DI MINCUO
comedonchisciotte.org
Accolgo la richiesta della Redazione e commento l’articolo di Mauro Bottarelli Le 20 “balle” del programma di M5S ripreso ieri da comedonchisciotte.org.
Devo fare 3 premesse.
1) Il valore del voto a Grillo non è tanto sui contenuti programmatici, quanto sull’essere un tentativo di un cambiamento culturale.
Questo l’ho già illustrato altrove, dicendo anche che un programma in senso stretto più o meno non esiste. Ci sono idee, volontà, sensibilità, concezioni ed esempi di comportamento che però vengono portati all’attenzione del pubblico per la prima volta in una campagna elettorale.
2) Il sig Bottarelli quindi sbaglia a mio avviso a fare una critica a un programma che programma non è, ma visto che riprende alcune proposte io rispondo, dicendo però che non è corretto scrivere “le 20 balle di Grillo” quando poi balle non sono, e peraltro su alcune pare essere d’accordo lui stesso.
Perché dunque titolare “le 20 balle di Grillo”?
3) Il comportamento dei lettori di CdC a fronte delle critiche di Bottarelli è forse la cosa più penosa, perché lui bene o male affronta degli argomenti, seppur polemicamente, e le risposte dei lettori invece sono solo offese alla persona, cioè a Bottarelli. Come se uno non potesse criticare delle proposte di Grillo nel merito. Questo la dice lunga sul cambio di cultura necessaria a questo Paese di bigotti, integralisti e tifosi.
Nel merito:
1) Sulla class action la proposta in generale è giusta e Bottarelli si contraddice subito dicendo che esiste già, ma è fumosa. Quindi non va bene. Inoltre fa riferimento agli USA dove ci sono stati usi impropri della class action e dove si cerca una regolamentazione migliore. E allora?
Dove risiede la logica del signor Bottarelli? Da nessuna parte sembra, perché: una class action è un sistema di difesa dei cittadini. Non c’è, anzi c’è un pateracchio qui. In USA c’è invece esperienza ma va migliorata. E allora, dove è la balla nel voler fare una buona legge sulla class action? Come esordio non è dei migliori per dimostrare una balla.
2) Il problema delle scatole Cinesi oltre che un problema particolarmente Italiano è un problema mondiale e Bottarelli fa riferimento alle intestazioni fiduciarie. Ma che significa? Se nessuno Stato si fa carico in sede Internazionale di richiedere un cambio di regole niente si farà.
Anche per il segreto bancario era così, ma non è più così.
3) Il problema di cariche multiple va visto alla luce di possibili conflitti di interesse. Se Bottarelli non comprende chieda e si informi prima di commentare, perché in altri Paesi questo è più regolamentato.
4) Per i piccoli azionisti. Semplicemente nominando dei rappresentanti che siano portatori di un certo numero di quote, quanto significativo sarà oggetto di discussione. Non si capisce cosa dica Bottarelli. Non si tratta quindi di signori nessuno, si tratta piuttosto che lui dovrebbe sforzarsi di dimostrare che vuole comprendere gli argomenti.
5) Per la legge Biagi io devo dire questo: che non c’è mai stata nessuna legge Biagi. Che era un’ottima legge, fatta da un’ottima, competente e molto lungimirante persona e nell’interesse dei lavoratori.
E condivido anche abbastanza la parte positiva che illustra Bottarelli.
Solo che ne hanno preso metà del progetto Biagi, senza la parte ammortizzatori sociali ecc… che è come dire prendo i costi e non i ricavi di un’azienda, e Biagi ci ha rimesso le penne e anche è oggetto di una damnatio memoriae che dura a tutt’oggi. Chi invece ha la responsabilità politica e morale di aver preso solo quella metà truffando Biagi e gli Italiani magari sta tra i critici o comunque nessuno l’ha mai toccato.
6) Bottarelli scende dal pero per le industrie alimentari, o la grande distribuzione, dicendo “chi vuole smantellarle?” Sono già mezze smantellate e una causa è l’EUR, l’altra i differenziali dei tassi. Poi la soluzione possibile è un’altra cosa, ma il problema esiste. Grillo segnala un problema che nessuno segnala, ma ripeto non esiste un programma di Grillo, nella mia opinione, esiste appunto rendere noto agli Italiani dei percorsi, dei problemi, delle realtà, di cui nessuno parla mai.
7) Condivido con Bottarelli che “gli incroci tra sistema bancario ed azionario” sono una dizione un po’ generica e un po’ puerile. Ma vorrei dirgli che esiste questa discussione in ambito Internazionale. A Grillo si può rimproverare la genericità, ma ho già detto che non è nella specifica competenza delle varie materie che va valutato Grillo.
8) Introdurre la responsabilità degli Istituti Finanziari sui prodotti proposti con partecipazione a perdite. Questa è una sciocchezza del Movimento di Grillo. E’ indifendibile. Invece è possibile migliorare ancora la chiarezza dei prospetti informativi e delle categorie che possono adire a determinati prodotti, cosa che già avviene peraltro. (Alcune obbligazioni ecc. non sono offribili a privati). Un’altra soluzione è prevedere l’assistenza di una terza parte per determinati prodotti o servizi complessi, se richiesti da privati. Tuttavia una Provincia o un’azienda che prende un prodotto non è immaginabile che possa dire “non sapevo”. Deve avere responsabilità lei. Se sono degli incompetenti devono non solo essere responsabili della perdita ma esserlo anche penalmente. Non si manda ad amministrare degli incompetenti e della gente perfino incapace di avvalersi di una consulenza quando non capisce. Non è ammissibile.
9) Sono d’accordo con Bottarelli, se riporta correttamente.
10) Acquisto società a debito. Non è nemmeno da proibire, è da fissare a che condizioni, ed è una questione Internazionale.
11) Tetto a stipendi….. Anche questa degli stipendi dei manager andrebbe da parte di Grillo meglio precisata. L’idea di un tetto non è comunque sbagliata o indiscutibile. Ma dovrebbe forse per equità essere generalizzata anche ad altre categorie. Un Benigni che prende 1,8 milioni per dire due caxxate in TV in due ore allora va bene? E’ una questione più generale a mio avviso.
12) Abolizione stock option. Non credo fosse quella la proposta ma quella che sia approvata con il benestare di rappresentanti dei piccoli azionisti. Sempre se sono portatori di una quota del capitale rilevante. In questo senso è sacrosanta. Non so se Bottarelli comprenda il perché.
13) L’abolizione dei monopoli è un problema complesso, detta come detta da Grillo non ha nessun valore se non di annuncio appunto che ci sono molti monopoli privati, che sono un’anomalia e un costo per la collettività, ma questo ripeto è la cosa principale di Grillo, e cioè sensibilizzare su una questione in modo semplice e diretto, perché la gente non ha percezione di queste cose.
14) Per l’energia ecc.. debbo ripetermi. Un enunciato generico come quello del M5S è un’idea generale di portare al centro dei problemi come il migliorare energia, ma non ha nulla di più. Non è un piano energetico. La risposta di Bottarelli vale però altrettanto.
15) Anche qui si tratta di un tema, una direzione, non un programma dettagliato. Ma tanti altri da 30 anni dicono di ridurre la spesa inefficiente ma non fanno mai dettagli precisi. In questo senso Grillo è criticabile altrettanto, e cioè non porta nessuna novità a un cattivo costume. Ma penso sia anche perché non hanno a mio avviso la competenza necessaria.
16) Vietare la nomina di persone condannate in via definitiva va bene anche a Bottarelli. Anche a me. Io personalmente peraltro sono contrario all’uso della giustizia per fini diversi.
Quindi quando dicono che un indagato deve dimettersi io sono fortemente contrario, perché in questo modo si dà un ulteriore ruolo e possibilità di abusi a qualunque PM, quando a mio avviso la Magistratura Italiana, peraltro pessima, è già fuori e di molto a ogni norma democratica e dovrebbe piuttosto essere riportata a un ruolo e a un controllo, compresa l’efficienza e il costo, pari almeno a quello di tutti gli altri Paesi civili.
17) Produzioni locali. Non obietta Bottarelli. Io devo ripetermi. Anche questa detta così è appunto un’idea, un auspicio, una volontà, condivisibili, ma non c’è nulla che si possa chiamare un programma. Quindi sarebbe criticabile come tante altre in realtà se uno volesse fare una critica a tutti i costi. Lui non la fa questa volta e in questo senso Bottarelli è un po’ incoerente.
18) No profit. Io qui sarei più cauto di lui. Alcuni no profit sono più o meno delle truffe.
19) Qui Bottarelli si dimostra poco informato. Gli HF e gli investitori non sono preoccupati di un taglio eventuale del debito, tutt’altro, e si sono anche espressi in taluni casi e hanno anche pubblicato dei papers, di grandi banche o società di analisi, consigliando anzi in questo senso.
20) Il ventesimo è analogo agli altri punti. L’idea è accoglibile e ha un valore. Poi non c’è altro, a parte l’idea.
Ma appunto ripeto e per concludere che Grillo questo ha portato: dei temi e delle idee da discutere e inoltre il M5S ha tenuto dei comportamenti coerenti specie in relazione ad onestà e impegno.
Qui sta la novità, a cui si devono aggiungere: quella di superare una contrapposizione sinistra/destra, e cioè la volontà di unire e non dividere, quella di cercare di promuovere una partecipazione politica che porti a decisioni man mano più dal basso, riducendo il monopolio di intermediazione dei Partiti, quella di iniziare a considerare una parte del tempo del tempo di ognuno a favore della collettività.
Quella che con un’elezione non finisce il compito di un Movimento e nemmeno l’impegno di un elettore, ma continuano con il controllo e l’informazione sull’attività di Governo. E infine quella che la politica non debba essere una professione a vita.
Non è poco.
Mincuo
Fonte: www.comedonchisciotte.org
22.03.2013