Di Jack Bingham
LifeSiteNews
L’8 di ottobre, un membro della Guardia Svizzera che ha perso il lavoro dopo aver rifiutato il vaccino per la COVID-19 (prodotto utilizzando cellule di feti abortiti), ha scritto una lettera aperta ai funzionari vaticani, criticandoli in merito all’obbligo vaccinale da loro imposto.
“Quanti dei miei cari colleghi hanno purtroppo ceduto ad un trattamento medico al quale non hanno dato il loro pieno consenso, costretti con la forza, per riacquistare la loro libertà? Per me, è fondamentale difendere la Libertà con determinazione”, ha scritto Pierre-Andre Udressy.
“Perché dovrei costringere me stesso a fare qualcosa che so essere assurda? Chi potrebbe costringermi?”, ha chiesto retoricamente.
Udressy, una delle tre guardie svizzere che hanno perso il loro lavoro a Città del Vaticano e sono dovute tornare in Svizzera dopo aver rifiutato il vaccino, ha descritto l’obbligo vaccinale del Vaticano come “scandaloso” e “inumano” e ha dichiarato che, come cattolico praticante, ha l’obbligo morale di evitare trattamenti medici collegati in qualche modo con le pratiche abortive, come le iniezioni sperimentali COVID-19.
“La Congregazione per la Dottrina della Fede afferma chiaramente che i vaccini illeciti, preparati con cellule di feti umani abortiti, devono essere combattuti, pur ammettendo poi che, in caso di necessità il loro uso potrebbe essere accettato”, scrive Udressy.
“Come cattolico che segue il Magistero, ho il dovere di lottare contro le scelte vaccinali della Città del Vaticano? Se si leggono i documenti citati, si deve rispondere di sì”, ha aggiunto.
Approfondendo il punto cruciale, Udressy ha spiegato che, dal suo punto di vista, il Vaticano non solo ha la mano pesante, ma tradisce i Cattolici e gli insegnamenti ufficiali della Chiesa.
Andando nei dettagli, Udressy cita l’Evangelium vitae di Giovanni Paolo II, secondo cui “I medici e i padri di famiglia hanno il dovere di ricorrere a vaccini alternativi (se esistono), (cfr. Giovanni Paolo II, Evangelium vitae, n.74), facendo pressione sulle autorità politiche e sui sistemi sanitari affinché siano resi disponibili vaccini diversi, scevri da problematiche morali”.
“Dovrebbero ricorrere, se necessario, all’uso dell’obiezione di coscienza per quanto riguarda l’uso di vaccini prodotti con linee cellulari provenienti da feti umani abortiti”.
Tenendo conto di questo insegnamento, Udressy ha deplorato la posizione assunta dalla Chiesa, dicendo: “Ciò che è ancora più spaventoso è la negligenza nei confronti della Vita, proprio dove la Vita dovrebbe essere difesa! In una situazione così drammatica, la gente non si aspetterebbe altro che un sostegno spirituale: in una tale crisi solo la Fede potrebbe permettere di accettare la situazione.”
“La situazione è stata certamente difficile da gestire: ci sono state minacce da parte dei governi, ma, in molti luoghi, le autorità ecclesiastiche hanno improvvisato e sono queste stesse autorità ecclesiastiche che hanno rifiutato di portare un aiuto spirituale a chi ne aveva bisogno. Il Vaticano ha dato questo esempio,” ha detto.
Attualmente, tutti i vaccini COVID-19 disponibili usano linee cellulari raccolte da feti abortiti nei loro processi di sviluppo o di test. Un dato di fatto, denunciato dalla whistleblower di Pfizer Melissa Strickler a Project Veritas e LifeSiteNews, che è stato nascosto e minimizzato dai dirigenti della casa farmaceutica con l’intenzione di rendere le iniezioni maggiormente accettabili ai religiosi.
Continuando, Udressy definiscel’appoggio del Vaticano all’obbligo vaccinale come “il più grande scandalo” e afferma che la gerarchia “è arrivata al punto di sopprimere il sostegno spirituale e sacramentale e ad abbandonare le persone in difficoltà”.
Nella sua conclusione Udressy afferma: “Quello che è certo è che, in tutto questo, ciò che stiamo vivendo non ha nulla di umano e tanto meno di cristiano, ed è veramente intollerabile vedere la santa Città del Vaticano arrivare a questo punto!”
“Che San Michele si degni di proteggere e difendere sempre la Città Santa!
Udressy non è solo nella sua opposizione per motivi religiosi ai vaccini COVID-19. Anche ecclesiastici di alto livello, come l’arcivescovo Carlo Maria Vigano e il vescovo Athanasius Schneider, hanno espresso la loro opposizione ai vaccini contaminati dall’aborto.
“La voce del sangue dei bambini non nati sta gridando a Dio dai vaccini contaminati dall’aborto, dalle medicine contaminate dall’aborto”, aveva detto il Vescovo Schneider in un discorso di febbraio.
“Quindi dobbiamo protestare contro tutto questo e iniziare un nuovo movimento nella farmaceutica, nella medicina, senza alcuna connessione, nemmeno la più remota, con questi crimini”, aveva dichiarato.
Jack Bingham
Fonte: https://www.lifesitenews.com
18.10.2021
Scelto e tradotto da NICKAL88 per comedonchisciotte.org