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UCRAINA: LE RADICI DELL'ODIO

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A cura di Bosque Primario
Il 29 Marzo 2014
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FONTE: VINEYARDSAKER (BLOG)

Da un articolo di The Saker , pubblicato il 24 feb. 2014, è stata estratta e tradotta solo la parte storica (omettendo la cronaca ed i commenti che, corrono troppo veloci per restare attuali). E’ una lettura che permetterà di comprendere quali sono i profondi motivi culturali e storici che hanno contribuito a creare l’attuale stato di incompatibilità tra le due anime dell’odierna Ucraina. E’ solo un punto di vista, a volte, soggettivo, che riporta fatti reali e documentati da interpretare liberamente, ma che essenzialmente racconta quello che i libri di scuola, almeno in Italia, normalmente trascurano, omettono o evitano di spiegare – NdT

Quasi tutti credono che le Crociate siano state solo delle spedizioni inviate dal Papa per combattere contro i Mussulmani in Medio Oriente.

Esattamente come quasi tutti credono che le Crociate siano state solo delle spedizioni inviate dal Papa per combattere contro i Mussulmani in Medio Oriente.

Ebbene questa è una informazione falsa e comunque di parte. Quello che viene insegnato dai libri di storia è che “l’imperialismo occidentale dell’epoca” voleva liberare la città di Gerusalemme dagli “infedeli musulmani”, ma il vero motivo che fece nascere la necessità delle crociate era la conversione degli “scismatici greci” cioè dei cristiani ortodossi, a costo di sterminarli.

1. Uno sguardo preliminare alla storia antica: 1204 – La Crociata orientale di Papa Innocenzo III :
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L’episodio più noto delle “Crociate contro gli ortodossi” fu il sacco di Costantinopoli del 1204, durante la quarta crociata quando la città fu sottoposta a tre giorni di saccheggi e di orribili massacri perpetrati dai “cristiani” occidentali che bruciarono e saccheggiarono chiese ortodosse, monasteri e conventi, violentarono suore sull’altare delle chiese e misero persino una prostituta sul trono del patriarca. Questo scoppio di odio genocida non fu un momento di follia ma una delle prime manifestazioni di un elemento che sarebbe diventato centrale nella mentalità e nell’ideologia della Chiesa di Roma. Ma c’è ancora un altro episodio non meno importante nella storia della Chiesa che dimostra a che punto possa essere arrivato l’odio della Chiesa latina per la Chiesa ortodossa.

1242 – Le Crociate del Nord di Papa Gregorio IX :


Free Image Hosting at www.ImageShack.us A differenza del suo predecessore, che mandò i suoi soldati in Terra Santa, Papa Gregorio IX aveva un’idea molto diversa: voleva convertire i ” pagani ” del Nord e dell’Est Europa alla “vera fede”. Nella sua mente, la Russia ortodossa era parte di queste “terre pagane” e anche i cristiani ortodossi erano pagani. L’ ordine che aveva dato ai Cavalieri Teutonici (i successori spirituali di quei Franchi che avevano saccheggiato e ridotto in rovina Roma) era di convertire o di uccidere tutti i pagani che avessero incontrato (questo ordine genocida era molto simile a quello che diede Ante Pavelic alle proprie milizie che combattevano contro i serbi, durante la Seconda Guerra Mondiale: convertirli, ucciderli o cacciarli). Nella maggior parte dei libri di storia Papa Gregorio IX è ricorsatoper aver istituito l’Inquisizione papale (che non è mai stata abolita, tra l’altro), quindi deve sorprendere se questo signore non mostrò nessuna pietà per i ” greci scismatici”. Questa volta, però le orde del Papa trovarono sulla loro strada un difensore formidabile: il principe Alexander Nevsky.

“La scelta di civiltà ” di San Alexander Nevsky

Ben prima di dover affrontare la Crociata del Papa, Alexander Nevsky aveva già dovuto respingere un’altra invasione che veniva dall’Occidente – il tentativo di invadere la Russia del Nord fatto dal Regno svedese – che lo vide vittorioso nel 1240 con la famosa battaglia della Neva. Non meno importante, tuttavia , fu il fatto che Alexander Nevsky non riuscì a evitare l’invasione mongola in arrivo da est, per queste concomitanze di eventi Alexander Nevsky fu chiamato a fare una vera scelta di civiltà: comprese che la Russia non poteva combattere contemporaneamente contro il Papato e contro i mongoli, quindi dovette scegliere: sottomettersi all’uno e resitere all’altro. Ma a chi doveva essere concesso di sottomettere la Russia ?

Il principe Alexander (che in seguito sarebbe stato glorificato come santo dalla Chiesa ortodossa russa) era un uomo profondamente pio, aveva una profonda conoscenza delle Sacre Scritture e ricordava le parole di Cristo, quando chiese se gli ebrei dovessero pagare le tasse ai Romani : “Date a Cesare quel che è di Cesare e date a Dio quel che è di Dio “ (Matteo 22:21 ) e ” e non temete chi può uccidere solo il corpo ma non l’anima: temete invece chi può distruggere l’anima e il corpo tra le fiamme dell’inferno” (Matteo 10:28). Alexander era anche ben informato sulle intenzioni politiche dei suoi nemici e sapeva che l’unico obiettivo dei Mongoli era estorcere tasse dal suo popolo, e non convertirlo o perseguitare la sua Chiesa. Al contrario, i cosiddetti Mongoli “selvaggi” rispettarono la Chiesa e il suo clero e non li perseguitarono mai. Non come i Crociati che ricevettero l’ordine specifico di convertire o di uccidere tutti i cristiani ortodossi che avrebbero incontrato, proprio come avevano già fatto in passato e come avrebbero fatto tante volte in seguito. Così il principe Alexander Nevsky scelse di arrendersi al Khan dei mongoli e di combattere contro i crociati, che sconfisse nella famosa Battaglia del Ghiaccio nel 1242.

L’OCCUPAZIONE DELLA RUSSIA OCCIDENTALE :

La caduta della seconda Roma

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Mosca :La Terza Roma

Dopo essere stati sconfitti per due volte dalla Russia, i capi dei paesi occidentali rinunciarono temporaneamente ai loro piani d’invasione, ma la vittoria dei russi fermò ed ostacolò il progetto per realizzare una supremazia delle elite occidentali sui popoli e sulla cultura russa. Come era prevedibile ci fu un’altra ondata di invasioni da Occidente che cominciò nei primi anni del 14º secolo e che continuò fino al 1385 quando con l’Unione of Krewo si suggellò l’unione di Polonia e Lituania. In quel periodo tutto il territorio che in seguito sarebbe stato chiamato “Ucraina” era completamente sotto il dominio dei latini. Nel 1453 la caduta di Costantinopoli, la Roma d’Oriente, segnò la fine della “seconda Roma” e la fine della civiltà romana, che era sopravvissuta alla caduta di Roma di ben 1000 anni (l’Impero Romano d’Occidente era caduto nel 476 d.C.).

I Latini cercarono di sottomettere il mondo ortodosso con un complesso giro di minacce e con la promessa di portare aiuto a Costantinopoli per difendere gli Ortodossi dagli ottomani, con la cosiddetta Falsa Unione di Firenze, ma non ci riuscirono e Costantinopoli alla fine cadde sotto le armate di Mehmed il Conquistatore. Così , Mosca divenne la ” terza Roma “, l’ultimo regno cristiano ortodosso libero, l’ultimo erede della civiltà romana. Mosca era ormai diventata il punto focale dell’odio dei Papi contro il cristianesimo ortodosso. Il successivo colpo l’occidente l’avrebbe scagliato nel 1595 e sarebbe stato un vero colpo devastante.

1595 – Papa Clemente VIII concepisce l’Ucraina

Free Image Hosting at www.ImageShack.usVerso la fine del 16° secolo, la maggior parte della Russia occidentale era da 200 anni sotto l’occupazione dei latini (14°-16° sec.) così come la Russia orientale era sotto il giogo dei Mongoli (13°- 15° sec. ). Non sorprende perciò che la vita dei contadini cristiani-ortodossi, sotto l’occupazione latina, fosse a dir poco terribile. A tutti gli effetti, erano schiavi, come spiega Israel Shahak in un testo fondamentale, Jewish History, Jewish Religion: Per molti motivi, la Polonia nel medioevo restò per sviluppo molto dietro a paesi come Inghilterra e Francia; una forte monarchia di tipo feudale – ancora senza nessuna istituzione parlamentale – si formò solo nel 14° secolo, principalmente sotto Casimiro il Grande ( 1333-1370). Subito dopo la sua morte, cambi di dinastia e altri fattori portarono ad una rapida evoluzione del potere che passò in mano all’alta nobità, poi anche alla piccola nobiltà, cosicché nel 1572 il processo era concluso: il re era diventato una figura a capo di un gruppo di nobili che escludeva dal potere politico tutti i non nobili. (…) Questo processo fu accompagnato da un totale svilimento del modo di vivere dei contadini polacchi (che nel Medioevo erano stati uomini liberi), fino ad arrivare alla servitù assoluta, difficilmente distinguibile dalla schiavitù definitiva e certamente la peggiore vissuta in Europa. L’invidia dei nobili dei paesi vicini per il potere sui loro contadini ( incluso il potere di vita e di morte, senza diritto di appello) esercitato nell’area di dominio polacco fu determinante per l’espansione territoriale della Polonia. La situazione nelle terre « orientali » della Polonia ( Bielorussia e Ucraina ) – colonizzate e governate con i contadini da poco asserviti – era la più drammatica. In realtà le elite locali furono più che felici di abbandonare la propria fede vendendola all’invasore polacco per godere di privilegi dello schiavismo (in Russia non c’era ancora mai stata la servitù della gleba!).

Al contrario i contadini schiavizzati ostinatamente continuavano a mantenere la loro fede (interessante notare che in questo periodo storico nacque la giudeofobia degli ucraini). Bisognava fare qualcosa per trovare una “soluzione a questo problema” e, serenamente, un Papa (Clemente VIII) la trovò: la conversione forzata dei cristiani ortodossi locali alla fede della Chiesa latina: la cosiddetta “Unione di Brest “. Inizia così un lungo periodo di feroce persecuzione dei contadini ortodossi per lo sforzo combinato della nobiltà polacca, dei loro sorveglianti ebrei e, in particolare, dei gesuiti che giustificavano qualsiasi atrocità compiuta per seguire il loro motto “ad majorem Dei gloriam”. Un uomo, in particolare, si distinse per la violenza della persecuzione dei cristiani ortodossi : Josphat Kuntsevich (la cui biografia si può leggere in questo testo: Il Vaticano e la Russia).

Kuntsevich – che poi fu linciato da una folla di contadini – fu sepolto nella basilica di San Pietro a Roma, vicino (sembra uno scherzo) alle reliquie di San Gregorio Teologo e di San Giovanni Crisostomo (!). I Cristiani Latini ancora ricordano questo assassino-genocida come “martire di Cristo” (vedi qui la sua agiografia papista) e ancora è venerato e rispettato dai nazionalisti ucraini di oggi. Cosa che si può comprendere perché – è proprio durante questi anni di occupazione e di persecuzioni che fu creata la moderna “Ucraina”, forse non ancora come nazione, ma sicuramente come entità culturale.

L’etnogenesi della “nazione ucraina”

Le Nazioni, come l’uomo, nascono , vivono e muoiono. Infatti, così come ha brillantemente dimostrato Shlomo Sands nel suo libro L’Invenzione del Popolo Ebraico, le nazioni vengono davvero inventate, create.Infatti, nel 20° secolo ci è stato dimostrato che molte nazioni vengono inventate ex-nihilo-dal nulla ( per non offendere nessuno o per non essere frainteso, non farò esempi, ma Dio sa se ce ne sono).

Una “nazione” non ha bisogno di avere profonde radici storiche e culturali, non ha bisogno di avere una storiografia legittima, infatti, tutto quello che serve per ” creare una nazione ” è una certa quantità di persone che si identifichino in una stessa comunitàtutto il resto può essere creato/inventato in un secondo momento. Così la tesi di certi russi che sostengono che non esista una nazione ucraina è assolutamente sbagliata : se ci sono abbastanza persone che si identificano nella “ucraina “, allora esiste una ” Nazione Ucraina”. Non ha nessuna importanza che non ci sia mai stata nessuna traccia di quella nazione nella storia, o che si rifaccia a dei miti creatori ridicoli, fin quando esisteràun principio comune condiviso da tutti i suoi membri. E da questo punto di vista, l’esistenza di una nazione ucraina, fondamentalmente discorde da quella russa, è una realtà innegabile.

E questa è l’immensa conquista della Chiesa latina – essere riuscita a realizzare il suo desiderio di far perdere ai russi occidentali le loro radici storiche e a creare un nuovo popolo: gli ucraini. Per inciso, ma mi sembra importante, vorrei sottolineare che i mongoli giocarono un ruolo altrettanto cruciale nella creazione della moderna nazione russa. Dopo tutto, che cosa sono le “pietre miliari” della cultura russa ? La cultura degli Slavi prima della cristianizzazione della Russia nel 10° secolo ? Sì , ma in minima parte. La continuazione della civiltà romana dopo la caduta della seconda Roma ? Sì , in una certa misura , ma non cruciale. L’adozione della fede cristiana dopo il 10° secolo ? Sì, sicuramente. Ma lo «Stato russo » che si estese dal piccolo Granducato di Mosca fu definitivamente plasmato dalla cultura e dall’arte di governo mongolo, non di Bisanzio né dall’antica Rus.

Non sarebbe corretto dire che gli antichi russi di Kiev alla fine hanno dato i natali a due nazioni distinte: a. una nazione ucraina generata dall’occupazione papista; – b. a una nazione russa, generata dall’occupazione mongola. In questo senso la dichiarazione russofobica del Marchese di CustineGrattez le Russe, et vous verrez un Tartare” (se gratti un russo ci trovi sotto un mongolo) sarebbe corretta, ma allora dovremmo essere d’accordo anche con “se gratti un ucraino, ci trovi sotto un papista sotto”.

A questo punto non serve più continuare a raccontare la storia dell’Ucraina perché credo di aver raggiunto il mio intento, spiegare cioè che la nazione Ucraina è il prodotto dell’odio millenario del papato di Roma per il cristianesimo ortodosso. Proprio come il moderno giudaismo dei rabbini non è altro che un sentimento contro la cristianità, l’identità della moderna nazione Ucraina è basata essenzialmente su un rabbioso, assolutamente irrazionale e paranoico odio e paura della Russia. Con questo non voglio dire che tutta la popolazione che vive in Ucraina sia formata da persone che soffrono di un’isteria russo-fobica, certo non tutti, ma il nucleo centrale nazionalista certamente si. Ritengo che questo punto sia tanto importante da giustificare la lunga digressione sulla storia antica che è servita a spiegarlo.

Devo aggiungere ancora una cosa: la Chiesa latina nel corso del XX secolo ha subito degli enormi cambiamenti ed anche i gesuiti si sono allontanati dalle tradizioni e dalle idee dei loro predecessori della Controriforma. Benché in certi ambienti ecclesiastici ancora esista un odio tra i cristiani ortodossi e i russi ancora esista in certi ambienti romani, questo odio è stato in gran parte sostituito da un desiderio di “incorporare” o assorbire la Chiesa ortodossa nella chiesa romana per mezzo di un “dialogo ecumenico”. Per quel che riguarda i fedeli cattolici di Roma – non hanno nessuna idea della storia di cui abbiamo parlato, semplicemente perché nessuno lo ha mai insegnato.

L’obiettivo del papato è sempre lo stesso – la sottomissione dei fedeli al Papa. Ma sia i metodi che le emozioni sono cambiati: c’era una volta “l’odio e il terrore”, oggi abbiamo il “dialogo d’amore”. Tra i nazionalisti ucraini e gli Uniats, gli unionisti, tuttavia, la mentalità praticamente non è cambiata. Dai desideri di Stepan Bandera a quelli del suo successore di oggi Dmytro Yarosh, leader dell’estrema Destra, i nazionalisti ucraini hanno mantenuto l’odio omicida di Dmytro Yarosh, leader dell’ Estrema Destra, come si capisce da certi folli dichiarazioni rilasciate alla stampa. Adesso dobbiamo fare un lungo salto di tre secoli per cercare quali siano state le radici del fascismo e del nazionalsocialismo del 20º secolo. Dobbiamo fare questo salto non perché questi tre secoli non siano stati importanti per l’Ucraina – certo che lo sono stati – ma per motivi di spazio e di tempo. La caratteristica fondamentale del periodo che stiamo saltando è fondamentalmente l’ascesa al potere della Russia, che divenne un impero sotto Pietro I, mentre con l’indebolimento della Polonia e degli Stati lituani in molte occasioni questi stati vennero completamente occupati dalla Russia.

Fascismo, National-Socialismo e le loro differenti radici

Quello che ci hanno insegnato è che la guerra Seconda Guerra Mondiale è stata vinta dalle”Potenze alleate” contro le “Potenze dell’Asse“.Benchè non sia del tutto sbagliato, queste categorie spesso sono confuse. Ad esempio, secondo Wikipedia , la Francia e la Jugoslavia facevano parte delle Potenze Alleate . Questo, naturalmente , dipende da quale è il regime che si considera legittimo : quello di Pétain o quello di de Gaulle ? quello di Pavelic, quello di Tito o di Mikhailovich ? Inoltre – ha davvero senso mettere insieme l’Unione Sovietica con l’Impero britannico e con gli Stati Uniti ? Come dobbiamo considerare Pétain, Hitler e Hirohito ? Beh, erano alleati , senza dubbio su questo , ma erano personaggi molto diversi e la loro alleanza era soprattutto contro dei nemici comuni, piuttosto che il risultato di una vera affinità. Questo è vero particolarmente per gli alleati di Hitler in Europa : Mussolini , naturalmente , ma anche Franco, Pétain o Pavlic. Infatti , mentre sia Hitler che Mussolini erano atei ( ed anche rabbiosi anti-clericali ), Franco, Pétain e Pavelic erano tutti devoti cristiani-cattolici-romani. E se il Papato non si è mai sentito a proprio agio con le idee laiche, nazionaliste e socialiste di Hitler o Mussolini, ha dato il suo pieno sostegno a Franco, a Pavelic e a Pétain. Hitler e Mussolini erano soprattutto l’espressione delle opinioni e degli interessi delle classi operaie e dei petit bourgeois, mentre Franco, Pavelic e Pétain erano molto più l’espressione di interessi delle élite finanziarie e della aristocrazia. In Francia , in particolare, il movimento dei Petainist ebbe sempre un profondo ethos anti- 1789, quasi monarchico. E’ ovvio che non ci sia mai stato molto amore tra gruppi atei-populisti e papisti-monarchici. Ma quello che li ha tenuti uniti è un comune odio per gli ebrei, i bolscevichi , i russi e i cristiani ortodossi in generale, il tutto si fondeva in una ideologia profondamente reazionaria.

Due diverse “Drang nach Osten” – Correnti verso Est

Sia la fazione ateo-populista che quella papista-monarchica avevano in comune un forte “Drang nach Osten “ed entrambe le forze si consideravano Kulturträger, letteralmente “portatori di civiltà” per quei barbari selvaggi dell’Oriente. Hitler era contro l’Unione Sovietica per i troppi ebrei che militavano nel partito bolscevico ( da qui la sua definizione “giudeo-bolscevismo”), mentre il Papato odiava ebrei, atei e cristiani ortodossi allo stesso modo ( a Franco piaceva parlare della ” Conspiracion giudaico-masonica Pagada con el oro de Moscú = complotto giudaico- massonico pagato con l’oro di Mosca “). E mentre Hitler guardava verso est per cercare terra e degli schiavi per far crescere la sua Razza Pura, il papato vedeva una fantastica opportunità per riuscire finalmente a sottomettere gli ” Scismatici di Photi” alla Chiesa di Roma : già alla vigilia della prima guerra mondiale, Papa Pio X ( che è stato canonizzato nel 1954 ) pronunciò le parole “La Russia è il più grande nemico della Chiesa [di Roma ]” e ” Se la Russia vincerà, allora sarà lo scisma ad aver vinto” ( e ricordiamo che, secondo la dottrina cattolica romana – queste persone sono infallibili quando parlano ex cathedra, in nome della Chiesa e su questioni di fede). Fu così che questi due movimenti in origine tanto diversi unirono le loro forze per combattere l’arci-nemico di tutti : la Russia (tutti erano comunque nemici: atei, ebrei-bolscevichi o russi-ortodossi – tutti contro). Inutile dire che questa miscela tossica di odio trovò un piatto pronto per la chiesa di Pietro tra i nazionalisti ucraini, in particolare in Ucraina occidentale.

Per motivi di sintesi e di spazio non voglio entrare nella storia dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini, di Stepan Bandera o delle “Divisioni SS Ucraine della Galizia, che si possono leggere su Internet . Mi limito a dire che queste forze erano tra le più crudeli e omicida di qualsiasi altra nella seconda guerra mondiale. In realtà, le atrocità più accanite della Seconda Guerra Mondiale non sono state commesse dalle forze di Hitler e nemmeno dalle SS, ma dalle forze che si ispiravano ai principi religiosi sostenuti dal Vaticano : i croati della ustascia di Ante Pavelic e dei nazionalisti ucraini. Alla fine gli Ustascia e la Banderovsty sono stati sconfitti, ma molti di quelli che sopravvissere non solo alla guerra prosperarono in esilio, principalmente negli Stati Uniti e in Canada, dove tutta la sfera anglofona li ha tenuti ben lontano dalla politica, ma abbastanza attivi per essere “scongelati” in caso di necessità.

E sembra abbastanza verosimile che dopo la fine della Guerra Fredda, l’Impero AngloSionista abbia visto in loro una opportunità per sovvertire e indebolire i suoi nemici: i discendenti degli ustascia si assunsero il compito di spezzettare la Jugoslavia, mentre i discendenti di Bandera si assunsero il compito di spaccare l’ Ucraina e farla allontanare dalla Russia quanto più possibile. Allo stesso tempo, gli AngloSionisti aprirono un’altra filiale terrorista – il fronte wahabita internazionale detto “al-Qaeda “- per lavorare con neo-nazisti e papisti in una lotta comune contro la Jugoslavia ortodossa/socialista e contro la Russia. Sappiamo tutti cosa è successo in Jugoslavia.

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Fonte: http://vineyardsaker.blogspot.it

Link: http://vineyardsaker.blogspot.it/2014/02/ukrainian-nationalism-its-roots-and.html

24.02.2104

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