Di Raniero Mercuri
Una bufera continua. In Italia e nel mondo. Da noi, il 23 aprile 2024, il via libera del Senato alla presenza di volontari “pro-vita” nei consultori. In Francia, poco prima, il 4 marzo, l’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Da lì in poi le polemiche sono diventate ancora più dure, aspre, infinite. Ora è il turno della dolce Kamala Harris, abortista e candidata alla Casa Bianca.
Così, da aprile scorso, tutte le Regioni italiane possono avvalersi dell’azione di personale qualificato a sostegno di qualsiasi donna, di qualsiasi vita. Ora occorrerà verificare nella pratica quanto sarà garantito il rispetto di questa normativa e la libera possibilità di supporto, visto il solito clima d’odio fomentato dai paladini dell’oscurità.
Dobbiamo però porci subito una domanda: i volontari porteranno l’unica, autentica, assoluta parola di Dio oppure cadranno nelle maglie di un sostegno non pienamente cattolico? Porteranno la deviata dottrina massonico-conciliarista della Chiesa contemporanea? Ancora: porteranno Dio o Bergoglio, due perfette antitesi? Perché, chiariamo subito, chi dona la vita è Dio e chi la difende deve essere con Lui. Chi è contro Dio e soprattutto chi resta a metà, è contro l’uomo. Punto e basta.
La risposta probabilmente è già scontata. Se però ci fosse anche una sola, pura, speranza che venga attuato un supporto integralmente cattolico, allora sì che dovremmo esultare. Senza esitazioni né paure. Perché se sei dalla parte di Dio e quindi della vita, ogni segnale di luce nel buio è il trionfo di angeli festanti, di cori angelici che accompagnano bimbi che non devono morire e mamme che non devono mollare, o cedere alle lusinghe sociali di sciamani dell’infelicità, dispensatori di orientamenti e nemici di realtà assolute, piene e indiscutibili.
Nei consultori, giovani mamme potrebbero così vedere volti veramente umani, trovare carezze d’amore. Ascoltare finalmente discorsi puri, non inquinati da artificiose pretese di false libertà. Troverebbero sano ascolto per i loro drammi e i loro dubbi. Per sentire quanta vita già c’è.
Troverebbero angeli. Gli ultimi, inviati da Dio soltanto per loro. Che per loro subiranno vessazioni e maldicenze, abusi e minacce. Nobilitati da quella forma eccelsa di umiltà che si oppone alla superbia: “noi siamo con Dio” e non “Dio è con noi”. Che fa tutta la differenza del mondo, come la storia insegna.
Non molto purtroppo potrà essere riportato al suo ordine naturale, ma questo fa parte dei danni prodotti negli ultimi secoli da vari modernismi e da vecchi e nuovi esoterismi. L’uomo deve tornare ad ogni costo nella direzione della realtà dell’esistenza, abbandonando falsi miti e culti soggettivisti e relativisti, ritrovando la sua unica strada maestra.
Nella quale ragione e spirito convergono a formare il pensiero, che con santa semplicità tomista si rapporta con la meraviglia assoluta del Creato. Con buona pace della tenera Kamala, intenta con i suoi amici Dem a issare perennemente al contrario (costantemente capovolta per estrema devozione…) la bandiera dell’umanità.
E allora giovani mamme, se in quei consultori sentirete in voi un battito, eco di cori celesti, guardate bene chi avrete intorno.
Perché “…Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi” (Salmi, 91, 9-11).
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Di Raniero Mercuri
05.09.2024
Raniero Mercuri. Docente e giornalista.