Quando la libertà è il vessillo di gente che risponde solo a “un potere più alto”
DI PIERRE TRISTAM
Nell’eterna battaglia della ragione contro le forze del regresso lo slogan più efficace mai inventato è stata una frase di Voltaire, composta da due sole parole: “Ecrasez l’infame.” Il significato è: “Schiacciate l’infame”, “Schiacciate l’orrore” oppure, quello che preferisco, “dagli alla canaglia.” Secondo un recente biografo, Ian Davidson, con questa frase Voltaire si riferiva “alla superstizione, alla repressione teologica, ai Gesuiti, ai monaci, ai fanatici regicidi, e a ogni forma di inquisizione; in breve a tutti gli aspetti negativi che nascevano dall’oscura alleanza fra la Chiesa Cattolica e lo Stato francese.” Nel 19esimo secolo la frase è riuscita a compiere la sua missione, non solo in Francia ma in tutto l’Occidente, dove i poteri di Chiesa e Stato sono stati separati. I motivi sono più che validi, senza un chiara e robusta separazione i due poteri, fra loro uniti, non possono fare altro che corrompersi e diventare i tiranni, in nome di un “potere più alto”, e non i servitori del popolo.
Il mondo islamico non ha ancora imparato questa lezione, e l’Occidente rischia di dimenticarsela.
Se c’è una conclusione che nasce dalla spiacevole guerra dei fumetti islamici è che la mutazione odierna dell’ “infame” è di una virulenza simile a quella del suo predecessore cattolico, e viene nutrita continuamente da nuovi ricchi filoni di odio, con seguaci e sostenitori anche nelle democrazie più liberali, mentre trova nella globalizzazione un mezzo efficace di propaganda mondiale. “Ecrasez l’infame” deve tornare a essere lo slogan unificatore delle democrazie liberali, altrimenti l’”infame” ci priverà della libertà che abbiamo conosciuto fino ad oggi. I pericoli maggiori provengono dai fanatici mussulmani, con la variante eboliana chiamata Al-Qaeda, mentre in Occidente il pericolo è rappresentato dal vicino di casa reazionario.
Limitarsi a condannare le violenze scatenate dalle vignette è una comoda copertura dei veri problemi che abbiamo in Occidente e in Oriente. Si tratta di una via di fuga comoda per i musulmani i quali, affermando semplicemente che “L’Islam è una religione di pace”, credono che essa divenga tale anche nei fatti. La stessa via di fuga fa comodo anche all’Occidente il quale può così nascondere dietro una facciata di tolleranza e di illuminismo la sua incapacità di avere impedito ai propri demagoghi di prendere il potere sfruttando delle paure create artificialmente in modo di trarre vantaggio dai pregiudizi esistenti. L’apparizione congiunta, la scorsa settimana, di G. Bush e del re di Giordania dimostra quanto affermato. Si sono visti un presidente fuori legge, bugiardo, guerrafondaio pronto a diffondere paure e terrori da sfruttare, assieme a un normale despota arabo, le cui celle di tortura sono la meta preferita della CIA, che predicavano la pace, il rispetto della legge e la fine delle violenze. Uno scrittore come Mel Brooks non avrebbe potuto scrivere una farsa migliore.
Il re ha affermato che: “L’Islam, come il cristianesimo e l’ebraismo sono religioni di pace, tolleranza e moderazione.” Beh, non proprio. Quello che una religione afferma e quello che poi i suoi seguaci mettono in pratica sono cose diverse proprio come quello che ha scritto Marx nella biblioteca di Londra, è diverso da quello che poi ha fatto Stalin in Siberia seguendo “Il capitale”. Gli ideali sono belli, ma sostenerli ancora meglio. Il mondo musulmano, in stragrande maggioranza, non vive seguendo i propri ideali, esso è composto da tiranni, di intolleranza, di razzismo e di compiaciuta bigotteria che disonorano ogni pretesa di seguire gli insegnamenti di Maometto. Ogni giorno sia gli ebrei che gli stranieri sono oggetto di disprezzo in quasi tutti i giornali e nelle dichiarazioni dei governi. Ci siamo dimenticati che il genocidio di Darfur è stato un massacro perpretato da arabi contro non arabi di pelle nera? Ci siamo dimenticati che l’Egitto, dove vige un trattato di pace con Israele, trasmette in tutto il Medio Oriente un programma in 41 puntate basato sulla vergognosa paccottiglia anti semita dei “Protocolli di Sion”, proprio durante il Ramadam, in modo da ottenere il massimo degli ascolti? E non si tratta soltanto dei paesi anti democratici, ci siamo dimenticati che sia Hamas, eletto democraticamente, sia gli eletti in Iran che Iraq, Sciiti o Sunniti che siano, affermano di voler distruggere Israele?
I regimi dittatoriali almeno hanno una scusante in quanto la regressione fa parte dei loro programmi. L’Occidente invece non ha nemmeno questa scusa, meno di tutti ce l’ha il paese che si è auto definito il custode mondiale della libertà nel mondo. Se la versione attuale dell’ “infame” consiste nel sostituire la libertà, la ragione e l’imperio della legge con il dogma, con la bigotteria basata sulla fede e con le presunzioni illegali di pochi uomini arroganti, allora non bisogna farsi ingannare dalla calma relativa del fumetto-gate americano. Purtroppo l’ “infame” è ben vivo e vegeto, sia in piccola che in grande misura. Si tratta di coloro che, ai funerali degli omosessuali, portano manifesti con su scritto: “Niente froci in paradiso”, sono i milioni di persone che in 11 stati hanno votato no al matrimonio fra omosessuali. Si tratta dell’editorialista Anne Coulter la quale, durante una conferenza politica di conservatori, ha chiamato gli arabi “teste di stracci” ricevendo in cambio un grande applauso, oppure del Rev. di Jacksonville, Jerry Vines, che in un discorso durante una conferenza della chiesa battista, ha definito Maometto un “pedofilo posseduto dal demonio”, ricevendo in cambio una serie di “Alleluia”. L’ “infame” è il servizio tenuto il 14 settembre 2001 nella National Cathedral, quando si è intonato l’odioso e sciovinistico “Battle hymn of the republic” durante una funzione religiosa in memoria dei caduti di tre giorni prima. Il più “infame” di tutti, infine, è il presidente Bush, il quale, dopo avere giurato di osservare la Costituzione, ha affermato che lui risponde solo a un “potere più in alto” facendo finire le leggi e le libertà nella spazzatura preparata da Osama Bin Laden.
Con difensori di questa tipo la libertà e la democrazia hanno le stesse probabilità di sopravvivenza dell’onestà che abita alla Casa Bianca. Però “Ecrasez l’infame” ha funzionato ai tempi di Voltaire, funzionerà anche ai nostri tempi: “Ecrasez l’infame”.
Piere Tristam
Fonte:www.commondreams.org/
Link: http://www.commondreams.org/views06/0215-26.htm
Testo scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da VICHI.