La Commissione Europea ritiene che all’Ucraina e alla Moldavia debba essere concesso lo status di candidati all’adesione all’Unione europea, ha annunciato quest’oggi, venerdì 17 giugno, il capo dell’organo esecutivo dell’UE, Ursula von der Leyen.
Il Paese (riferendosi all’Ucraina) dovrebbe ancora attuare alcuni cambiamenti per soddisfare i requisiti dell’UE, ma vanta già una “democrazia parlamentare e presidenziale molto solida” e “una società civile molto vivace e attiva”, ha dichiarato la von der Leyen ai giornalisti a Bruxelles, e “per quanto riguarda la Moldova, la nostra valutazione va sostanzialmente nella stessa direzione”. “L’Ucraina ha dimostrato chiaramente l’aspirazione e la determinazione del Paese ad essere all’altezza dei valori e degli standard europei”, ha insistito la presidente della Commissione.
Ursula ha anche elogiato le autorità ucraine per aver mantenuto il Paese in funzione nonostante i combattimenti in corso, sottolineando: “sappiamo tutti che gli ucraini sono pronti a morire per la prospettiva europea. Vogliamo che vivano con noi, l’UE”.
La Von der Leyen ha affermato che prima del conflitto sia Kiev che Chișinău erano già riusciti ad attuare riforme volte ad affrontare la corruzione, a ridurre l’influenza dell’oligarchia e a rafforzare i diritti delle minoranze. Tuttavia, ha aggiunto che “vogliamo vedere i risultati sul campo”.
La decisione finale sull’idoneità dei due Paesi sarà presa dai capi di governo dell’UE durante il vertice che si terrà a Bruxelles la prossima settimana. L’Ucraina e la Moldavia avrebbero bisogno del sostegno unanime di tutti i 27 Stati membri per ricevere il tanto desiderato status di candidato.
Secondo i media, nazioni come i Paesi Bassi, la Danimarca e l’Austria potrebbero votare contro la candidatura ucraina a causa delle preoccupazioni sulla corruzione e sullo stato di diritto nel Paese.
L’annuncio della von der Leyen segue la visita di giovedì a Kiev dei leader di Francia, Germania e Italia, che hanno appoggiato le aspirazioni dell’Ucraina all’UE, ma hanno sottolineato che il Paese non riceverà alcun trattamento preferenziale da Bruxelles.
La concessione dello status di candidato all’Ucraina diventerebbe “un gesto forte, rapido e atteso di speranza e chiarezza” per il Paese nel conflitto con la Russia, ha dichiarato il leader francese Emmanuel Macron.
Inizialmente Mosca aveva dichiarato che non si sarebbe opposta all’ingresso dell’Ucraina nell’UE in quanto, a differenza della NATO, non si trattava di un blocco militare.
Il mese scorso, però, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha rivelato che Mosca aveva cambiato la sua posizione sulla questione.
Il comportamento dell’UE durante il conflitto, che ha incluso spedizioni di armi a Kiev e una spinta per una soluzione militare, ha indicato che il blocco si stava fondendo con la NATO e stava diventando “un attore militante aggressivo che ha ambizioni che vanno ben oltre il continente europeo”.
Massimo A. Cascone, 17.06.2022
Fonte: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/statement_22_3822