DI WAYNE MADSEN
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È stato accusato di istigare gli attacchi di piromani nel suo paese per accrescere la sua popolarità prima delle elezioni; è stato contestato dall’ex presidente cubano Fidel Castro, che ha detto che “sta impazzendo” e che non ci si può fidare di lui, dato che ha il controllo del bottone nucleare; sta facendo pulizia etnica nel suo paese; è coinvolto in uno scandalo per aver ricevuto finanziamenti illegali da un’ereditiera miliardaria durante la campagna elettorale; è sospettato di essere un agente dei servizi segreti esteri; ha attaccato verbalmente il vicino Lussemburgo, che è la metà del Delaware e ha litigato pubblicamente con il presidente della Commissione Europea.
Non stiamo parlando di un dittatore del Medio Oriente o dell’ Asia Nord-Orientale, bensì del presidente francese, Nicolas Sarkozy. Sarkozy ha deportato i Rom dal suo paese e ha messo in discussione la “francesità” dei cittadini francesi discendenti di musulmani o arabi, una bella faccia tosta, considerando che lui stesso ha origini ungaro-ebree.
Nella foto: David Harris direttore dell’ American Jewish Committee premia il presidente francese con il “ Light Unto The Nations Award”. I media francesi hanno riportato che Sarkozy è da tempo un pezzo forte del Mossad israeliano, e che ha ricevuto il premio “Light Unto The Nations” dalla American Jewish Committee, per le sue politiche a favore degli Israeliani. L’unico vero alleato di Sarkozy, in Europa, è il volubile e neofascista Primo Ministro italiano, Silvio Berlusconi.
Sarkozy, consapevole di essere basso e privo di sex appeal, sembrerebbe vestire i panni di un tipo che usa la presidenza, il jet privato e le armi nucleari, per soccombere alle proprie mancanze, alla maniera di Napoleone.
Gira voce che il suo rivale, l’ex Primo Ministro e Ministro degli Esteri Dominique de Villepin, leader del nuovo partito, Republique solidaire, abbia attirato persino i dolci occhi della moglie di Sarkozy, la modella Carla Bruni, facendo sospettare che il megalomane presidente francese non sia buono a nulla.
De Villepin, che ha definito Sarkozy un “nano,” e ha affermato che il divorzio dalla sua prima moglie Cecilia, nonché i recenti problemi di coppia con Carla Bruni, dipendono dal fatto che nei pantaloni del presidente non ci sia niente che una donna possa trovare interessante, ha criticato la sua partecipazione alla guerra in Afghanistan. Quando era Primo Ministro, de Villepin aveva fatto pressione sul Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per non approvare la risoluzione della guerra in Iraq, diventando un bersaglio dei neoconservatori in Francia come all’ estero.
Gli osservatori delle Nazioni Unite hanno fatto notare che durante la sua visita all’ONU, Sarkozy si è dovuto alzare sulle punte, accanto agli altri leader mondiali.
Questa settimana ha cancellato una conferenza stampa per il summit dell’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
In perfetto “stile Hitler”, il presidente francese ha minacciato di appendere de Villepin a un uncino dal macellaio. In risposta, de Villepin ha affermato che non riesce a concepire come una bella donna come la Bruni possa essere sposata con un “buffone” del genere. L’avvocato di Sarkozy, Thierry Herzog, ha promesso al suo cliente la testa di de Villepin su un piatto d’argento.
Poiché il futuro politico di Sarkozy in Francia sta vacillando, il pericolo è che lui possa uscire completamente dai gangheri e minacciare gli altri paesi con la force de frappe, ovvero la forza d’urto. Sarkozy ha il dito sul bottone del terzo arsenale nucleare più grande del mondo, dopo gli Stati Uniti e la Russia. La triade nucleare francese è composta da missili installati a terra, sottomarini nucleari e bombardieri. Sarkozy è uno dei sostenitori della lotta contro l’Iran, dando supporto ai suoi alleati a Gerusalemme, fanatici quanto lui.
Mentre il mondo è costantemente esposto a ciò che dicono le grandi società e i media neoconservatori circa la minaccia nucleare rappresentata da Iran, Pakistan, e Corea del Nord, molto poco si dice della terza potenza nucleare del mondo, guidata da un individuo che ha attaccato verbalmente il Lussemburgo, che sta facendo pulizia etnica nel suo paese, cacciando via persone “non gradite” e che ha tentato di annientare de Villepin, suo rivale in ambito politico e in sex appeal, attraverso una causa non andata a buon fine.
Se nel 2012 Sarkozy orchestrasse una frode elettorale per assicurarsi un altro mandato all’Eliseo, come ha già fatto nell’ultima corsa contro il leader socialista Segolene Royal, il mondo dovrebbe smettere di pensare all’Iran, al Pakistan e alla Corea del Nord, e cercare invece di confiscare militarmente le armi nucleari alla Francia, poiché sono nelle mani di un soggetto che si crede la reincarnazione di Napoleone.
Se il partito di de Villepin, il vero erede politico di Charles de Gaulle, riuscisse a cacciare Sarkozy dal Palazzo dell’Eliseo, Parigi non sarà più la base preferita dei neoconservatori per le loro operazioni. La Francia, insieme a Russia, Turchia, Brasile, Venezuela, Argentina, e altre nazioni di mentalità analoga, può iniziare a controllare i neoconservatori a livello mondiale e riprendere il suo potere all’ ONU, alla NATO, a Washington, a Londra, a Ottawa, e a Berlino. Il WMR appoggia Dominique de Villepin come presidente della Francia e il suo partito Republique Solidaire. L’ Eliseo deve tornare nelle mani di una persona che davvero crede negli ideali di “liberté, egalité, et fraternité” e che non appoggia il razzismo e il fascismo. Vive la France sans Sarkozy!
Wayne Madsen è un giornalista investigativo e colonnista conosciuto a livello nazionale di Washington DC. È redattore ed editore del Wayne Madsen Report (disponibile su abbonamento).
Fonte: http://onlinejournal.com
Link: http://onlinejournal.com/artman/publish/article_6360.shtml
23.09.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di STEFANIA MICUCCI