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VENEZUELA: PIATTAFORMA DI LANCIO DELL'ESTREMISMO ISLAMICO ?

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A cura di Davide
Il 11 Settembre 2005
57 Views

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ll “Giornalismo” e il pulpito dei Neocon

DI GARY LEUPP

Come altri utenti di Counterpunch non sono per niente sorpreso dall’appello di Pat Robertson sull’assassinio del Presidente Venezuelano Hugo
Chavez. Sono soltanto incuriosito di scoprire che l’insolenza di quella testa di cavolo del Reverendo ha raggiunto delle tali proporzioni che lui stesso
crede veramente di poter predicare quella merda fascista senza assumersene alcuna conseguenza. La sua prima reazione al suo “appello”, scaturita dal
pulpito del suo show “ 700 Club”, è stata quella di dipingere se stesso come vittima. Accusò la AP – Associated Press- di aver travisato i suoi
commenti (“ma questo succede sempre”) e insistette che la sua fatwa sul “rimuovere” Chavez, doppiamente eletto, poteva sottintendere solamente
un rapimento. Presumo che questa sia l’opzione più cristiana. Ma la sua prima esplicita dichiarazione venne trasmessa all’infinito. “Se pensa che noi
stiamo cercando di assassinarlo, penso davvero che dovremmo continuare e farlo.” Messo a confronto con le prove, dovette ritrarre, seppur con un
comunicato scritto alla stampa, non con un sermone al suo gregge.
Sono d’accordo con quelli che trovano in questo episodio una eccellente propaganda alla mentalità assassina che pervade l’elite al potere, storicamente
complice degli omicidi premeditati di Lumumba, Diem, Allende, e molti altri leaders stranieri. (Questa elite comprende l’elemento ecclesiastico, che
asperge acqua santa sull’omicidio.) Qualcosa di buono ne può venire fuori, incluso forse una indagine sulla sentenza di Robertson all’interno della sua
stessa congregazione, che deve includere qualcuno che prenda seriamente in considerazione il quinto comandamento.

Sono anche affascinato da ciò che viene presentato in modo specifico dal razionale mullah Pat riguardo la “rimozione” del populista leader
venezuelano: “Ha distrutto l’economia venezuelana e vuol far si che diventi una rampa di lancio per l’infiltrazione comunista e l’estremismo islamico
in tutto il continente.” La grammatica è bizzarra, e se la frase viene interpretata letteralmente suggerisce che la distruzione dell’economia del paese in
qualche modo spalleggi i due processi (altamente contraddittori) del comunismo e dell’avanzamento dei Mussulmani in Sud America. Che è proprio
stupido a prima vista. Per un motivo, il Pil del Venezuela nel 2004 è cresciuto del 17%, dato che il ricavato dalle vendite del petrolio è stato usato per
migliorare la parte più povera del paese. Ma i fatti non contano per Robertson e per i suoi alleati politici. Il punto è collegare diversi fenomeni separati ,
siano opposti all’America delle corporazioni o allarmanti per lo zoccolo fondamentalista di Bush, in modo di creare un motivo per un nuovo attacco ad
un’altra nazione. Chavez = minaccia alle riserve di petrolio americane = “infiltrazione” comunista = estremismo islamico.

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Funzionari amministrativi (John Bolton spicca tra questi) hanno attaccato Chavez per lungo tempo con l’accusa di comunismo rilevando abbastanza
fondatamente una stretta relazione con Fidel Castro, con il quale avrebbe negoziato petrolio a un costo minore in cambio dello scellerato “prodotto”di
cure mediche a basso costo per i meno abbienti del Venezuela fornite da medici cubani o addestrati a Cuba, (non era forse Bolton che nel maggio 2002
insistette che gli avanzati programmi cubani sulla biotecnologia e ingegneria genetica che forniscono vaccini e medicine a basso costo a molti paesi del
Terzo Mondo, stavano minacciando gli USA per via del loro potenziale “doppio uso” per una “guerra biologica”?) Non sorprende che Robertson
voglia condannare Chavez per le sue relazioni con Cuba, un paese che Washington ha ufficialmente definito “terrorista”, o alzi lo spettro di un
minaccioso caudillo negando agli americani il petrolio che Dio ha sotterrato nei giacimenti petroliferi venezuelani per essere usato dagli Yankee.
E’ la parte “sull’estremismo islamico” che mi fa leggermente inarcare le sopracciglia.

Venezuela: 96% Cattolici, 2% Protestanti, propriamente ha pochi Mussulmani. Ma dalla fine de 2003, la stampa ufficiale ha riportato che l’intelligence
degli USA ha investigato sui legami tra Caracas e “reti terroriste islamiche” inclusi i “kamikaze di al-Qaeda.” Sembra che il giornalista chiave di
questo reportage sia Martin Arostegui, uno scrittore free-lance autore del libro, scarsamente recensito, Twilight warriors: Inside the world’s
special forces, e collaboratore con il National Review, Washington Times e il suo settimanale Insight Magazine. Alcuni dei suoi pezzi sono stati
ristampati sull’Economist e sul Sunday Telegraph. Anche tra i suoi colleghi conservatori, ha la reputazione di fare tira e molla con i fatti, sia che si tratti
dei presunti progetti cubani sulle armi biologiche, il bombardamento su La Penca nel 1984, o l’incontro tra Mohammed Atta e gli agenti segreti cubani
negli USA nel 2001. Chiaramente è uno scrittore che ha una missione, con un chiaro progetto: collegare il Venezuela e Cuba ai fatti dell’11 settembre e
al terrorismo islamico, e in tal modo aumentare la tradizionale ostilità dell’America Latina nei confronti degli arabi rimasta con la paura post 11/09.

Ricerca fatta con Google su “Martin Arostegui”, ho trovato un interessante pezzo datato 9 novembre 2001: “Fidel parte della campagna del terrore.”
A seguito dell’arresto della dipendente della Defense Intelligence Agency, Ana Belen Montes con l’accusa di spionaggio per conto di Cuba, l’autore
riporta che “ciò solleva delle serie domande circa il possibile collegamento di Cuba con la cospirazione terroristica internazionale per colpire gli
USA.” Si riferisce a “alti ufficiali coinvolti nel progetto di guerra biologica che presumibilmente parlarono con Atta in un motel a Miami.” (Accusati
da chi?) “Gli scambi tra la rete di bin Laden al-Qaeda e l’intelligence cubana potrebbero inoltre coinvolgere la fornitura degli armamenti biologici
prodotti negli estesi impianti di Cuba per la costruzione di armi chimiche e biologiche denunciati da Insight tre anni fa.

Smascherati da chi? Perché, Arostegui!

In svariati articoli aveva cercato di mostrare “l’evidenza sottolineando il coinvolgimento di Castro con l’introduzione del virus West Nile negli Stati
Uniti usando gli uccelli migratori.” In un pezzo del settembre 2002 con il quale accusa Castro di aver usato armi chimiche in Angola, allude inoltre
superficialmente alla “possibile implicazione di Cuba con gli attacchi dell’11 settembre.”

In quello che sembra essere un pezzo di pura disinformazione, una “analisi” dell’UPI – United Press International- di Arostegui pubblicato l’11
settembre 2003 rileva che il cittadino venezuelano Hakim Mamad Al Diab Fatah fu deportato dagli Usa “con sospetto di coinvolgimento negli attacchi
dell’11/09” solo per aver frequentato la stessa scuola di volo del New Jersey degli assalitori. Il legale dell’ambasciata americana a Caracas chiese al
governo venezuelano di interrogare Fatah circa il suo arrivo, ma Caracas non ha nessuna registrazione del rientro dell’uomo nel paese. Arostegui
riporta che un ufficiale militare implicato nel complotto contro Chavez, ha sostenuto che i servizi di sicurezza incontrarono Fatah e lo portarono in un
rifugio sicuro, e conclude che “il mistero di Fatah si è rivelato essere un disegno che si va sviluppando sull’implicazione del governo venezuelano con
il terrorismo.”

Nel febbraio 2003, secondo Arostegui, Rahaman Hazil Mohammed Alan, arabo venezuelano, venne arrestato all’aeroporto Gatwick di Londra, avendo
contrabbandato a bordo una bomba a mano dal numero di serie “corrispondente alle scorte della Terza Divisione dell’esercito della base di Caracas.”

Nel maggio del 2005 la Corte Britannica condannò Alan per possesso di un a granata altamente esplosiva con l’intento di mettere in pericolo la vita
mediante Azioni Esplosive e Azioni Aeronautiche. Sarà riportato in Venezuela dopo aver scontato la pena. Il giudice determinò che Alan non aveva
agito come terrorista, ma il suo caso e quello di Fatah sembrano essere quelli che rappresentano meglio l’evidenza “del coinvolgimento dello Stato con
il terrorismo”.

Nella “analisi” dell’UPI, Arostegui mette in guardia che , “centinaia e forse migliaia di agenti degli Stati Canaglia Arabi stanno lavorando sodo per
aiutare il presidente del Venezuela Hugo Chavez a prendere il controllo della più grande industria petrolifera del Sud America e creare basi terroristiche
amiche di al-Qaeda a solo due ore di volo da Miami.” Suggerisce che “la forte comunità di mezzo milione di arabi-venezuelani” ospita terroristi che il
regime di Chavez protegge deliberatamente.


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Il Presidente venezuelano Hugo Chavez e il Reverendo Jesse Jackson a Caracas il 29 agosto 2005 (AFP/File)

Ora, questa è un’immagine curiosa. La popolazione totale del Venezuela a luglio 2005 era di circa 25.375.000, secondo il Factbook della CIA. La
stessa fonte specifica che l’89% dei venezuelani sono Cattolici o Protestanti, lasciando un 2% per gli “altri”. Altre fonti segnalano una popolazione
Ebraica di 35.000 persone, Buddista di 25.000. Questo lascia mezzo milione di persone né Cristiane, né Ebree o Buddiste. La più importante lista
riguardo alle popolazioni religiose venezuelane che ho scovato, non dà nessuna informazione sull’Islam, e un sito Mussulmano stima la cifra di solo
126.876 credenti in Venezuela. Suppongo che ci sia una grande comunità di immigrati Arabi Cristiani, ma a me pare che Arostegui abbia
semplicemente fatto quattro conti, trovato che il mancante 2% ammonti a 507.000, e scoperto in merito che una “forte e minacciosa comunità di mezzo
milione di arabi-venezuelani” procuri (nella sua febbricitante immaginazione) asilo agli agenti islamici degli stati canaglia.

Un tale scadente e catastrofico “giornalismo”, manifestato prima attraverso l’ala destra della stampa, trova dimora nell’UPI, e poi nelle cronache
ufficiali (insinuerei favoreggiato da qualche intervento neocon). Così la storia di Fatah fu menzionata in un resoconto di Stratfor del 2003, “America
Latina, un rifugio sicuro per militanti?” con soltanto un articolo dell’UPI come documentazione. John Bolton nella sua implacabile campagna contro il
Venezuela ha chiaramente attinto dagli articoli di Arostegui, e Voice Of America lo ha eletto quale “esperto” di terrorismo. Intervistato dal VOA dopo
l’attacco terroristico a Madrid nel marzo 2004, e la conseguente decisione dell’appena eletto Governo Spagnolo di ritirare le truppe dall’Iraq, dichiarò
per ultimo “un colpo maestro per al-Qaeda e una vittoria straordinaria per il terrorismo in generale”.

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In un altro articolo del Washington Times (giugno 2005) Arostegui incolpa Chavez di incoraggiare il Movimento per il Partito Socialista Boliviano, al
quale attribuisce “una agenda estremista anti-americana”. Scommetto che per Pat Robertson sia la prima fonte d’informazione sul Venezuela.
Scommetto nuovamente che il leader fascista Cristiano crede fermamente nella disinformazione che mette in giro. Nel caso Bolton, scommetto che
sappia che è tutto falso, ma i Neocons credono nella vendita di “nobili menzogne” per ottenere dei finali eroici.

I Neocons (solitamente anti-religiosi Machiavelliani che amano definirsi “i saggi”) in conformità con la filosofia politica di Leo Strauss, fanno uso dei
“gentiluomini” per ottenere i loro scopi. Per ultimo, come osserva la studiosa e critica di Strauss Shadia Drury: “Amano l’onore e la gloria. Sono i
più suadenti nei confronti delle convenzioni della loro società, cioè l’illusione della caverna [Platone, Repubblica]. Sono profondi credenti in Dio,
nell’onore e negli imperativi morali.”

I “saggi” hanno disseminato menzogne sistematicamente. Hanno fatti progetti accuratamente. Fino a qui la loro filosofia dovrebbe essere chiara. Se
la CIA o la DIA non ti raccontano i “fatti” si devono prendere provvedimenti, tenerli in panchina, discreditarli e creare una fonte alternativa di
informazione (l’Office Of Special Plans, che il congresso non ha ancora investigato). Nel caso dell’Iraq, si alimenta quell’ Ufficio con utili
bugie ottenute tramite Ahmad Chalabi e compari, recapitate al pubblico credulone da amichevoli agenti della stampa come Judith Miller. A metà strada
tra te stesso e le masse per le quali si prova solo disprezzo, ci sono i “gentiluomini” come il presidente idiota, la cui vanità e fondamentalismo religioso
si sfrutta metodicamente e il Rev. Robertson il cui tele-evangelismo vince sul cuore del paese, meravigliosamente ignorante e impressionabile.

E’ buon senso usare un “giornalista” come Arostegui per diffamare il Venezuela, e aver fatto tastare le acque da Robertson sull’argomento assassinio
di Chavez. Buon senso, cioè, se si accetta il progetto, e si vuole fare cadere un governo formalmente eletto e riassicurare l’egemonia americana in tutta
una America Latina sempre più anti-imperialista. Robertson viene dipinto come un pazzoide anche da altri commentatori, ugualmente pazzi e pro-guerre
di Bush , perché ha sostenuto chiaramente l’assassinio violando le leggi degli USA. Ma non è l’autore delle accuse che diffonde ai suoi parrocchiani,
in supporto alla sua fatwa omicida. Coloro che fanno pressione per una azione nei confronti del Venezuela sono gli stessi che fecero pressione
sull’Iraq, e che vogliono un attacco all’Iran – in special modo nel Ministero della Difesa, e nell’Ufficio del Vice Presidente. Mentre si distanziano
leggermente (comunicando alcun senso di vero obbrobrio morale) dai predicatori assetati di sangue, devono gioire del fatto che se anche la gente si
rivolta contro Bush e le sue guerre, degli opinion –makers potenti e fidati dimostrano a tutt’oggi sostegno per tutta una gamma di opzioni sulle arti
oscure per affrontare i nemici (indi nemici di Dio) dell’America.

Gary Leupp è Professore di Storia alla Tufts University e Professore associato di Religione Comparata. E’ autore di “Servants, Shophands and
Laborers in the Cities of Tokugawa Japan”; “Male Colors: The
Construction of Homosexuality in Tokugawa Japan”; e “Interracial intimacy in Japan: Western Men an Japanese Women, 1543-1900”. Ha anche
contribuito con Counterpunch con la cronaca “Imperial Crusades” delle guerre in Iraq, Afghanistan e Yugoslavia.

Per contattarlo: [email protected]

Fonte:www.counterpunch.org
Link:http://www.counterpunch.org/leupp08302005.html
30.08.05

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di LAURA

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