Ieri il presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha annunciato trionfalmente di aver sospeso “le licenze per la macchina di propaganda del Cremlino […] Russia Today e Sputnik, di proprietà statale, così come le loro sussidiarie, non saranno più in grado di diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Putin e per dividere la nostra Unione.” Anche RIA Novosti è coinvolto nella censura.
La decisione fa pendant con il clima di isterica russofobia che sta imperversando negli ultimi giorni, e che non ha avuto difficoltà a convertirsi in censura a tutto campo (informazione, università, spettacolo) per il fatto che un impianto militare di censura in Europa, come in tutto l’Occidente, c’era già, anche se trovava le sue ragioni scatenanti nella cancel culture e nella protezione delle minoranze razziali, culturali, sessuali.
Nulla di nuovo, dunque, se oggi noi cronisti abbiamo tre fonti in meno, peraltro di conclamata professionalità e qualità, e per chi voglia consultarle resta solo il VPN. Quella dell’UE è solo la formalizzazione di un attacco hacker pesantissimo compiuto contro i media russi già dal 26 febbraio, con gli “attivisti” di Anonymous che si rivelano stranamente essere sulla stessa linea politica dei resettatori globalisti, colpendo anche i siti ufficiali di Duma e Cremlino.
L’asse UE/NATO dimostra ancora una volta di essere il primo avversario della democrazia e della libertà d’espressione. Oggi Sputnik Italia ha rilasciato un comunicato:
❗️Tutte le informazioni sui blocchi/restrizioni a RT/Sputnik/RIA Novosti al giorno 04.03.2022:
🔸1. Dopo il divieto in UE, Sputnik ha smesso di trasmettere in Spagna, Francia, Germania e Grecia.
🔸 2.Nella notte tra il 2 e il 3 marzo, i siti di Sputnik in tutto il mondo hanno subito massivi attacchi hacker. Questa situazione si perpetua dal 26.02.
🔸3. L’UE ha vietato la trasmissione e la diffusione in Europa dei contenuti di RT e Sputnik. Nella soluzione si legge che le licenze e i contratti delle organizzazioni europee per la trasmissione e la diffusione dei contenuti di RT e Sputnik saranno annullati.
🔸4. I servizi di Google Discover e Google News hanno limitato la visione dei materiali di tutte le risorse del gruppo “Rossiya segodnya”.
🔸5. Meta (Facebook e Instagram) ha oscurato le app di tutte le risorse del gruppo “Rossiya segodnya”.
🔸6. Il canale YouTube di RIA Novosti non è visibile dal territorio dell’Ucraina.
🔸7. Ad un giornalista di RIA Novosti hanno revocato l’iscrizione alla conferenza sul gas di Vienna. Come motivazione è stato riferito che “gli organizzatori fanno parte di una compagnia americana”.
🔸8. L’Unione internazionale di pattinaggio (ISU) ha revocato l’accreditazione ai giornalisti di RIA Novosti per il campionato di pattinaggio artistico.
🔸9. Le app di RT e Sputnik non sono disponibili nell’App Store al di fuori della Russia.
🔸10. I rappresentanti permanenti dei paesi UE hanno approvato il divieto alle trasmissioni di RT e Sputnik.
🔸11. Google annuncia il blocco delle app connesse a RT e Sputnik nel Play Store in tutta Europa.
🔸12. Meta ha limitato l’accesso a Sputnik in tutta l’UE.
🔸13. I nostri account Facebook e Instagram non sono più accessibili dal territorio dell’UE.
🔸14. Microsoft ha annunciato il ban a RT e Sputnik: nelle notizie non verranno più mostrati i contenuti di RT e Sputnik, le relative app sono state cancellate dallo store ed è stata vietata la pubblicità di RT e Sputnik.
🔸15. I profili personali dei nostri giornalisti su Twitter ora sono etichettati come “media legati al governo russo”.
🔸16. I profili TikTok “sostenuti il governo russo”, tra cui RT e Sputnik, sono stati bloccati in UE.
🔸17. Google ha annunciato che bloccherà in Europa i canali YouTube legati a RT e Sputnik.
🔸18. Il sito Sputnik Moldova è stato bloccato dal Sistema di Sicurezza sull’Informazione del Paese. Al momento, la redazione sta continuando il suo lavoro ai nuovi indirizzi ru.md.sputniknews.com, md.sputniknews.com e ro.md.sputniknews.com.
🔸19. In Polonia e Repubblica Ceca sono stati bloccati i siti Sputnik Polska e Sputnik Czech.
🔸20. I canali Sputnik non sono disponibili sui social in Francia, sebbene sia ancora disponibile il canale Telegram @sputniknews_france.
🔸21. La Romania ha annunciato che entro fine giornata bloccherà i siti dell’agenzia Sputnik e la trasmissione dei canali RT.
🔸22. YouTube ha bloccato il canale Sputnik in russo nel territorio dell’Ucraina.
🔸23. È iniziato il blocco dei contenuti video del media estone sputnik-meedia.ee in UE.
🔸24. La pagina del servizio stampa dell’agenzia su Facebook, Twitter e Instagram ha ricevuto l’etichetta “Agenzia stampa governativa, Russia”.
❗️In caso di problemi ad accedere ai siti e social media Sputnik usa VPN.
✅Per aggirare la censura abbiamo trasferito i video presenti sul nostro canale Youtube sul canale Odysee e ti invitamo ad iscriverti➡️https://odysee.com/@SputnikItaliaVideo:5Unisciti: @SputnikItalia
Odysee (https://odysee.com/@SputnikItaliaVideo:5)
Sputnik Italia
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Prima Trump, adesso Putin. Quando si è nel mirino di coloro che si credono i padroni del mondo, establishment globalista, NATO e innominabili famiglie, la prima cosa che ti viene tolta è la voce. Sarà che i media russi costituiscono, per gli occidentali che vogliano sapere come realmente stanno andando le cose in Ucraina, l’unica versione dei fatti che possa smentire le palesi, grottesche menzogne che i “professionisti dell’informazione” ci stanno propinando senza alcuna vergogna.
MDM 04/03/2022