DI PAOLO BARNARD
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S. N., classe 1983, 10 anni di contributi versati nei lavori… ‘quelli della crescita e della produttività UE!’ …. ‘quelli flessibili, a chiamata, turni spezzati ecc., quelli che ci attirano investimenti e ricchezza per tutti!’ … ‘quelli che rilanceranno i redditi italiani!’ (dice Renzi da sotto le mutande della Merkel.)
S. N. oggi è impiegato a tempo determinato.
Chiede all’INPS il calcolo della sua futura pensione ipotizzando contributi sul modello odierno del suo lavoro – sui quali però non esiste alcuna certezza nel mercato del lavoro più depresso del mondo, con disoccupazione giovanile superiore a quella dell’Africa (fonte OCSE). Ma vabbè.
INPS mette in moto i computer, bzzzz… tic… tac… rrrrrrr…. e sputa il bigliettino.
“Lei Sig. S. N. percepirà la pensione nel 2057, per un lordo mensile di 1.100 euro”. Tipo 250 euro reali di oggi, a occhio e croce, dopo 52 anni di lavoro.
(p.s. alleniamoci a cucinare insetti. Un po’ di farina, sale pepe, e tutto sommato è un discreto fritto misto)
Paolo Barnard
Fonte: www.paolobarnard.info
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18.05.2015