Di Daniele Ioannilli
Gaeta, a scuola con la macchina da scrivere: si torna all’analogico, l’iniziativa
20 ore basteranno per la rivoluzione? No, l’euforia del mercato per il digitale e l’intelligenza artificiale in ogni dove non si blocca così semplicemente, ma 20 ore sono un esempio, e le rivoluzioni si nutrono sempre di esempi.
L’Istituto Comprensivo “Principe Amedeo” di Gaeta si è risvegliato dalla narrazione della modernità digitale ed è tornato a vedere la vera realtà: il digitale per lo sviluppo cognitivo è nocivo, lo rallenta e lo inquina. Mentre l’analogico stimola la concentrazione e la comprensione del testo.
Oramai sono numerosi gli studi che pongono un freno al digitale, soprattutto in ambito scolastico e soprattutto tra i piu giovani.
Proprio laddove in Italia si spinge per la rivoluzione digitale.
Come sarà il rientro a scuola con l’Intelligenza artificiale
Nel mondo l’ubriacatura del digitale sta frenando. Svezia e Finlandia che furono l’avanguardia in questo hanno visto che dotare di tablet e schermi le classi non ha aiutato l’apprendimento ma al contrario l’ha rallentato andando a causare anche una serie di problemi comportamentali. E vogliono perciò tornare all’analogico.
Nascono le prime iniziative pubbliche. Svizzera e Italia stanno portando avanti petizioni per almeno ritardare ai 14 anni il contatto con il digitale. Petizioni promosse in primis non da genitori isterici ma da pedagogisti, psicoterapeuti e neuroscienziati. Cioè da quelle figure che andranno a “riparare” i danni creati dalla digitalizzazione.
https://www.wired.it/play/cultura/2014/11/26/finlandia-abolisce-scrittura-scuola/
Stop agli smartphone per gli under 14, ai social per gli under 16: la petizione di esperti e vip
Di Daniele Ioannilli
04.03.2025