DI MIGUEL MARTINEZ
Kelebek
Uno, non so quanto la vittoria di Barack Obama indichi il tramonto del razzismo. Dopo quello che i repubblicani hanno fatto agli Stati Uniti – non parliamo del resto del mondo – la gente avrebbe anche votato per un marziano tutto blu.
Due, Barack Obama ha decisamente una faccia più simpatica di John McCain.
Se ce l’hanno messo, quindi, è perché gli Stati Uniti devono fare la faccia simpatica al mondo.
E questo vuol dire che gli Stati Uniti ascoltano il mondo, o almeno devono far finta, per la prima volta da quando gli inglesi incendiarono la città di Washington nel 1814.
A seguire: “La vittoria di Barack Obama. Nessuna illusione”, di Carlo Gambescia
Se gli Stati Uniti ascoltano il mondo, è perché il mondo ha saputo farsi ascoltare.
Non tramite petizioni in rete, appelli o sfilate con palloncini. Se fosse per la brava gente politicamente corretta, avremmo alla presidenza una trionfale Bush III (Jenna o Barbara, a voi il sondaggio).
A volte, per dialogare con i sordi, bisogna parlare un po’ forte.
Magari sotto forma di razzi, improvised explosive devices, autobombe e altri strumenti che orecchie poco abituate sanno percepire. Ci mettono un po’, ma per fortuna di tutti, alla fine sentono anche loro.
Un cordiale ringraziamento a tutti gli anonimi ma coraggiosi elettori afghani e iracheni di Barack Obama.
Miguel Martinez
Fonte: http://kelebek.splinder.com
Link: http://kelebek.splinder.com/post/18951187/Un+ringraziamento+mondiale
5.11.08