La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

1 / 142 Pagine

VIOLENZE NEI LUOGHI DI CURA: CHI SONO GLI AGGREDITI E CHI GLI AGGRESSORI?

La cronaca convenzionale presenta sempre da un lato gli aggrediti, i sanitari vittime sacrificali, dall'altro gli aggressori, esagitati, squilibrati che improvvisamente danno sfogo ai loro istinti distruttivi, ma la realtà è più complessa di questa semplicistica dicotomia.
blank
Il 7 Marzo 2025
10012 Views
10012 Views
blank

Di Raffaele Varvara, per Comedonchisciotte

Aggressioni e violenze a carico del personale sanitario, soprattutto nei pronto soccorso, sono talmente ricorrenti e sistematici che configurano una vera e propria piaga sociale dei nostri tempi. Nel 2024, in Italia, ci sono stati 25.940 episodi di violenza su personale sanitario,+33% rispetto all’anno precedente. Il 73% degli aggrediti sono donne (1).

La cronaca convenzionale presenta sempre da un lato gli aggrediti, i sanitari vittime sacrificali di un sistema ridotto all’osso, dall’altro gli aggressori, esagitati, squilibrati che improvvisamente danno sfogo ai loro istinti distruttivi. Lo sappiamo: l’informazione mainstream ricorre a questa tecnica riduzionistica, semplificatoria, per banalizzare i fatti e fomentare divisioni tra categorie o tifoserie, spesso bollate con etichette altamente stigmatizzanti.

La realtà è molto più complessa: nei contesti di cura, tra curanti e curati, l’episodio di violenza è solo l’esito di una lunga escalation conflittuale spesso innescata proprio dai sanitari; l’aggressione dunque è la punta dell’iceberg di un sommerso di frustrazioni, privazioni, burnout; a dichiararsi in “burnout” è il 50% dei sanitari come emerge dalla survey condotta da Fadoi – Federazione dei medici internisti ospedalieri, su un campione rappresentativo di oltre duemila professionisti sanitari (2). Il burnout dei sanitari non è da confinare a un problema del singolo medico o del singolo infermiere, bensì rappresenta una questione di sanità pubblica che ha un impatto significativo sugli esiti di salute degli assistiti. L’ansia, la depressione, l’irritabilità, la deprivazione delle energie motivazionali, la tossicità degli ambienti di lavoro, la percezione del professionista di essere inserito in un sistema-tritacarne volto non alla valorizzazione delle sue competenze ma unicamente al raggiungimento del massimo profitto, sono le principali cause scatenanti gli episodi di aggressione. Le relazioni di cura tra curanti e pazienti, risultano sempre più conflittuali poichè contaminate da questo mix di passioni tristi che causano l’escalation, un climax crescente di sfiducia, attacchi verbali e poi aggressioni fisiche.

Al comitato Di Sana e Robusta Costituzione giungono quotidianamente segnalazioni di maltrattamenti, abusi e ricatti. Emblematica la segnalazione giunta dall’ospedale di Erba (CO), dove una signora è stata allontanata in malo modo dai sanitari che ponevano divieto di far visita a sua mamma ricoverata in Pronto Soccorso da 5 giorni: è stato necessario l’intervento conciliativo di de-escalation conflittuale del Difensore Clinico del comitato per calmare i sanitari e spegnere un focolaio violento che sarebbe potuto essere l’ennesimo episodio in pasto alla propaganda mainstream e alla macchina del consenso politico. I politici di sistema usano approcciarsi alla risoluzione di questa piaga sociale con le solite misure “cosmetiche”: aumento dei presidi di polizia nei PS, body cam addosso agli infermieri, l’arresto in flagranza degli aggressori, la giornata nazionale contro le violenze negli ospedali (prossimo 12 marzo), sono solo pezze ai sintomi dei problemi, non la cura dei fattori scatenanti profondi.

La soluzione per ridurre le aggressioni deve essere invece una terapia sistemica che consideri la complessità del fenomeno; urge prendersi cura di chi cura con processi di elaborazione del burnout. Esistono percorsi di cura per sanitari che però curano i sintomi del burnout esclusivamente in chiave individuale-biografico-familiare; questi percorsi di cura non considerano che sta crollando un intero sistema di mondo e che di conseguenza il peso di quei disagi non può essere affrontato riduzionisticamente in maniera individuale, addossando la colpa al singolo professionista sanitario. Questi processi di elaborazione, quasi mai coinvolgono, i fattori storici e politici che influiscono in maniera determinante sulla salute dei sanitari e rappresentano le con-cause delle loro sofferenze. Se non si esprimono questi collegamenti, si rischia di far soffrire e di far sopportare l’enorme drammaticità della questione collettiva, come se fosse solo un problema di natura individuale, astratta e sciolta dai legami con i fattori storico-politici contemporanei. Per curare chi cura, servono percorsi di condivisione terapeutica, di socializzazione e politicizzazione del dolore, per collegare quei disagi alla fase storico-collettiva che viviamo e guarire con una terapia sistemica.

Rianimare il corpo professionale delle professioni sanitarie, così da garantire la tenuta del SSN, curare il burnout e ridurre le aggressioni sarebbe la più grande opera pubblica degli ultimi decenni ma le terapie per la sanità, nelle manovre finanziarie dei vari governi negli ultimi decenni sono, per usare un paragone clinico, come un antibiotico sottodosato per un paziente in sepsi conclamata, nulle rispetto al fabbisogno.

La commissione europea pensa a scorporare dal PIL le spese militari per il riarmo; semmai è la salute, unico diritto che la nostra Costituzione ritiene “fondamentale”, che non può sottostare al pareggio di bilancio o alle variazioni del PIL e che meriterebbe un rifinanziamento pari a quello necessario per la difesa comune europea.

Le aggressioni nei pronto soccorso sono il riflesso della violenza insita in ogni scelta di questa classe politica bellicista, feroce, sanguinaria ma ormai, evidentemente, terminale.

Di Raffaele Varvara, per Comedonchisciotte

07.03.2025

NOTE

  1. https://www.quotidianodellasalute.it/violenza-su-personale-sanitario-in-lombardia-aumento-record/
  2. https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2023/05/06/ansa/il-burnout-dei-sanitari-causa-100mila-errori-lanno_87e232c5-6954-44c4-99bc-429af5f6ff61.html
ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Infermiere, autore per Comedonchisciotte e presidente del comitato "Di Sana e Robusta Costituzione".
Notifica di
13 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • LEGISLAZIONE SUI CIELI PULITI – INTRODOTTA NEL 31° STATO DEGLI USA 15 Marzo 2025
    Aggiornamento di Jolie Dane d E’ stato introdotto lo Stato n. 31! North Carolina H.B. 362 – Vietata la geoingegneria “Clean Skies Scrive Jolie: È molto importante che la legislazione sui...
    dana74
  • NESSUNO CHIEDERA’ SCUSA 14 Marzo 2025
    Nessuno dei capataz politici che all’epoca del COVID governavano sgovernando e sgovernando decretarono l’emarginazione sociale e l’isolamento individuale, CHIEDERA’ SCUSA.
    mystes
  • Lettera aperta ai soliti noti 12 Marzo 2025
    Oggi il mio demone è tornato a "bussare" e chiedere di mandare un messaggio, una lettera aperta, ai soliti noti. Non che non ne ricevano, ultimanete poi si sono resi degni di ben più lodevo...
    GioCo
  • ancora provocazioni contro la Serbia 12 Marzo 2025
    prima via giudiziaria. Bosnia, emessi mandati d’arresto per capi della Repubblica Srpska 12 Marzo 2025 - 18:20 La Procura di Stato della Bosnia ed Erzegovina ha emesso...
    dana74
  • Il Parlamento Europeo ha approvato il piano “Rearm Europe” 12 Marzo 2025
    12 Marzo 2025 - 13:39 Con una maggioranza solida, l’Europarlamento ha sancito il suo appoggio al piano “ReArm Europe”, il progetto promosso dalla presidente de...
    dana74


blank