DAL 2002 SULLA TERRA RISPETTO ALL’OCEANO
DI ROY W. SPENCER
drroyspencer.com
Nell’esaminare i “cloud feedback” [effetto albedo delle nuvole] sull’oceano con gli strumenti [di misura] del bilancio radiativo terrestre (Earth Radiation Budget) del sensore CERES, ho pensato di dare una rapida scorsa al rapporto reciproco delle variazioni di temperatura della bassa atmosfera rispettivamente sulla terra e sull’oceano. Parte del mio interesse deriva dal recente inverno freddo negli Stati Uniti e in Europa, che ad alcuni è sembrato strano, dato che ultimamente le nostre temperature globali medie si stanno facendo piuttosto calde.
Il seguente grafico mostra le variazioni della temperatura troposferica sulla terra rispetto all’oceano a partire dalla metà del 2002 secondo le misurazioni del sensore AMSU sul satellite Aqua.
Ho circoscritto i calcoli tra le latitudini 60N e 60S, il che rappresenta l’86,6% della superficie totale della terra. Queste sono anomalie medie di 31 giorni giorno per giorno (allontanamenti dal ciclo stagionale medio).
Nel quadro generale, sono stato un po’ sorpreso di notare che essenzialmente non c’è in media alcun divario temporale tra le variazioni di temperatura di terra ed oceano. La correlazione tra le due curve è +0,63 con un ritardo temporale di zero giorni. Mi sarei aspettato che i cambiamenti oceanici precedessero quelli terrestri, dato che solitamente pensiamo che siano gli eventi di surriscaldamento o raffreddamento dell’oceano a guidare le aree terrestri piuttosto che non viceversa.
Vediamo inoltre che il recente inverno rigido negli USA e in Europa non riflette le aree terrestri globali, cosa che non ci sorprende molto, dato che tali regioni rappresentano solo circa il 5% della superficie terrestre.
Mi interessava particolarmente la causa dell’evento di raffreddamento globale del 2007-2008, che ho cerchiato nel grafico sopra. Avevo presunto che si trattasse principalmente di un fenomeno oceanico, ma come si può vedere, anche le aree terrestri sono state interessate in modo analogo.
La differenza tra la curva oceanica e quella terrestre è mostrata nel prossimo grafico, insieme ad un’approssimazione polinomiale di secondo grado dei dati. Sembra esserci un cambiamento a bassa frequenza di questa relazione, con svariati anni in cui la terra è più calda dell’oceano che ora stanno passando [ad una situazione] in cui è l’oceano più caldo della terra. Non ho alcuna spiegazione ovvia da offrire per questo fatto.
E se vi state chiedendo quanto siano reali le oscillazioni della temperatura mostrate sopra, ho anche calcolato le variazioni della temperatura atmosferica oceanica (curva blu, primo grafico) dai dati AMSU situato su un satellite completamente diverso – il NOAA-15 – e ho visto che effettivamente le curve di Aqua e del NOAA-15 erano indistinguibili.
[Il motivo per cui l’analisi di cui sopra è limitata al periodo che inizia dal 2002 è che Aqua è stato il primo satellite mantenuto in orbita. I satelliti precedenti avevano orbite decadenti, che nel corso degli anni causavano un cambiamento dell’ora locale di osservazione, che provocava uno spostamento a lungo termine delle temperature sulla terra a causa del forte ciclo giorno-notte nella temperatura].
Roy W. Spencer, Ph. D.
Fonte: www.drroyspencer.com
Link: http://www.drroyspencer.com/2010/05/global-tropospheric-temperature-variations-since-2002-over-land-versus-ocean/
1.05.02010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI