Nonostante le fonti ufficiali smentiscano, secondo gli addetti ai lavori la fusione sarebbe un’ottimo affare per entrambe le società. A rivelarlo è l’agenzia stampa Reuters, stimando che in caso di accordo, la quota di mercato mobile che coprirebbero le due società arriverebbe al 36%, con il 28,5% della Vodafone e 7,7% di Illiad.
I vantaggi per le due società sono vari. In particolare Vodafone, che soffre da tempo economicamente sul mercato sud europeo, riacquisirebbe una clientela che attualmente le manca, mentre Illiad, che si è sempre dimostrata disponibile a valutare i possibili acquisti, rafforzerebbe la propria posizione in Europa, in quanto attuale “cenerentola” delle comunicazioni.
Un accordo di questo tipo implicherebbe un maggiore controllo dei prezzi e l’eliminazione del quarto incomodo sul mercato, riducendo non solo la concorrenza, ma limitando a tre il numero dei grandi operatori mobili (al momento sono: Vodafone, TIM, WindTre e Illiad).
Ovviamente questo potrebbe essere un grande svantaggio per i consumatori. La scelta di un’offerta migliore sarebbe sempre più difficile e, di conseguenza, l’eventualità di acquisto a prezzi più bassi meno probabile, con la certezza che ci saranno famiglie che non avranno la possibilità di acquistare i servizi.
Siamo di fronte ancora una volta al prospero di grandi aziende a discapito dei cittadini, dove l’unico interesse sono i profitti? Probabile.
Come dicevamo però attualmente le fonti ufficiali sono molto caute al riguardo. Secondo l’Ansa infatti Illiad non è intenzionata ad unirsi. “Andiamo avanti assolutamente da soli per la nostra strada, come abbiamo fatto per questi tre anni e mezzo”. Così l’ad. di Illiad Benedetto Levi ha risposto alla domanda su un’integrazione con Vodafone, in occasione del lancio dell’offerta in fibra.
Ad oggi l’unica certezza è che purtroppo qualsiasi sarà la decisione, i colossi faranno la scelta solo in base ai loro vantaggi, non sicuramente per garantire un miglior servizio a noi consumatori.
Massimo A. Cascone, 27.01.2022
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