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La Redazione

 

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UW – UNCONVENTIONAL WARFARE

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A cura di Davide
Il 19 Luglio 2011
185 Views
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DI URIEL FANELLI
keinpfusch.net

Nello scontro economico in atto, secondo me si sta dimenticando qualcosa. Nel senso che se ci proponiamo di uscire dalla pozza in cui ci troviamo con puri economici difficilmente riusciremo. In passato, quando succedevano scontri economici capaci di portare disastri, i governi iniziavano a mettere in moto le diplomazie per scongiurare maggiori danni (ai tempi: guerre convenzionali), e dopo aver trovato un accordo (quando si trovava) in genere si legiferava per porre fine ai disastri. Con questo intendo ricordare un concetto molto chiaro: i problemi economici e finanziari POSSONO distruggere le relazioni diplomatiche tra paesi, a prescindere dalle ragioni dei problemi stessi.

Nella foto: David Petraeus che assumerà a giorni la direzione della Cia riceve la “Croce d’Oro” dal ministro della difesa Ignazio La Russa (Roma, 9 giugno 2011)

Si tratta di un fatto storico molto comune, che e’ stato superato alla voce “guerra” semplicemente dalla concezione generale del diritto internazionale, ovvero che per iniziare una guerra occorra:

  1. Essere aggrediti.
  2. Intervenire in difesa di un alleato se previsto da un trattato.
  3. Avere l’autorizzazione dell’ ONU.

Ora, il problema e’ che io non sto parlando di guerra. E’ ovvio che abbiamo definito i casi nei quali non ci possa essere guerra, ma questo non inficia il fatto che la gestione dei trattati e la gestione dei rapporti diplomatici sia garantita.
Con questo intendo dire che l’ ONU ha dato limiti molto stretti al deterioramento possibile nei rapporti tra nazioni quando si tratti di farsi la guerra, ma se cerchiamo nel diritto internazionale per quali ragioni e’ permesso deteriorare i rapporti diplomatici, lo scenario cambia: i rapporti diplomatici sono generalmente curati dalle parti.
Adesso torniamo indietro: fino a quando e’ possibile considerare aggressione (o meno) un atto di devastazione puramente economico? Sappiamo che, per esempio, nella nuova dottrina militare USA gli attacchi informatici ad infrastrutture essenziali vengono considerati degli attacchi militari, ascrivibili al JP 2-01.2 della dottrina militare americana. Così, se attaccate i computer di una rete elettrica avete compiuto un atto di UW, e siete bersagli legittimi di un contrattacco.

Ma e’ interessante notare, [dal documento della difesa strategica USA], la definizione di “sovversione”:
subversion —  Actions designed to undermine the military, economic, psychological, or  political strength  or morale of a governing authority.”
E ancora, JP 1-02:

subversive political action —  A planned series of activities designed to accomplish  political objectives by influencing, dominating, or displacing individuals or groups who  are so placed as to affect the decisions and actions of another government. 
Che cosa voglio dire? Voglio dire che, stando a queste definizioni (che non contengono necessariamente il nome di una autorita’ nazionale committente, cioe’ non necessitano che sia un governo a fare queste cose), quello che sta succedendo sui mercati e’ un EVIDENTE, LAPALISSIANO CASO DI UNCONVENTIONAL WARFARE.
Ora, perche’ e’ così importante definire che si tratti di un caso di UW?
Perche’, vedete, con la nostra Costituzione e’ quasi impossibile uscire dalla NATO. E così e’ quasi impossibile mandar via le basi americane dal paese.
C’e’ un modo molto semplice di farlo, oggi, ed e’ quello di accusare USA e UK di stare facendo UW contro il paese. Nel qual caso, se il parlamento decidesse che gli attacchi al debito siano UW, a suo insindacabile giudizio, ci sarebbero le condizioni giuridiche per dichiarare finito il trattato NATO, per inadempienza USA. Dal territorio USA, infatti, partono azioni di UW, ed e’ libera interpretazione del parlamento decidere se queste cose siano UW o meno, e quindi siano sufficienti a dichiarare concluso il trattato per inadempienza altrui.
Vista la definizione di UW che fanno gli USA, del resto, sarebbe sufficiente citare la LORO definizione di UW, per poterla scampare in qualsiasi sede di giuria internazionale. Se il warfare economico dovesse uscire dalla lista degli UW con una sentenza, cioe’, gli USA finirebbero di avere la giustificazione per fare un sacco di cose che fanno.
Ma non e’ necessario arrivare a tanto. Usando questa definizione, per dire, e’ possibile rimanere nella NATO ma uscire dal  sistema integrato, il che significa essenzialmente armarsi come ci pare (e da chi ci pare) e/o uscire dal comando (cioe’ mandare via le basi) e questo implicherebbe una perdita sostanziale di capacita’ strategica.
Voi direte: ma perche’ fare una cosa simile?
La risposta e’ semplice: perche’ se non hai speranze sul piano economico (e no, contro degli Hedge Fund non ce l’abbiamo), non e’ detto che lo stesso avvenga in una trattativa politica. Se cominci a buttare sul piatto le forniture militari NATO in Italia, la presenza di basi di ascolto nel Mediterraneo e i rapporti diplomatici i rapporti di forza NON sono esattamente privi di speranza.
Spostare sul piano diplomatico la cosa, cioe’, e’ secondo me l’unica speranza di far finire lo stillicidio, che altrimenti continuera’ per mesi e mesi (a meno di crolli del deficit USA). Gli HEDGE hanno molti soldi da buttare (esattamente quanti gli pare di averne, visto che col meccanismo della leva stampano dei surrogati di soldi) e la loro azione e’ amplificata dal mondo dei software di borsa che prendono decisioni automatiche: tu vendi dieci, loro vendono cento automaticamente, e il prezzo crolla. Così tu compri, e poi aspetti che il prezzo ritorni normale.
Qualcuno pensera’ che pur di non perdere le basi gli USA possano reagire male. Scordatevelo: hanno rinunciato alla campagna di Libia perche’ i missili costavano troppo, non hanno soldi per campagne militari. 
Che cosa potrebbe fare un governo (quello italiano ma anche un governo europeo qualsiasi: oggi gli Hedge hanno attaccato anche Germania e Francia) e’ semplice:
  1. Dichiarare che gli attacchi economici che partono dal territorio americano sono UW, e che se il governo americano non li ferma di fatto ne assume la paternita’. Questo e’ nel campo delle opinioni, e i parlamenti in questo sono sovrani. La definizione di UW, infatti, e’ abbastanza vasta.
  2. Dichiarare che, in quanto azioni di UW, se il governo USA non interviene, si considera violato il trattato NATO e si pone fine ai suoi termini, dalle policy per l’acquisto e sviluppo di armi, alla presenza di basi militari, alla cooperazione nell’intelligence.
  3. Chiedere ai parlamenti (che in tal caso sono adeguatamente indottrinati) di legiferare in merito.
  4. Le relazioni diplomatiche sono rovinate, e quindi procedono al lumicino.
  5. A quel punto i politici (e non i finanzieri) si siedono ad un tavolo per trovare un accordo. Il quale magari prevede il mantenimento delle basi da un lato e la sospensione delle attivita’ devastanti dall’altro.

A quel punto gli USA e UK sono ad un bivio. Se rispondono “per noi va bene che avvenga quello che avviene”, automaticamente il parlamento ha la scusa per uscire unilateralmente dalla NATO (cosa che altrimenti Germania e Italia non possono fare da costituzione, per dire, e i francesi non possono fare senza una ragione pratica), dichiarandola violata dagli anglosassoni.
Se rispondono “alt, trattiamo” e’ possibile chiedere loro un ridimensionamento degli Hedge e della loro azione.
Ovviamente, e’ possibile applicare la cosa anche ad altri enti. Il WTO, per esempio, e’ una creatura assai fragile, piu’ di quanto si crede, e l’uscita di un paio di paesi dell’ area euro sarebbe praticamente una tomba per il trattato. 
Ma il problema di fondo e’ che si deve riaffermare, se si vuole che i governi nazionali abbiano un senso, che una pessima condotta economica PUO’ DETERIORARE I RAPPORTI TRA NAZIONI,  E NON E’ SOLO QUESTIONE DI LIBERO MERCATO.
Non sarebbe un caso strano, almeno storicamente parlando. Non c’e’ stato deterioramento delle relazioni diplomatiche che non sia stato causato da questioni economiche, per cui non ci sarebbe nulla di strano. Del resto, in ultima analisi non si puo’ neppure pretendere che un governo stia a guardare la distruzione del proprio paese senza prendere provvedimenti di tipo politico e diplomatico.

  Che cosa, quale dottrina dovrebbe prevenire che simili azioni distruggano i rapporti diplomatici tra stati? Qualcuno mi sa dire come si chiami una dottrina che costringa un governo nazionale a rimanere fermo mentre da un paese straniero parte un attacco che distrugge la tua nazione? Facendo presente che un disastro del debito inficerebbe anche il budget militare, e quindi la capacita’ difensiva, e’ davvero cosi’ facile dimostrare che non sia un atto di UW?

Sia chiaro, non e’ nemmeno necessario che ci si arrivi. Basta nominare l’idea che i rapporti si deteriorino e mettere in dubbio il trattato NATO, e la botta che riceve il dollaro e’ così forte che devono trattare. Basta annunciare la sospensione di ordinativi militari e la borsa americana crolla. 
In definitiva, non ci vuole moltissimo a spostare il problema dalla finanza alla politica. 
E prima o poi, se non lo facciamo noi, lo fara’ qualcun altro in Europa.  Perche’ non iniziare, allora?

Uriel Fanelli
Fonte: www.keinpfusch.net
Link: http://www.keinpfusch.net/2011/07/uw-unconventional-warfare.html
19.07.2011

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