DI FINTAN DUNNE
Se pensavate che fosse offensivo il videogame che invitava i giocatori a provare le loro abilità virtuali sull’assassinio di JFK, tenetevi stretti. Una missione appena realizzata nella serie Kuma wargame è intitolata “Fallujah: Operazione al-Fajr.”. Si tratta della ricostruzione del recente attacco a Fallujah, il quale ha provocato migliaia di morti civili. I giocatori si uniscono ai soldati della Marina e dell’esercito statunitense nel loro attacco al distretto di Jolan a Fallujah. Per la realizzazione di “Fallujah: Operazione al-Fajr” la
Kuma Reality Games
ha usato immagini satellitari di Jolan. Il materiale pubblicizzato per il nuovo gioco dice ai giocatori “evita il fuoco dei cecchini e proteggi i civili” mentre lottano per rendere sicuro il distretto di Jolan.
“Proteggi i civili ?”
REALISMO NON IRREALE
Forse l’azione non e’ proprio “realistica” dopo tutto. Il numero dei civili a Fallujah era tre volte maggiore di quello dei ribelli. E’ stato riprodotto l’implacabile bombardamento americano di Jolan. Fonti giornalistiche riportano che l’attacco reale includeva 2000 tonnelate di bombe, elicotteri con mitragliatrici e l’artiglieria.
I giornalisti indipendenti e i media arabici affermano che furono usate bombe al napalm e gas velenosi. Il giornalista Dahr Jamail disse al BreakForNews.com che testimoni videro gente avvelenata cadere a terra e morire. Altri inviati descrissero particolari tipi di bombe a mano che rilasciavano sostanze letali le quali aderivano alla pelle provocandone la bruciatura.
Solo in seguito i soldati, quelli veri, distrussero ogni tipo di “resistenza” con l’uso di bombe a grappolo e granate tossiche all’ interno delle case, con risultati devastanti almeno in un caso. All’interno di un’abitazione c’era una famiglia rannicchiata, non terroristi virtuali. Un bambino fu ricoverato con ferite da frammenti di granata.
Non aspettatevi questo tipo di realismo dall’ultima trovata della Kuma. “Fallujah: Operazione al-Fajr.” E’ un mondo elettronico disinfettato di bravi e cattivi ragazzi. Proprio come la guerra di Bush. E potete immaginare chi siano i bravi ragazzi.
La serie sulla guerra creata dalla Kuma e’ affezionata a seguire le vicende attorno all’Iraq, ed a modellare i capitoli del gioco sulla rigenerazione di parte di reali operazioni militari. I giocatori hanno combattuto contro l’esercito medio orientale dando la caccia a Qusay Hussein. Attualmente siamo alla missione numero 28. Nelle prossime settimane, i sottoscrittori del gioco arriveranno alla missione che ricrea l’attuale combattimento a Fallujah e in ogni parte dell’Iraq.
PERFETTA INTEGRAZIONE
Molte missioni sono state sviluppate in cooperazione con l’Esercito Usa.
“Fallujah: Operazione al-Fajr” contiene anche una discussione con il Generale Maggiore Thomas L. Wilkerson, sulla strategia che sta dietro alla lotta per il controllo di Fallujah. L’ultima missione prima di quella di Fallujah fu “Esercitazione del Convoglio Ramadi” basata sulla stessa missione di preparazione KumaWar sviluppata per il CASCOM (Comando di Supporto armato Combinato dell’Esercito Usa ).
Kuma Reality Games ha appena aperto le votazioni per la gara sulle sue “Storie dal fronte”. La competizione ha chiesto ai soldati di contribuire alle storie per mezzo dello loro esperienze reali sul campo di battaglia. La storia del vincitore diverrà la prossima missione. Il vincitore sara’ introdotto come protagonista nella ricreazione della storia insieme ad altri tre amici.
Alcune delle storie ammesse alla finale sono: “Sotto la Moschea di Saddam”
, la storia di un team di soccorso in cerca di una donna rapita in un tunnel sotto la moschea controllata dai guerriglieri mujahedeen: “Il Cowboy di Baghdad” che consiste in un’imboscata ai nemici per soccorrere il convoglio di Falluja rimasto intrappolato, e “Shock sulla città di Saddam” ambientata intorno ad una squadra che lotta su un ponte della citta’.
Questa è la perfetta integrazione del gioco militare con l’azione militare reale. Le due cose si fondono in un’unica cosa. Virtualità. Una perfetta realta’ virtuale che barbaramente e con mancanza di sensibilita’ confonde la realta’ comune.
A Fallujah, durante i bombardamenti le famiglie potevano sentire le urla di quelli che erano stati colpiti nelle case, ma dovevano tenere giù le loro teste e pregare.
Kuma avrebbe dovuto registrare quelle urla.
Fintan Dunne
Fonte:www.breakfornews.com/articles/KumaWarAlFajr.htm
3.12.04
Traduzione per Comedonchisciotte a cura di Manrico Toschi