L’Ucraina seguirà l’esempio di Israele, ha affermato ai giornalisti il presidente ucraino Zelensky ieri, martedì 5 aprile, immaginando come sarà la nuova normalità postbellica.
Diventeremo una ”grande Israele” con un volto tutto nostro. Non ci dovremo sorprendere se avremo rappresentanti delle forze armate o della guardia nazionale nei cinema, nei supermercati e persone con armi. Sono sicuro che la questione della sicurezza sarà la questione numero uno per i prossimi 10 anni. Ne sono sicuro.
Dichiarazioni molto forti, che fanno comprendere come ciò che sta avvenendo in Ucraina oggi non terminerà nel breve termine anzi, una nuova linea di confine tra oriente e occidente si sta delineando, una zona di conflitto perenne, un terreno di scontro che probabilmente le superpotenze utilizzeranno quando ne sentiranno la necessità per aumentare la tensione internazionale. A farne le spese ovviamente sarà il povero popolo ucraino che, dopo aver rincorso il sogno europeo, si trova ora catapultato in un incubo. Pedina sacrificabile di un gioco molto più grande, che con colpevolezza continua a non comprendere appieno.
Nonostante le dichiarazioni che fanno intravedere la nascita di uno Stato di Polizia, il presidente ucraino ha avuto la faccia tosta di aggiungere che, tuttavia, tali misure non mineranno la democrazia ucraina:
Uno Stato autoritario è impossibile in Ucraina. Uno stato autoritario perderebbe contro la Russia. Le persone sanno per cosa stanno combattendo.
A confermare le parole di Zelensky, le dichiarazioni dell’ambasciatore ucraino in Israele Yevgen Korniychuk:
Gli israeliani hanno vissuto circondati da nemici per tutta la loro storia e l’Ucraina farà lo stesso. In questo momento dobbiamo continuare a mantenere un numero molto più grande di forze armate contro i nostri due stati vicini ed è per questo che la nostra leadership ritiene che, qualunque cosa succeda, [le cose] in Ucraina saranno simili alla situazione della sicurezza in Israele. Vedrete più gente armata per le strade, anche quando le cose diventeranno più pacifiche di adesso.
Massimo A. Cascone, 06.04.2022