DI GUSTAVO PIGA
gustavopiga.it
“Se proprio deve morire, conviene fare il marco e tenerci l’euro”
Purtroppo il Corriere della Sera intervista personaggi che poco contribuiscono alla causa europea. Non che non si abbia diritto di parola, ma uno si aspetterebbe di sentire voci giovani e europeiste in un momento di difficoltà come questo.
Tristissima l’intervista a Roland Berger (file Pdf), consulente tedesco anche lui preda della smania di cacciare la Grecia dall’Europa e sostenitore degli investimenti pubblici di lungo termine, quelli che aiuteranno l’economia tra 3-4 anni di qualche decimo di PIL, quando tutti i giochi saranno ormai chiusi. L’obolo all’Europa del Sud, ormai la chiamano così, l’”Europa del Sud”.
Agghiacciante il titolo: “sono falliti, ne abbiamo parlato anche troppo”. Non vi devo spiegare perché è agghiacciante.
Cresce dunque il sentimento, presso alcune élites (anche ma non solo tedesche) minoritarie ma purtroppo influenti per non sappiamo quale motivo, che la Grecia “deve rassegnarsi” ad abbandonare l’euro. Stupide élites che non sanno guidare nessuno. Come se negli Stati Uniti, dove c’è pure il vantaggio di un lingua comune e la conseguente mobilità del lavoro, la California dicesse all’Alabama: “esci dagli Stati Uniti, sei uno Stato razzista, sei diverso, non ti sei uniformato negli ultimi 100 anni (non 10…) alla produttività degli Stati ricchi ed operosi”.
Guardate che non sto argomentando l’ovvio e cioè che gli spread italiani peggioreranno se la Grecia esce perché a quel punto si sarà mostrato che “tecnicamente” si può fare, di passare dall’euro alla dracma e alla lira. No, sto solo dicendo l’ovvio, che una Unione non è un club, come invece si è permesso di dire il Sig. Barroso. Che solo per questo dovrebbe rassegnare le dimissioni da Presidente della Commissione europea. In una unione, ci si aiuta a vicenda per uno scopo comune.
Ora un ultimo punto. Se deve morire l’euro, e prego che non muoia perché poi l’Unione sarà ferita forse a morte, meglio che muoia senza causare troppo dolore. Se deve morire, meglio tenersi la Grecia e l’euro e lasciare andare la Germania con il suo marco.
Perché dico questo.
Perché se dovesse uscire la Grecia (e fermiamoci qui) la gazzarra contrattuale che si creerebbe (e che farebbe ricchi tanti studi di avvocati) sarebbe immensa perché la Grecia intenderebbe ripagare i suoi debiti uno a uno in dracme (svalutate), mentre gli investitori esteri chiederebbero di essere rimborsati in euro. Una battaglia senza fine, devastante per tutti.
Se la Germania uscisse, invece, il marco si apprezzerebbe immediatamente ma i crediti in euro dei tedeschi, anche se pagati in una valuta deprezzata, sarebbero sempre rispettosi delle promesse iniziali (“ti pagherò in euro”) mentre i debiti in euro dei tedeschi sarebbero facilmente rimborsabili dai vincitori germanici con una valuta forte. Molto minori le tensioni, volete mettere?
In che mondo vivremmo poi? Certo l’export tedesco andrebbe un po’ in affanno, ma dopo tutti questi guadagni di questi anni il dramma per la Germania sarebbe limitato. L’export del Sud riceverebbe la boccata d’ossigeno per fermare i suicidi.
E poi i tassi d’interesse. Crescerebbero in termini nominali quelli del sud, nella convinzione certamente corretta di una maggiore inflazione attesa di un gruppo di paesi meno anti-inflazione della Germania, ma al netto dell’inflazione i tassi d’interesse reale sarebbero uguali. Anche perché con la svalutazione e l’inflazione dell’euro conseguente all’uscita del marco crollerebbero i nostri spread a causa di probabilità di default dell’Italia molto minori.
Cara Germania, pensaci bene, rimani nell’euro facendo uno sforzo di divenire più europea. Altrimenti, ci riproveremo presto, non ti preoccupare, partendo da tassi di cambio ragionevolmente più equilibrati. E senza sprecare 10 anni a parlare a Bruxelles di cose che non servono a nulla, come Germania e altri hanno voluto, ed a fare trucchi contabili da tutti approvati, ma facendo sin da subito le riforme che servono all’Europa, tutti insieme. Voi quelle che non avete ancora fatto. E noi quelle che dobbiamo ancora fare. Insieme di nuovo. Uniti.
Gustavo Piga
Fonte: www.gustavopiga.it
Link: http://www.gustavopiga.it/2012/se-proprio-deve-morire-conviene-fare-il-marco-e-tenerci-leuro/
12.05.2012
Titolo originale: “Se proprio deve morire, conviene fare il marco e tenerci l’euro”