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L’assassinio di Nicola Calipari

DI ELI STEPHENS

Nei giorni scorsi è stato pubblicato quanto segue:
“E’ stato riferito che i soldati USA, coinvolti nella sparatoria contro un agente e una giornalista italiani il mese scorso a Bagdad, sono stati prosciolti da ogni accusa di avere trasgredito alle regole.
La vettura si trovava a circa 120 metri dal posto di controllo quando i soldati hanno acceso i fari per farla fermare. Poi, quando la macchina si trovava a 82 metri di distanza, hanno sparato dei colpi di avvertimento, infine, a 59 metri hanno fatto ricorso al fuoco di arresto. Calipari è rimasto ucciso e la Sgrena ferita.”

Sgrena ha riferito alla CBS che la vettura andava a 48 km/h. Una vettura che marcia a 48 km/h percorre 13 metri al secondo. Così, secondo la versione dei militari, i colpi di avvertimento sarebbero stati sparati dopo 2,7 secondi dall’accensione delle luci, e quelli di arresto dopo 2,3 secondi. Se la versione USA corrisponde al vero, e quindi la macchina stava andando veramente a “alta velocità”, mettiamo generosamente 72 km/h, cioè 20 metri al secondo, allora i tempi si ridurrebbero a 1,8 secondi fra l’accensione delle luci e gli spari di avvertimento e a 1,6 secondi fra l’avvertimento e gli spari fatali.

Adesso bisogna tenere conto delle variabili, per esempio i tempi di reazione fra una percezione di pericolo e la sua contromisura, diciamo 1,5 secondi, cioè il tempo necessario per percepire il segnale di avvertimento e premere il pedale del freno. Questo significa che, secondo la versione dei militari, i colpi furono sparati meno di 0,3 secondi dopo che il veicolo aveva cominciato a rallentare, ammesso che l’autista fosse stato molto attento e avesse capito subito che le luci di avvertimento erano un segnale di arresto.

Però 0,3 secondi sono una misura sopra valutata, perché chi ha sparato, a sua volta, ha bisogno di un tempo di reazione fra il cercare di capire se la macchina stava rallentando oppure no e prendere le adeguate contromisure. Così risulta che si è premuto il grilletto prima ancora che fosse possibile capire se la macchina stava rallentando oppure no. In conclusione, ammesso che i colpi di avvertimento avessero avuto un significato, in ogni caso i colpi mortali di arresto sono stati sparati prima ancora che l’ avvertimento avesse potuto avere un qualche effetto.

Su questa base i militari USA si sono “autoassolti” da ogni accusa.

Fonte: http://www.counterpunch.org/
18/04/2005

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Vichi

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