DI DIEGO FUSARO
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Non sono di SEL, partito tra quelli che peraltro ritengo tra i peggiori oggi esistenti: SEL e Vendola pensano che il massimo di emancipazione possibile sia il matrimonio gay. Il comunismo, per costoro, non è più Marx, ma Vladimir Luxuria. Si tratta, ovviamente, dell’ennesima presa in giro ai danni dei giovani precari, disoccupati e senza diritti sociali: al danno della miseria cui sono costretti dalla struttura capitalistica si aggiunge la beffa della sovrastruttura della sinistra, che ripete loro che l’emancipazione non è la lotta per il lavoro e per i diritti sociali, ma il matrimonio gay, l’eutanasia e magari anche la possibilità di cambiare chirurgicamente sesso.
Ad ogni modo, precisato il mio disgusto per SEL (momento culminante del serpentone metamorfico PCI-PDS-DS-PD), do la mia piena solidarietà a Marco Furfaro (1), volgarmente preso in giro da Barbara Spinelli e dall’orrenda generazione dei Sessantottini, la più sciagurata dal tempo dei Sumeri ad oggi. E’ l’orribile generazione passata dal’universalismo proletario all’universalismo imperialistico con bombardamento etico incorporato.
Sto esagerando? Non credo. Si consideri la biografia di Massimo D’Alema e se ne avrà una triste conferma: sì, la biografia di colui che nel 1968 si agitava scompostamente per il proletariato e che nel 1999, altrettanto scompostamente, si agitava in nome del bombardamento del Kossovo. Si tratta di una generazione di falliti e di ‘ultimi uomini’ (Nietzsche) che, non di meno, continua a ipotecare – chissà per quanto tempo ancora – il futuro delle nuove generazioni.
Diego Fusaro
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9.06.2014