogno di dire che essa dovrebbe essere completamente boicottata, o per lo meno identificata quale illegittima e fraudolenta – a partire dai suoi finanziamenti per finire con la sua leadership compromessa.
Inoltre, noi come persone dobbiamo contrastare le violazioni reali dei diritti, sia nostri che del nostro prossimo, partendo dalla base, perché è assolutamente folle pensare che organizzazioni di estensione globale, finanziate da corporation finanziarie, che riproducono l’agenda di governi guidati da interessi costituiti abbiano tra i loro pensieri il nostro interesse migliore e i nostri diritti.
Tony Cartalucci
Fonte: www.informationclearinghouse.info
Link: http://www.informationclearinghouse.info/article32257.htm
22.08.2012
Traduzione di MICHELE GARAU per www.comedonchisciotte.org
Ndr le immagini dell’articolo (tranne la prima) non sono al momento disponibili