DI WALTER KURZ
Mentre abbiamo visto una grande copertura mediatica per i rischi geopolitici che possono derivare dall ‘Ucraina, non si è parlato abbastanza delle disastrose condizioni economiche e fiscali che questa nazione si trova a dover affrontare. Quando si scrive di uomini che combattono con le maschere in Ucraina orientale si vende molta più pubblicità che non scrivere dell’attività economica di una nazione. Malgrado ciò è l’economia, non l’esercito russo, che ha portato l’Ucraina sull’orlo del baratro. E tanto per essere chiari, molti dei problemi economici e fiscali di Kiev si potevano vedere già molto prima che cominciasse tutto quel baccano con la Russia (ne parlavamo già dal 2012).
L’Ucraina è ormai in recessione. Negli ultimi mesi il blocco dei suoi profondi legami economici con la Russia ha portato a interventi dolorosi. Le esportazioni del paese sono diminuite di circa il 19% rispetto allo scorso anno in termini di dollari e la percentuale dovrebbe continuare a scendere ancora. Un chiaro esempio delle sfide sulle esportazioni dell’Ucraina è l’azienda aerea Antonov, conosciuta non solo per i suoi grandi aerei da trasporto dell’epoca sovietica, ma anche per altri tipi di aeromobili.
Antonov: Una fabbrica di aerei
Appena è finita la cooperazione militare con la Russia, per la Antonov sono cominciati i guai. Si è trovata subito con un buco di bilancio da 150 milioni di dollari per il blocco dell’ordine degli aerei di medio raggio An-148 per l’Aeronautica russa. I russi troveranno qualcun altro che gli venda questi aerei, ma in un mercato aereo globale tanto aggressivo, sarà molto meno probabile che Antonov riuscirà a troverà un altro cliente.
Ecco alcuni indicatori chiave sul peggioramento della situazione in Ucraina:
1. Il PIL del paese è sceso di almeno il 5% dall’anno scorso e la crescita è destinata a peggiorare.
2. Le vendite al dettaglio in Ucraina stanno diminuenda ad un tasso mai visto, dall’inizio della crisi finanziaria.
3. La produzione industriale sta crollando.
4. La preoccupazione più urgente, tuttavia, è la valuta del paese, che è stata scambiata vicino ai minimi storici, a dispetto di tutti i controlli valutari. In effetti venerdì scorso la hryvna è crollata di oltre l’11%, non si era mai visto e Kiev non riesce più ad arginare la fuga dei capitali.
Intraday exchange rate (fonte: Bloomberg)
Chi ha vissuto in Ucraina d’inverno e conosce il suo clima, sa bene a fino a che punto può spingersi il freddo. Proprio per queste valutazioni, sono forti i dubbi che con la hryvnia si possa riuscire a comprare, dall’estero, il combustibile necessario per il riscaldamento e poi non è nemmeno chiaro se il governo avrà fondi per dare una assistenza sufficiente alla sua popolazione.
5. Il Tasso dell’inflazione ha superato il 14% e da qui schizzerà in alto nei prossimi mesi, se la moneta continuerà ad essere tanto debole. I salari reali stanno ormai al collasso.
6. Infine, la situazione fiscale dell’Ucraina è in disfacimento. Nei suoi tentativi di difendere la moneta, Kiev ha speso le sue riserve di valuta estera e solo aver potuto disporre di alcuni finanziamenti ricevuti dal FMI ha permesso al governo dell’Ucraina di mantenere una parvenza di ordine nei FX del mercato.
Inoltre, il livello del debito pubblico continua ad aumentare mentre il governo cerca di tenere ancora a galla il sistema bancario ucraino.
Fitch Ratings: – Il rapporto tra Debito Pubblico (comprese le garanzie comei passività NBU al FMI) e PIL è quadruplicato dal 2008, riflettendo il deprezzamento del cambio, i disavanzi di bilancio, la bassa crescita e i costi che non hanno permesso nessuna ricapitalizzazione né delle banche né di Naftogaz. C’è una alta dollarizzazione ed una esposizione in valuta estera, che rendono la solvibilità del governo, i bilanci delle banche e l’economia globale vulnerabili ad un forte deprezzamento.
Sono parecchi ormai gli economisti che credono che, dato il peggioramento della crisi economica, il problema del debito pubblico del paese sia diventato semplicemente insostenibile e che il default si stia sempre più avvicinando.
Goldman: – Continuiamo a vedere rischi al ribasso per l’economia e si prevede una contrazione della produzione dell’8% quest’anno e una crescita del 1% l’anno prossimo. Come abbiamo recentemente sostenuto, questa grave debolezza dell’economia può provocare l’aumento del debito pubblico fino al 70% quest’anno e del 77% per il prossimo anno, ben oltre la “soglia di alto rischio” del FMI per la sostenibilità del debito. Questi rischi al ribasso per le nostre previsioni mettono, ancor più, in discussione la sostenibilità della traiettoria del debito dell’Ucraina.
Fonte: http://russia-insider.com
22 sett. 2014
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario